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NUOTARE E STAR BENE


Muoversi nell’acqua rappresenta un esercizio straordinario, per il benessere del corpo nell’elemento liquido, per lo sviluppo armonico di tutta la massa muscolare e come sport agonistico per gli appassionati .



Dott.ssa Pereira, il nuoto è uno sport adatto a tutte le età?


Certamente, è uno sport completo che favorisce lo sviluppo di tutti gli organi. Abitua il cuore e il sistema cardiovascolare ad essere sollecitato in modo non violento. Aumenta la resistenza, la coordinazione e la capacità polmonare. Migliora il lavoro fisiologico delle articolazioni, poiché nuotando ci si trova in assenza di carichi e di pressioni elevate. La resistenza, opposta dall'acqua al movimento, costringe i muscoli a un maggiore impegno permettendo di ottenere un miglior tono muscolare. Se praticato a livello agonistico, però, anche il nuoto può anche causare traumi.

Quali sono le patologie più comuni che affliggono il nuotatore?


La spalla, il ginocchio e colonna vertebrale sia a livello cervicale che l ombare.

Quali sono le cause principali?


Ore ed ore di allenamento ogni giorno, centinaia di vasche avanti e indietro, migliaia di li tri d' acqua spostati! Se si considera che in ogni allenamento un atleta percorre circa 3 km, per 2 volte al giorno, con un rapido calcolo, diciamo che la spalla di un nuotatore di questo livello,compie in media circa 500.000 circonduzioni l’anno. E’ quindi facile immaginare come fenomeni di usura possano interessare l a cuffia dei rotatori della spalla. Questa sindrome, spesso associata ai nuotatori, si verifica anche in altri sport come il tennis o la pallavolo, cioè in tutti quei sport in cui la spalla viene spesso sollevata oltre i 90°. La stessa cosa vale per il ginocchio, dove le numerose rotazioni interne, durante la rana o il dorso, a lungo andare possono provocare delle lesioni ai legamenti. Le rotazioni del tratto lombare e cervicale possono, invece, causare dei danni alla colonna vertebrale. D’altra parte l’attività sportiva, spingendo l’atleta al massimo delle sue capacità provoca delle sollecitazioni molto elevate. Un cattivo riscaldamento e la ripetizione di errori tecnici contribuiscono all’insorgere di queste patologie. Si è notato che la maggioranza dei vizi e difetti tecnici compaiono alla fine dell’allenamento quando il nuotatore è più stanco.

Prevenire tali patologie è possibile?


Certamente. Con l’aiuto del medico sportivo e del fisiatra, due figure professionali specializzate proprio nella prevenzione, si può approntare un programma di allenamento da adottare per prevenire i traumi e le patologie usuranti delle articolazioni interessate. Nei nostri centri, sono molti gli atleti che trattiamo, nuotatori e non solo. Cicli di fisioterapia preventiva personalizzati aiutano a preservare più a lungo nel tempo tendini, legamenti e colonna vertebrale.

Invece in caso di trauma, come consiglia di intervenire?


Senza dubbio con un buon programma fisioterapico personalizzato. In caso di lesione alla spalla o al ginocchio si abbina anche la terapia dei Fattori di Crescita, che riduce notevolmente i tempi di guarigione. Questa terapia rappresenta una nuova frontiera della medicina per il mondo dello sport, perché facilita i percorsi rigenerativi e di guarigione.