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Sentimenti negativi e sessualità

I sentimenti negativi verso il sesso sono raramente abbastanza potenti da inibire completamente il desiderio sessuale. Possono deformarlo, frenarlo, ma in molti casi possono anche esaltarlo. Una persona che presenti questo atteggiamento emotivo può oscillare lungo un continuum erotofilia-erotofobia.
Se da un lato potrà 'presentare una forte morbosità personale, dall'altro potrà invece manifestare un'adesione a pregiudizi moralistici. Una tale ambivalenza esalta nelle persone le rappresentazioni che associano la sessualità allo sporco, all'impurità, alla degradazione, al proibito, alla vergogna. Il fenomeno della pornografia sembra accomunare, sotto questo aspetto, fruitori e i censori, chi ne fa consumo e chi la osteggia: i sentimenti negativi producono sia l'immaginario erotico poibito, sia la reazione morale.
Le persone che hanno verso la sessualità sentimenti negativi tendono a vivere il proprio comportamento sessuale in modo morboso, ma anche con sentimenti di colpa latenti. Infatti, all'appagamento sessuale seguono sensazioni di malinconia, di delusione, di insoddisfazione, segno che il desiderio appagato lascia il campo ad ansie di colpevolezza ed a sentimenti di deterioramento personale e svalutazione dell'altro idealizzato.
Questi sentimenti, in generale, fanno parte dell'esperienza maschile più che di quella femminile. La donna può invece sperimentare una delusione erotica se il rapporto sessuale viene utilizzato come mezzo per sentirsi amata all'insegna di bisogni protettivi, di autoconferma e di propiziazione del partner. In simili casi, cercare di compiacere sessualmente l'altro porta la donna a vivere in modo autopunitivo la propria sessualità, o reattivamente ad inserire elementi di aggressività generalizzata, latente o esplicita, nei confronti della figura maschile.