Il tirocinio formativo
Per stage o tirocinio formativo si intende il rapporto che si instaura fra un datore di lavoro pubblici o privati ed un soggetto, non configurabile come rapporto di lavoro subordinato (non sussistono quindi in capo all’impresa obblighi retributivi e contributivi), al fine di consentire al tirocinante di acquisire un’esperienza lavorativa, a scopi formativi o di orientamento professionale e alcune volte di fornirgli una via d'accesso privilegiata per essere assunti dall'azienda stessa.
Anche per le imprese ospitanti il ricorso a tirocinanti, oltre ai vantaggi di ordine economico (non sussiste un obbligo di retribuzione né di assicurazione, quest’ultimo a carico del soggetto promotore), consente di acquisire informazioni e impressioni sui giovani in vista di una futura assunzione.
Esistono però numerosi casi in cui i principi che regolano il rapporto di stage e che lo vedono esclusivamente come periodo di formazione all'interno dell'azienda (come prescriverebbe sia la legge sia il contratto di stage) vengono disattesi dall'azienda stessa, che tende ad approfittare degli stagisti utilizzandoli come manodopera a basso costo per lavori dequalificanti, compromettendo così l’obiettivo di formazione del giovane.
Lo stage si trasforma spesso in un lavoro mascherato da tirocinio: la maggior parte delle aziende non riesce a cogliere l’opportunità di colmare eventuali lacune di competenze organizzative e di valutare le potenzialità dei neolaureati.
E questo non avviene solo in Italia, ma in tutta Europa (famosa è rimasta la discesa in piazza a Parigi della “generazione precaria”, centinaia di migliaia di stagisti in protesta contro le condizioni a cui sono sottoposti).
L’interpretazione del dispositivo legislativo non solo permette alle aziende di utilizzare gli stagisti come forza lavoro a titolo assolutamente gratuito e temporaneo , ma ne autorizza anche l’applicazione a profili professionali che in realtà non necessitano di un così lungo periodo di affiancamento e formazione, come cassieri, commessi, camerieri, magazzinieri, segretarie .
Recentemente la stessa Unione Europea ha lanciato un monito contro le forme di abuso dei tirocini: rimborsi mancati, rinnovi senza garanzie, nessun valore aggiunto al tirocinante e passaggi da un'azienda all'altra senza mai ottenere un lavoro vero.
Il quaranta per cento degli stagisti dichiara di non aver ricevuto alcun rimborso e un altro 35% di ricevere meno di €500 al mese. Questo dato si contrappone alle ore trascorse in azienda: un terzo degli stagisti lavora più di 43 ore a settimana e di questi il dodici per cento arriva a lavorare per più di quarantotto ore. Quanto invece al progetto formativo , desta allarme il 51% che dichiara di non averlo avuto , mentre solo il 35% ha affermato di essere stato inserito in un progetto formativo e di essere stato seguito da un tutor. Ma il dato più preoccupante è l’ esito occupazionale : al termine del periodo di tirocinio, oltre il 65% degli stagisti non ha ricevuto alcuna proposta di contratto.
All’interno di questo contesto opprimente, occorre segnalare il concorso “Master dei Talenti Neolaureati” istituito dalla Fondazione CRT e destinato a soggetti laureati nelle università piemontesi ( www.fondazionecrt.it ), che offre la possibilità di effettuare un periodo di tirocinio all’estero retribuito (Le borse di tirocinio variano dai 1400 ai 3500 Euro lordi al mese).