TOP PHYSIO: IL GOMITO DEL TENNISTA
CONTINUA IL VIAGGIO ATTRAVERSO LE PATOLOGIE DELLO SPORTIVO IL DOTT. MOSCA, SPECIALISTA IN MEDICINA DELLO SPORT E FISIATRIA, AFFRONTERÀ IN QUESTO E NEL PROSSIMO NUMERO, LE PATOLOGIE PIÙ COMUNI NEL TENNIS
Dott. Mosca, il tennis è uno sport molto amato nel nostro paese e praticato da tanti. Quale impegno fisico richiede?
Senza dubbio richiede un'elevata coordinazione neuro muscolare, per l' esecuzione dei movimenti e la partecipazione completa del corpo: coordinazione, rapidità dei cambiamenti di direzione e forza, la rotazione e la forza per effettuare il colpo sono tutte caratteristiche che sottopongono il fisico a forti sollecitazioni. E' uno sport che richiede resistenza, flessibilità e agilità. Una preparazione atletica superficiale rischia di nuocere soprattutto a coloro che giocano a livello amatoriale, per tenersi in forma e spezzare la monotonia di una giornata lavorativa.
Quali sono le lesioni più comuni associate al tennis?
Quelle più comuni sono l'epicondilite, ovvero il famoso gomito del tennista e la sindrome della spalla dolorosa, poiché queste articolazioni sono sottoposte ad un sovraccarico funzionale importante. I gesti tecnici nel tennis a volte vengono effettuati in maniera cosiddetta “sporca” alla ricerca del punto. Questi gesti comportano microtraumi sul tessuto di rivestimento dell'articolazioni, dei tendini e sui tendini stessi, provocando infiammazioni, che si cronicizzano nel tempo se non si prendono le dovute precauzioni. Nel gomito il sovraccarico funzionale determina un'infiammazione sull'inserzione prossimale epicondiloidea dell'avambraccio e precisamente sui muscoli: estensore ulnare del carpo, estensore proprio del mignolo, estensore comune delle dita e dell'anconeo. Questa flogosi determina una trasformazione fibrosa delle inserzioni osteo- tendinee dei muscoli sopraelencati, con focolai di degenerazione calcifica e addirittura ossificazione dei tendini interessati.
L'epicondilite si può prevenire?
Certamente, la maggior parte dei traumi possono essere ridotti o addirittura evitati adottando sul campo opportune precauzioni: riscaldamento, stretching prima e dopo la partita, attrezzatura appropriata, correzione degli errori nel gesto tecnico, massaggi sportivi fatti con regolarità, veloce accertamento medico in caso di una persistente condizione dolorosa e soprattutto una corretta impostazione di gioco, sono le regole di fondamentali per evitare i traumi.
. Quali sono le cure da seguire per curare il gomito del tennista?
Nell'epicondilite l'azione terapeutica della fisioterapia è fondamentale, accompagnata all'uso del ghiaccio, a farmaci antinfiammatori non steroidi e tutori. E' consigliabile quindi, prima di tutto, una visita specialistica fisiatrica, che con l'aiuto di mezzi diagnostici, come l'ecografia, la radiografia e risonanza magnetica, possa formulare una diagnosi esatta e quindi prescrivere una fisioterapia mirata. I mezzi fisici che si sono rivelati più efficaci nel trattamento di queste patologie “tennistiche” sono: l'ipertermia, la diatermia o tecar terapia, il laser ed infine, nei casi più impegnativi le onde d'urto. In ogni caso la parola d'ordine è “spegnere l'infiammazione” affinché non possa recare danni alle strutture organiche interessate e mettere l'atleta in condizione di riprendere l'attività motoria .