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IL TRAUMA CORRE SUL PARQUET: LESIONI MUSCOLARI ACUTE

Giocatori di basket fermati da lesioni muscolari acute. Cause, patologie, quadro sintomatico, diagnosi e rieducazione funzionale. Il Dott.Lucchetti in ottica prevenzione: "Il consiglio è quello di evitare condizioni di gioco estreme, curando la specificità della fase di preparazione atletica".

In uno sport come il basket, e più generalmente nell'attività sportiva, capita di incappare in un evento accidentale comunemente denominato "strappo muscolare" . Dietro questo termine, si celano diversi fenomeni lesivi, differenziati sulla base del meccanismo di lesione posto in essere. Pertanto, avremo lesioni dettate da trauma diretto ( contusione muscolare ) e da trauma indiretto ( allungamento passivo del muscolo ), particolarmente frequente nelle dinamiche di corsa e salto. Contratture, elongazioni,distrazioni e rotture: la categoria delle lesioni acute comprende un vasto numero di patologie. La gravità della lesione, spazia dal I° al III° livello, a seconda della quantità di fibre lese durante il trauma. Ovviamente, una diagnosi precisa non può prescindere dall'ecografia e, in seconda battuta, dall'ausilio RM.


Dott.Lucchetti, nel caso dello sportivo, quali sono le cause alla base del meccanismo di lesione?
"Nello sportivo, la lesione muscolare può essere indotta da un eccessivo allenamento, con conseguente sovraccarico del muscolo. L'intenzione di base è quella di incrementare la qualità della performance, con il rischio di oltrepassare soglie di tolleranza accettabili. Il risultato prevedibile è l'infortunio".
Come vengono differenziati i diversi tipi di lesione?
"Vengono distinte lesioni per trauma diretto ed indiretto. Nel primo caso, siamo in presenza di una contusione muscolare, con grande incidenza nelle discipline sportive ad alto tasso di contatto fisico (basket, calcio e rugby). Il danno deriva dall'urto violento ad opera di un agente esterno. Nel secondo caso, invece, il trauma dipende dall'improvviso allungamento passivo del muscolo. Un fenomeno che si riscontra in quelle dinamiche caratterizzate da corse e salti"
Come viene compresa e diagnosticata la gravità di una lesione?
"La gravità di una lesione muscolare dipende dalla quantità di fibre lese durante il trauma. In questo senso, è possibile distinguere lesioni di I°livello (con interessamento di poche miofibrille), fino ad arrivare a lesioni di III°grado, con interessamento subtotale del ventre muscolare. Una corretta diagnosi, passa inevitabilmente dall'ecografia e dagli approfondimenti tramite RM".
Con quale quadro sintomatico?
"La sintomatologia di una lesione muscolare è legata all'entità della stessa. In genere, si riscontra dolore acuto che mette l'atleta nell'impossibilità di compiere il gesto atletico e lo costringe all'interruzione della pratica sportiva. Spesso, questo trauma, si accompagna ad uno stravaso ematico, visibile in superficie soltanto in un secondo momento".
Traumi diretti. Un cenno in chiave prevenzione.
"A dire il vero, non è possibile prevenire traumi diretti. Ad ogni modo, la conoscenza dei fattori di rischio, legati ad affaticamento muscolare, traumi pregressi ed alterata propriocezione, costituisce un notevole vantaggio. Il consiglio è quello di evitare condizioni di gioco estreme, curando la specificità della fase di preparazione atletica".
Proiezione sul campo. L'atleta si accascia al suolo dopo un duro impatto. Come intervenire nell'immediato?
"La prima misura da adottare in campo è naturalmente la sospensione dell'attività, a cui segue l'applicazione del ghiaccio sulla regione interessata e fasciatura compressiva per ridurre lo stravaso ematico. A distanza di 12 ore dall'evento traumatico, si procede ad esame ecografico, al fine di definire il trattamento adeguato"
Quali sono i tempi di recupero stimati?
"Innanzitutto, l'atleta deve osservare un periodo di riposo di circa 7 giorni, al termine del quale, intraprende un trattamento fisioterapico e di rieducazione funzionale che, salvo imprevisti, lo riporterà in campo nel giro di 7-10 giorni. Più complessa, invece, la gestione delle lesioni di II°grado: il tempo globale di recupero si attesta tra i 45 ed i 60 giorni".