Il primo colloquio

La richiesta di un primo colloquio non implica necessariamente il dover intraprendere un intero percorso.

Un primo contatto con il professionista ha come principale obiettivo la conoscenza reciproca. Il cliente espliciterà i motivi che lo hanno condotto a richiedere la consulenza e potrà soddisfare dubbi, curiosità, perplessità circa tempi e modi di svolgimento del rapporto, mentre il professionista, da parte sua, raccoglierà i dati e le informazioni utili a meglio comprendere la richiesta d’aiuto ed offrirà la sua disponibilità a fornire informazioni sul setting, sulle sue competenze professionali e sul tipo di approccio utilizzato.

Un primo colloquio può essere sufficiente ad analizzare la richiesta più o meno esplicita del cliente ed a valutare l’effettiva necessità di proseguire con gli incontri.

Nel caso in cui si decida di comune accordo di intraprendere un percorso, il primo incontro si concluderà con la definizione di una sorta di “contratto”, in modo da stabilire le principali regole del rapporto (setting, frequenza delle sedute, onorario, modalità di pagamento).

Il professionista potrà poi fornire una descrizione generale delle metodologie utilizzate, in modo da permettere al paziente di farsi una prima idea del lavoro che sta per intraprendere.

In assenza delle condizioni e dei presupposti necessari a lavorare insieme, il professionista potrà fornire al cliente indicazioni relative ad eventuali necessari interventi di tipo alternativo.