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Vitamina D3 e K2: la coppia vincente

La vitamina K2 è una vitamina liposolubile, biosintetizzata dai batteri del microbiota intestinale . Questa vitamina è presente anche negli alimenti come la carne, i latticini e il pesce e in alimenti fermentati, tra cui il natto (un prodotto giapponese a base di soia fermentata).


Benefici e come assumere la vitamina K2


La vitamina K2 o Menachinone appartiene alla famiglia delle vitamine K. Questo gruppo di vitamine ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue e assicura la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in salute le ossa .


La vitamina K comprende un insieme di vitamine liposolubili accomunate da strutture e funzioni chimiche simili:


  • vitamina K1 ( fillochinone ): di origine vegetale, abbonda nelle verdure a foglia verde scuro, come spinaci e cavoli;
  • vitamina K2 ( menachinone ): famiglia di molecole presenti in quantità modeste in vari alimenti di origine animale e cibi fermentati (come il natto ), oltre a essere sintetizzate dalla fermentazione batterica nel tratto intestinale.

La vitamina K2 può essere ulteriormente suddivisa in diversi sottotipi, i più importanti sono MK-4 e MK-7 .


La vitamina K1 si trova nelle verdure a foglia verde, mentre la vitamina K2 si trova tipicamente negli alimenti di origine animale e viene prodotta dai batteri intestinali.


La vitamina K2 promuove l’attivazione dell’ osteocalcina , proteina che attira il calcio nelle ossa e nei denti stimolando la calcificazione, e l'attività di particolari proteine che mobilitano il calcio dai depositi nei tessuti molli e dalle placche nelle arterie verso le strutture ossee. . In tal senso, avrebbe effetti sinergici con la vitamina D (1).


Pertanto la vitamina K2 è la migliore fonte naturale di prevenzione contro problematiche di decalcificazione ossea e aterosclerosi.


La vitamina K2 è la principale forma di vitamina K utilizzata dal cervello. Si è scoperto che la vitamina K2 (MK-4) rappresenta più del 98% della vitamina K totale nel cervello, indipendentemente dall’età .


La vitamina K2 tende inoltre a circolare nel sangue più a lungo della vitamina K1. Mentre quest’ultima può rimanere nel sangue per diverse ore, alcune forme di vitamina K2 possono rimanere nel sangue per giorni (2). Alcuni ricercatori ritengono che il tempo di circolazione più lungo della vitamina K2 ne consenta un migliore utilizzo nei tessuti dell’organismo.


COME ASSUMERLA E DOVE SI TROVA NEGLI ALIMENTI


La vitamina K1 costituisce circa il 75-90% di tutta la vitamina K consumata dagli esseri umani . Gli apporti di vitamina K2 sono quindi minoritari.


In generale, il menachinone (vitamima K2) abbonda in:


· alimenti fermentati;


· frattaglie (carne di fegato e altri organi);


· prodotti lattiero-caseari di animali nutriti ad erba;


· tuorlo d’uovo.


La vitamina K2 viene inoltre prodotta dai batteri intestinali, inclusi alcuni ceppi usati dalle industrie alimentari (3). Purtroppo, problematiche di disbiosi intestinale possono alterarne la produzione endogena e ridurre la capacità di assimilazione. Inoltre, la vitamina K2 non viene immagazzinata nei tessuti se non in piccole quantità e quindi, a differenza di altre vitamine liposolubili, è necessario assumerla con regolarità.


Alcune prove suggeriscono che gli antibiotici ad ampio spettro , uccidendo la flora microbica intestinale, contribuiscono alla carenza di vitamina K2 . Le carni grasse e il fegato sono ottime fonti di vitamina K2, anche se il contenuto varia a seconda della dieta dell’animale e delle tecniche di allevamento.


Le fonti alimentari di vitamina K2 andrebbero inoltre suddivise in base al sottotipo di vitamina K2 fornito.


· Il sottotipo MK-4, ad esempio, si trova in alcuni prodotti animali ed è l’unica forma non prodotta dai batteri. Pollo, tuorli d’uovo e burro sono buone fonti di MK-4.


· Da MK-5 a MK-15 sono forme di vitamina K2 con catene laterali più lunghe. Vengono prodotte dai batteri e spesso si trovano negli alimenti fermentati.
Il natto, un popolare piatto giapponese a base di soia fermentata, è particolarmente ricco di vitamina MK-7.


· Alcuni formaggi a pasta dura e morbida sono buone fonti di vitamina K2, sotto forma di MK-8 e MK-9.


· Un recente studio ha scoperto che diversi prodotti a base di carne di maiale contengono vitamina K2 come MK-10 e MK-11 .


Le vitamine del gruppo K sono vitamine liposolubili e quindi devono essere assunte durante pasti che contengono un buon contenuto di grassi.


PROPRIETÀ E BENEFICI


- Prevenzione delle malattie Cardiache


L’accumulo di calcio nelle pareti dei vasi sanguigni può portare a malattie cardiache e rappresenta una comune complicanza delle malattie renali. Sia la vitamina K1 che la K2 possono prevenire la calcificazione dei vasi sanguigni , ma probabilmente la K2 è più efficace. La vitamina K2 impedisce che il calcio si depositi nelle arterie e provochi aterosclerosi , che è un importante fattore di rischio per le malattie cardiache (4).


- Salute delle Ossa


La vitamina K2 svolge un ruolo essenziale nel metabolismo osseo; secondo gli studi può aiutare a prevenire l’osteoporosi e le fratture. Ricopre infatti un ruolo centrale nel metabolismo del calcio, il principale minerale presente nelle ossa e nei denti. In linea con i risultati di diversi studi scientifici, in Giappone gli integratori di vitamina K sono ufficialmente raccomandati per prevenire e curare l’osteoporosi (5).


- Salute delle arterie


Uno studio (6) ha dimostrato che la vitamina K2 protegge la salute delle arterie attivando non solo l’osteocalcina, ma anche un’altra proteina chiamata Matrix Gla protein , che sposta il Calcio erroneamente depositato lungo i tessuti molli, evitando così l’insorgere di danni per la salute.


- Diabete e sensibilità all’insulina


Secondo un ampio studio prospettico su 38.094 individui olandesi (di età compresa tra 20 e 70 anni), una maggiore assunzione di vitamina K con la dieta (sia K1 che K2) riduce il rischio di diabete di tipo 2 (7).


- Salute del cervello


La vitamina K2 può migliorare la salute del cervello attraverso una varietà di meccanismi: riducendo l’apoptosi indotta dalla β-amiloide (Aβ), limitando lo stress ossidativo, sopprimendo la neuroinfiammazione e migliorando la salute vascolare (8) .


- Salute dei reni


La Vitamina K2 attiva la nefrocalcina , che interviene nella regolazione del metabolismo renale favorendo il riassorbimento del Calcio . Ciò previene la formazione di cristalli di ossalato di calcio (da cui deriva un tipo di calcolo renale).


- Contrasta l’obesità


La vitamina K2 attiva l’osteocalcina, che ha dimostrato in vitro di promuovere la proliferazione delle cellule beta pancreatiche e di aumentare la produzione di insulina . Secondo alcuni studi scientifici (//www.nature.com/articles/ejcn2017146) un’elevata assunzione di vitamina K2 può favorire la riduzione del grasso addominale e del peso corporeo.


RELAZIONE CON LA VITAMINA D3


La vitamina D3 rappresenta la forma metabolicamente attiva della vitamina D. Studi dimostrano la sua importante azione nell’assimilazione del calcio a livello dell’intestino tenue e i benefici a livello del sistema immunitario.


Negli ultimi anni è stato osservato come la vitamina D3 e la vitamina K2 lavorano in modo sinergico nell’assorbimento del calcio e nel suo deposito in maniera corretta nella struttura ossea.


Quindi la nuova generazione di integratori di vitamina D3+K2 contengono entrambe le vitamine in quanto l’aumento del calcio circolante, ottenuto attraverso integratori di vitamina D3, necessita della vitamina K2 per svolgere il suo ruolo positivo a livello osseo .


Un altro aspetto interessante, di cui si parla molto, è la frequenza e quantità con cui deve essere integrata la vitamina D. Molto spesso vengono prescritte dosi molto elevate in un’unica assunzione settimanale, quindicinale o mensile (10.000UI, 25.000UI, 50.000UI).


Studi mostrano che l’organismo ha una capacità limitata di assimilazione della vitamina D3 , circa 5.000UI/6.000UI die.


Ovviamente una megadose assunta in un unica soluzione, determinerà il sovraccarico di vitamina D3 inutilizzata, la quale tenderà a favorire la produzione di radicali liberi e scatenerà una reazione infiammatoria a livello sistemico .


L’integrazione di vitamina K2 viene spesso praticata in associazione alla vitamina D, per prevenire i potenziali effetti collaterali derivanti da un eccesso di quest’ultima.


Poiché la vitamina D aumenta il calcio nel sangue, una sua elevata assunzione potrebbe favorire la calcificazione dei vasi sanguigni e le malattie cardiache. Per questo, in caso di somministrazione di alte dosi di vitamina D, alcuni medici prescrivono una concomitante integrazione di vitamina K2 come profilassi contro la calcificazione vascolare .


Dosi e Modo d’uso


Alcuni studi hanno utilizzato la vitamina K2 alle seguenti dosi:


· Perdita ossea: 45 mg/giorno (MK-4) o 0,1-1 mg al giorno (MK-7);


· Malattia cardiaca: 0,1-0,36 mg al giorno (MK-7).


E’ consigliato affiancare all’assunzione d’integratori di vitamina D3 e vitamina K2 cicli di fermenti probiotici , che aiutano a riequilibrare la flora batterica permettendo così un corretto assorbimento delle vitamine dagli alimenti e una loro regolare produzione a livello intestinale.


VITAMINA K2 NEI BAMBINI


Durante lo sviluppo osseo e la crescita nell'infanzia e nell'adolescenza, è necessario un apporto adeguato di vitamina K2. Si è scoperto che livelli più elevati di vitamina K2 sono associati a un miglioramento della massa ossea, della struttura e del contenuto minerale; poiché uno studio del 2005 (10) ha scoperto che la maggior parte degli adulti e dei bambini presenta una carenza di vitamina K nella dieta, si dovrebbe prendere in considerazione la possibilità di fornire ai bambini una quantità adeguata di vitamina K2 per favorire una migliore struttura ossea. Mantenere una sana struttura ossea e una sana composizione minerale in giovane età riduce il rischio di sviluppare osteoporosi grave in età adulta.


Controindicazioni


Tutte le forme di integratori di vitamina K riducono significativamente l’efficacia del warfarin e di altri farmaci anticoagulanti, aumentando il rischio di sanguinamento potenzialmente fatale. I pazienti che assumono farmaci "fluidificanti del sangue" (come il coumadin) devono monitorare attentamente il loro apporto alimentare di vitamina K e, salvo diverso consiglio medico, non devono utilizzare integratori di vitamina K (soprattutto non devono iniziarne o interromperne bruscamente l’assunzione).


Effetti Collaterali


Gli integratori di vitamina K2 sono generalmente sicuri, ben tollerati e adatti per il consumo a lungo termine. Possono causare solo lievi effetti collaterali digestivi in alcuni pazienti.


La vitamina K è oggetto di più di 17 667 pubblicazioni scientifiche (9).


Fonte: //magazine.x115.it/x115/vitamina-k2/


BIBLIOGRAFIA:


1. Vitamine D e K come nutrienti pleiotropici: importanza clinica per i sistemi scheletrico e cardiovascolare e prove preliminari di sinergia ( //pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21155624/ )


2. Integratori alimentari contenenti vitamina K: confronto tra vitamina K1 sintetica e menachinone-7 derivato dal natto ( //pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17158229/ )


3. Menachinoni, batteri e approvvigionamento alimentare: la rilevanza dei prodotti lattiero-caseari e degli alimenti fermentati per i requisiti di vitamina K 1 , 2 , 3 ( //pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC3941825/ )


4. Proteine ??dipendenti dalla vitamina K e il ruolo della vitamina K2 nella modulazione della calcificazione vascolare: una revisione ( //pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC4052396/ )


5. [Vitamina K2] ( //pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18830045/ )


6. Schurgers LJ, Cranenburg EC, Vermeer C. Matrix Gla-protein: the calcification inhibitor in need of vitamin K. Thromb Haemost. 2008 Oct;100(4):593-603. PMID: 18841280.


7. Assunzione dietetica di fillochinone e menachinoni e rischio di diabete di tipo 2 ( //pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC2909045/ )


8. La vitamina K2 promette prevenzione e trattamento dell'Alzheimer (//pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8308377/)


9. //pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=Vitamin%20K%5BTitle%2FAbstract%5D


10. Assunzione e fonti di fillochinone (vitamina K(1)) nei bambini britannici di 4 anni: confronto tra il 1950 e gli anni '90. Nutrizione per la Salute Pubblica Aprile 2005;8(2):171-80.



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