Ma dallo psicologo ci vanno solo i "matti"?
L’idea di andare dallo psicologo o dallo psicoterapeuta è spesso associata all’avere qualcosa che non va.
Spesso la maggior parte delle persone crede che ci si debba rivolgere ad uno psicologo solo se si è “matti”, se si hanno disturbi conclamati, come ad esempio la depressione o i disturbi d’ansia. Si fa ancora fatica ad accettare che possono essere molti i momenti di crisi e di difficoltà che si possono incontrare nel corso della vita e rispetto ai quali ci si può sentire disorientati, si ha bisogno di un sostegno: di fronte a cambiamenti (per es. interrompere una relazione, sposarsi, avere figli, cambiare lavoro, affrontare una malattia o un lutto), scelte o eventi particolarmente stressanti, dolorosi e difficili da gestire e si avverte un disagio che sta compromettendo il proprio benessere personale o relazionale.
In questi momenti lo psicologo accompagna la persona in difficoltà lungo un percorso che le consente di avere una più articolata visione della realtà e possibilità di scelta.
I percorsi psicologici non si rivolgono solo a persone che vivono una situazione di malessere o di disagio, ma anche a persone che hanno un buon benessere globale, ma hanno una crisi temporanea, vogliono raggiungere una maggiore e migliore consapevolezza di sé, degli altri e dei propri ambiti: familiare, sentimentale, sociale, lavorativo, scolastico.
Andare dallo psicologo è utile per conoscere meglio se stessi, per individuare le proprie risorse e per imparare ad utilizzarle in modo efficace anche nei momenti di crisi e di difficoltà, per prendersi cura del proprio benessere psicologico , oltre che di quello fisico.
Un lavoro psicologico non ci sottrae dalle sofferenze future, ma ci permette di essere più preparati ad affrontarle e, soprattutto, ci consente di farlo con minor dispendio di energie.