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Quale è la differenza tra angoscia e depressione?

Angoscia, depressione, stress sono spesso confusi nel linguaggio comune. Tuttavia, suscitano la raccomandazione apparentemente semplice che nella vita "è meglio non prendersela", la cui variante suona più o meno così: "non è grave, vedrai che passerà".

Il problema non è comunque tanto semplice. Capita spesso che la sofferenza non sia riconosciuta, né quanto alla sua esistenza, né quanto alla sua specificità.

Clinicamente, l'angoscia è distinta dalla depressione. Si comincia a parlare di "depressione" quando una profonda tristezza si associa a una sensazione di prostrazione e sfinimento fisico. La prostrazione è facilmente osservabile. La tristezza al contrario, essendo un umore, è difficilmente quantificabile: i sentimenti sono per essenza sfumati. La tristezza non può essere valutata se non attraverso ciò che dice chi la prova, o attraverso un adeguata indagine testistica. Quasi sempre, la depressione è caratterizzata da un'assenza di edonismo (ricerca del piacere). La "voglia di niente" e anche la "sete di nulla" sono accompagnate da un intenso dolore morale.

L'angoscia, da un punto di vista psicologico, potrebbe essere definita come uno stato mentale orientato a combattere le tensioni interiori e i pericoli esterni. Ciò equivale a dire che l'angoscia ci è utile quando ci sentiamo schiacciati dagli eventi, interni o esterni, reali o immaginati. Sebbene l'angoscia non coincida con la depressione vi si associa spesso in una combinazione riconosciuta già da tempo negli adulti e più recentemente anche nei bambini. La psichiatria e la psicologia clinica parlano di depressioni ansiose quando i due stati si manifestano in una stessa persona isolatamente o in sucessione. Dal punto di vista clinico, si distinguono:

  • gli attacchi ansiosi senza depressione
  • gli attacchi ansiosi con depressione secondaria
  • la depressione con attacchi ansiosi secondari
  • la depressione senza attacchi ansiosi