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ANANDAMIDE: una straordinaria molecola endogena

Tuffarsi nel mondo dell' anandamide è come conoscere un amico inaspettato, che ti fa scoprire una sintonia nascosta tra il tuo corpo e la natura.


Questa sostanza racchiude in sé una favola interessante e un legame profondo con la ben nota cannabis .


Che Cos'è l'Anandamide E Come Aiuta I Consumatori Di Marijuana?


L'anandamide (arachidonil-etanolamide) è una sostanza prodotta dalle nostre cellule cerebrali che, per quanto chimicamente diversa dal delta-9-THC, interagisce, nel nostro organismo, con gli stessi recettori di quest'ultimo.


La sua scoperta, avvenuta in epoca relativamente recente, ha aperto la strada alla comprensione dei meccanismi fisiologici dei derivati della cannabis nonchè dei loro potenziali utilizzi terapeutici.


L' anandamide , o arachidonoiletanolammide (AEA) , è un nome che potrebbe suonare come un enigma, ma in realtà è una sostanza molto presente nel nostro corpo.


Fa parte della famiglia dei mediatori lipidici , una sorta di messaggeri chimici, che hanno il compito di far "comunicare" tra loro diverse parti del nostro corpo.


La sua azione è prevalentemente locale, si potrebbe dire che preferiscono lavorare "in zona", agendo in modo autocrino e paracrino . Questo significa che l'anandamide, una volta prodotta, agisce proprio lì dove è nata, o nei dintorni, senza andare troppo lontano.


L' azione autocrina e l' azione paracrina rappresentano due modi in cui le cellule "parlano" tra loro o con se stesse.


  • Azione autocrina : questo tipo di comunicazione può sembrare un po' come parlare con sé stessi. In un'azione autocrina, una cellula produce un segnale chimico - nel nostro caso, l'anandamide - che poi agisce sulla stessa cellula che l'ha prodotto. È un po' come se la cellula mandasse a se stessa dei promemoria o si desse degli auto consigli. E proprio come prendere nota di un pensiero importante, l'azione autocrina permette alla cellula di regolare le proprie funzioni e rispondere ai cambiamenti nel suo ambiente.
  • Azione paracrina : passando all'azione paracrina, qui la comunicazione avviene tra vicini. Una cellula rilascia un segnale chimico, che poi va ad agire su cellule vicine, senza percorrere lunghe distanze. È come se una cellula inviasse messaggi o consigli alle sue vicine, permettendo una sorta di collaborazione locale. Questo tipo di comunicazione è cruciale per coordinare le risposte a eventi che si verificano in una specifica zona del corpo.
  • Entrambi questi modi di comunicare rappresentano una danza chimica ben coordinata che aiuta il nostro corpo a mantenere l'equilibrio e a reagire agli eventi che lo circondano.


    MECCANISMO D'AZIONE DELL'ANANDAMIDE


    Come accennato in precedenza, la parola stessa “anandamide” descrive in parte una delle sue principali funzioni sul corpo. Infatti, il composto si trova nelle aree del cervello correlate al piacere, alla ricompensa e alla motivazione. Tuttavia, è anche presente in aree incentrate sull’apprendimento e sulla memoria, così come sull’alimentazione e sul movimento. I ricercatori hanno persino ottenuto delle prove preliminari secondo cui l’anandamide avrebbe la capacità di creare o interrompere le connessioni neurali a breve termine, portando potenzialmente a benefici nell’apprendimento e nella memoria.


    Generalmente, l’anandamide svolge un ruolo omeostatico. Viene rilasciata dal cervello secondo le necessità per aiutare il sistema endocannabinoide a funzionare senza intoppi. .


    I BENEFICI DELL'ANANDAMIDE


    L' anandamide ha un ruolo cruciale per il nostro benessere.


    Agendo come un modulatore sofisticato nella regolazione dell'umore e del dolore , l'anandamide è come quel brano musicale che riesce a calmarti quando sei nervoso o a tirarti su quando sei giù. Non è un semplice analgesico o un sollevatore di umore, ma agisce nel mantenere l'equilibrio nel nostro sistema nervoso.


    La scienza dietro il suo effetto modulatore è affascinante. Quando l'anandamide si lega ai recettori CB1 nel nostro sistema nervoso, modula la produzione di neurotrasmettitori, quelle sostanze chimiche che trasmettono segnali tra le cellule nervose. In questo modo, può aiutare a ridurre la percezione del dolore quando siamo feriti, o a migliorare il nostro umore quando ci sentiamo giù.


    L'anandamide non blocca il dolore o crea felicità dal nulla. Piuttosto, aiuta a modulare come percepiamo il dolore e come reagiamo agli stimoli emotivi. È un po' come un direttore d'orchestra che non crea la musica, ma dirige i musicisti, assicurandosi che ogni strumento sia in armonia con gli altri.


    E non è solo una questione di chimica. L'anandamide ha anche un impatto sul modo in cui percepiamo il mondo intorno a noi. Ad esempio, può aiutare a ridurre la risposta allo stress, permettendoci di affrontare meglio le sfide della vita quotidiana.


    La ricerca suggerisce anche che l'anandamide può avere un ruolo nella regolazione dell'appetito , nella memoria e in altre funzioni cognitive. È una dimostrazione di come una singola molecola possa avere effetti così vasti e vari sul nostro corpo e sulla nostra mente.


    Questo studio esplora il ruolo dell'anandamide e il suo legame con i recettori CB1. L'anandamide sembra avere un effetto modulatore sul circuito di ricompensa del cervello, influenzando come percepiamo il piacere e la ricompensa.


    La ricerca suggerisce che l'anandamide possa essere coinvolta negli effetti di dipendenza prodotti da altre droghe, e può anche agire come un rinforzatore comportamentale in modelli animali utilizzati per studiare l'abuso di droghe.


    Gli effetti dell'anandamide sembrano essere amplificati quando si blocca la sua degradazione con particolari farmaci. Aumentando i livelli di anandamide nel cervello, sembra che si possano influenzare gli effetti gratificanti e ridurre la dipendenza di molte droghe di abuso.


    L'obiettivo della ricerca è esplorare e discutere i risultati ottenuti in studi preclinici riguardo l'anandamide e come i suoi effetti diretti o le variazioni nella sua abbondanza nel cervello possano suggerire un ruolo nei disturbi da uso di droghe.


    Gli autori hanno esaminato i risultati ottenuti attraverso specifiche metodologie di farmacologia comportamentale per fornire materiale di discussione sul potenziale dell'anandamide come rinforzatore e/o come trattamento per la dipendenza da droghe.


    RICERCA RECENTE SULL'ANANDAMIDE


    Le ricerche recenti ed innovative hanno sempre il loro fascino, specialmente quando si parla di anandamide .


    Recentemente, uno studio ha esplorato l'effetto dell'anandamide sul cancro al colon . I ricercatori hanno scoperto che l'esposizione a questa sostanza in modelli di zebrafish trapiantati con cellule di carcinoma del colon umano ha portato a una riduzione delle dimensioni del tumore , della angiogenesi tumorale e ha impedito la formazione di micrometastasi . Questi risultati suggeriscono che l'anandamide potrebbe avere un potenziale come terapia personalizzata contro il cancro, aprendo nuove strade per la ricerca e il trattamento di questa malattia. Per approfondire questi risultati clicca qui .


    Un altro studio ha messo in luce il ruolo dell'anandamide nelle malattie ostruttive delle vie aeree , come l'asma. È emerso che l'anandamide può indurre un rilassamento delle vie aeree sia in vitro che in vivo, suggerendo che potrebbe essere utilizzata come trattamento per queste condizioni. Questo studio apre la possibilità di nuovi bersagli terapeutici per il rilassamento delle vie aeree e potrebbe avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. Per maggiori dettagli, visita questo link .


    In ambito psichiatrico, l'anandamide è stata associata alla depressione . Un'analisi longitudinale ha rivelato che i livelli di anandamide nei capelli sono negativamente associati ai sintomi depressivi, suggerendo che un aumento di anandamide potrebbe avere effetti benefici sul tono dell'umore e potrebbe essere un potenziale bersaglio per il trattamento della depressione grave. Questo studio fornisce nuove prospettive sulla relazione temporale tra sintomi depressivi e il sistema endocannabinoide.


    Infine, un'indagine ha esaminato l'effetto dell'anandamide sul dolore cronico e sul comportamento affettivo in un modello di ratto con osteoartrite. È stato scoperto che l'inibizione della degradazione dell'anandamide riduce il dolore e migliora la memoria e il comportamento associato alla depressione, oltre a normalizzare i livelli di monoamine nell'ippocampo. Questi risultati confermano il ruolo dell'anandamide nella gestione del dolore cronico associato all'osteoartrite e potrebbero portare a nuove strategie terapeutiche.


    Questi studi aprono nuove prospettive alla comprensione di come l'anandamide possa influenzare diversi aspetti della nostra salute e benessere. Con ogni nuova ricerca, ci avviciniamo a capire meglio come poter sfruttare questa "molecola della felicità" per migliorare la nostra qualità della vita.


    AUMENTARE L’AEA NEL CORPO


    Per quanto riguarda le fonti naturali, ci sono diversi modi in cui il nostro corpo può aumentare i livelli di anandamide. Mentre alcuni alimenti possono contenere sostanze che aiutano a produrre più anandamide, anche altre pratiche possono essere benefiche:


    • Esercizio fisico : noto come "euforia del corridore", questo fenomeno si verifica quando un'intensa attività fisica aumenta i livelli di anandamide, producendo una sensazione di euforia.
    • Cioccolato fondente : contiene composti in grado di prolungare gli effetti dell'anandamide inibendo gli enzimi responsabili della sua scomposizione.
    • Tartufi neri : questi funghi contengono piccole quantità di anandamide naturale.

    Un altro modo interessante per aumentare i livelli naturali è attraverso tecniche come la meditazione e lo yoga. Queste pratiche non solo riducono lo stress, ma promuovono anche l'equilibrio ormonale, che può incoraggiare una maggiore produzione e regolazione naturale di questa importante sostanza chimica.


    Gli estratti di CBD, come quelli presenti negli oli di CBD, nelle capsule e negli integratori di CBD, sono uno dei modi migliori per aumentare i livelli di AEA nel corpo.


    il CBD inibisce l'enzima FAAH (fatty acid amide hydrolase), che è responsabile della scomposizione dell'anandamide. Inibendo questo enzima, il CBD consente all'anandamide di rimanere attiva più a lungo, potenziandone gli effetti sul sistema endocannabinoide. I vantaggi di questa interazione includono:


    • Miglioramento dell'umore: la sua interazione prolungata grazie al CBD può aiutare a migliorare l'umore e a ridurre i sintomi di depressione e ansia.
    • Sollievo dal dolore: poiché l'anandamide svolge anche un ruolo nella modulazione del dolore, una sua maggiore presenza può aiutare a gestire il dolore cronico.
    • Regolazione del sonno: influenza i cicli del sonno e livelli più elevati possono contribuire a una migliore qualità del sonno.


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