TUTTI I DETTAGLI SULLA RIVOLUZIONE DEL CATASTO E DEGLI ESTIMI
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Parte il primo luglio e si concluderà a fine dicembre 2019 la riforma del catasto, con la definizione del ricalcolo dei valori di tutti gli immobili del territorio Italiano
La riforma è incentrata sul cambiamento tra il vecchio concetto della rendita catastale per passare a quello del valore patrimoniale
I nuovi parametri valutativi saranno:
- zona o luogo dell'immobile
- stato di conservazione
- presenza o meno di ascensore
- piano
- affaccio
- superficie
Non ci saranno più le attuali classificazioni (A/1, A/2, A/3) ma saranno definiti
- gruppo O (Ordinari)
- gruppo S (Speciali)
Il ministero del Tesoro invece disciplinerà le abitazioni di lusso e gli immobili storico artistico
Altra novità è rappresentata dal tipo di misurazione che non riguarderà più i vani ma i metri quadrati.
Le chiese e i luoghi di culto in genere saranno esentati dalle tasse sul mattone , questo perchè tali immobili continueranno ad essere considerati improduttivi.
I possessori di immobili appartenenti alla categoria ordinaria, ovvero case familiari e tipiche, negozi, magazzini, studi, cantine, posti auto e uffici, potranno certificare determinate caratteristiche compilando un apposito modulo e presentando una semplice autocertificazione da inviare ai Comuni e all’Agenzia delle Entrate.
Per le categorie speciali ovvero per tutti gli immobili che non rientrano in quella ordinaria, si dovrà invece ricorrere necessariamente ai professionisti.
Una volta attribuite nuova rendita e nuovo valore patrimoniale , è prevista la pubblicazione presso l’albo pretorio per almeno 90 giorni.
Le intenzione del Governo sono quelle di rendere il catasto più moderno ed equo , a parità di gettito.
Ma di lavoro ancora ce ne tanto.
GeoliveStaff