TUMORE AL COLON e possibile relazione con abuso di antibiotici
Gli antibiotici sono farmaci, di origine naturale (antibiotico in senso stretto) o di sintesi (chemioterapico), in grado di rallentare o fermare la proliferazione dei batteri.
Si distinguono pertanto in batteriostatici (cioè bloccano la riproduzione del batterio, impedendone la scissione) e battericidi (cioè uccidono direttamente il microrganismo). Non hanno, però, effetto contro i virus.

Tuttavia, ferma restando la loro importanza nel trattamento delle infezioni batteriche, l’utilizzo scorretto di antibiotici può portare a gravi conseguenze.
In primo luogo, in particolare negli ultimi decenni, un loro uso non corretto ha provocato lo sviluppo e la diffusione di batteri resistenti , in merito ai quali gli antibiotici non sono più efficaci e la malattia derivata dall’infezione può protrarsi più a lungo o persino aggravarsi. In secondo luogo, un utilizzo improprio può anche alterare le funzioni del sistema immunitario intestinale favorendo le infiammazioni croniche e, addirittura, il rischio di tumori .
Il dottor Suneel Kamath, un oncologo specializzato in tumori del colon-retto presso la Cleveland Clinic, ha dichiarato: «Quello che sospettiamo stia accadendo è che quando c'è un uso eccessivo di antibiotici, c'è un cambiamento in quello che era un microbioma normale e sano, e poi cattivo gli agenti patogeni, se vuoi, vengono introdotti in questo.
Possono innescare infiammazioni o altre cose che causano mutazioni nelle cellule e possono portare a un overdrive della cellula che si divide e si sostituisce - e quando lo fai più velocemente di quanto dovresti, ciò può portare al verificarsi di mutazioni e quindi alla formazione di tumori».
L'assunzione frequente di cicli di antibiotici durante tutta la vita può portare a uno squilibrio nel microbiota, chiamato anche disbiosi.
Questo stato di squilibrio spoglia l'intestino dei batteri protettivi e porta alla proliferazione di batteri che promuovono il cancro come Fusobacterium nucleatum e Clostridium difficile.
In uno studio del 2021 che riflette l'intera popolazione della Svezia dal 2005 al 2016, i ricercatori hanno identificato più di 40.000 casi di cancro del colon-retto (CRC) rispetto a un gruppo di controllo abbinato di 200.000 svedesi senza cancro.
Il tumore del colon-retto è responsabile del 10% dei casi di cancro e di quasi un milione di decessi ogni anno. Un recente studio condotto sui topi suggerisce che il microbiota intestinale è in grado di proteggere da questa forma di cancro regolando l’espressione di un gene che promuove la crescita tumorale.
I risultati (1), pubblicati su Developmental Cell , evidenziano la complessa relazione tra microbiota intestinale, infiammazione e cancro del colon-retto e dimostrano che un microbiota sano può aiutare a prevenire la progressione tumorale.
MICROBIOTA, INFIAMMAZIONE E TUMORI
Precedenti studi hanno dimostrato che i microbi intestinali, influenzando l’infiammazione, svolgono un ruolo chiave nello sviluppo del cancro del colon-retto.
È stato infatti osservato che il microbiota può sopprimere o promuovere la progressione del cancro a seconda dei livelli di infiammazione. Per esempio, è stato dimostrato che, se da una parte gli antibiotici possono ridurre l’infiammazione associata al cancro del colon-retto, la loro assunzione è associata anche a un rischio più elevato di cancro del colon-retto probabilmente a causa del loro impatto sui batteri intestinali benefici .
I meccanismi alla base degli effetti protettivi del microbiota devono essere però ancora dimostrati. Per colmare questa lacuna di conoscenza, i ricercatori guidati da Meng Wang della Zhejiang University School of Medicine, in Cina, hanno analizzato, mediante esperimenti sui topi, l’impatto del microbiota intestinale sulla progressione del cancro del colon-retto.
PROTEZIONE ONCOLOGICA
Innanzitutto, i ricercatori hanno somministrato ai topi una sostanza che induce una lieve infiammazione del colon, che a sua volta favorisce lo sviluppo del cancro del colon-retto. Quindi, hanno suddiviso i topi in due gruppi, che sono stati trattati o meno con antibiotici.
Nei roditori che hanno ricevuto i farmaci sono stati rilevati tumori più grandi e più numerosi e peggiori cambiamenti nei tessuti rispetto ai topi che non avevano ricevuto antibiotici.
I risultati ottenuti confermano che alcuni batteri intestinali svolgono un ruolo nella prevenzione del tumore del colon-retto in condizioni infiammatorie lievi. Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che il microbiota intestinale sopprime l’espressione di un gene chiamato Snhg9, che promuove la crescita del tumore.
La somministrazione di antibiotici , che impoveriscono il microbiota, favorisce invece una maggiore espressione di Snhg9 (2) , stimolando così la progressione del tumore. Nonostante abbiano una bassa similarità di sequenza, le versioni umana e murina di Snhg9 sono risultate funzionalmente conservate in quanto entrambe promuovono la crescita del tumore.
Come la sua controparte nei topi, il gene Snhg9 umano ha infatti aumentato la proliferazione cellulare e lo sviluppo del tumore.
RISCHIO ANTIBIOTICI
La sovraespressione del gene Snhg9 umano nei topi ha inibito gli effetti protettivi del microbiota intestinale. Ciò suggerisce che il gene Snhg9 umano rappresenta un fattore importante nella progressione del cancro regolata dal microbiota.
I risultati indicano anche che, se da una parte gli antibiotici sono efficaci nel ridurre l’infiammazione associata al cancro del colon-retto, il loro utilizzo, impoverendo il microbiota intestinale, può aumentare il rischio di cancro. L’uso di antibiotici a lungo termine può anche portare a infezioni da patogeni come Clostridioides difficile , aumentando ulteriormente la suscettibilità al cancro del colon-retto.
«Sebbene il nostro studio (2) abbia identificato un meccanismo conservato tramite il quale il gene Snhg9 promuove la tumorigenesi sia in modelli murini di cancro del colon-retto sia negli essere umani, la rilevanza diretta di questi risultati nell’uomo deve ancora essere pienamente stabilita.
Per convalidare questo meccanismo saranno infatti necessarie ulteriori ricerche che coinvolgano campioni di tessuti umani e dati clinici».
MICROBIOTA E ANTIBIOTICI: COME L’EQUILIBRIO INTESTINALE INFLUENZA IL RISCHIO DI CANCRO
La ricerca sul microbiota , che sta procedendo a grande velocità negli ultimi anni, sta aggiungendo tasselli importanti nella comprensione di come si originano certi tumori e sul perché alcune persone rispondono meglio o peggio alle terapie.
Una revisione pubblicata su Cell nel 2024 conclude proprio definendo l’esplorazione delle interazioni metaboliche tra il microbiota intestinale dell’ospite e i tumori gastrointestinali come una frontiera promettente nella battaglia in corso contro queste malattie.
Non vi è ancora un parere unanime all’interno della comunità scientifica, ma sono diversi gli studi ampi e pubblicati su riviste scientifiche quotate che sembrano confermare la correlazione fra l’abuso antibiotici e l’insorgenza di molti tipi di tumori del tratto gastrointestinale e del pancreas.
“ Questo aspetto potrebbe essere legato all’effetto dell’antibiotico ” continua Cirillo “ che per quanto mirato non uccide solo i batteri patogeni ma danneggia il microbiota, generando disbiosi, cioè disequilibrio tra i patogeni dannosi e quelli invece importanti per l’organismo .” Al centro di tutto c’è il comprovato legame fra infiammazione e cancro .
“ Sappiamo che il microbiota ha un ruolo fondamentale nel mantenere un’omeostasi corretta, cioè un’autoregolazione delle cellule, che si traduce in un bilanciamento corretto dei meccanismi di interrelazione tra batteri, cellule epiteliali e infiammazione. Un microbiota danneggiato (5) può quindi essere una causa di infiammazione cronica, condizione che a sua volta aumenta il rischio di sviluppo del cancro .”
TUMORE AL COLON E ANTIBIOTICI: UNO STUDIO BRITANNICO
Lo studio inglese è stato presentato al World Congress on Gastrointestinal Cancer della European Society for Medical Oncology (ESMO) (3). I ricercatori hanno messo sotto osservazione 8.000 pazienti colpiti da tumore del colon e 30.000 persone sane. I risultai della loro ricerca ha sottolineato che chi tra queste persone aveva meno di 50 anni, ma aveva assunto molti antibiotici, manifestava un rischio di sviluppare il tumore al colon più alto del 49 per cento.
TUMORE AL COLON E ANTIBIOTICI: UNO STUDIO SVEDESE
Lo studio svedese ha analizzato i dati di più di 40.000 persone con cancro del colon-retto e più di 200.000 senza cancro. Anche qui i risultati hanno detto la stessa cosa della ricerca britannica, anche se con percentuali diverse. I ricercatori in forza al centro di ricerca svedese hanno visto che chi usava antibiotici per più di sei mesi avevano un rischio aumentato del 17% di sviluppare uno di questi tumori. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Journal of National Cancer Institute (4).
Fonte: //microbioma.it/oncologia/gli-antibiotici-aumentano-il-rischio-di-tumore-al-colon-retto/
Bibilografia:
1. //doi.org/10.1016/j.devcel.2024.12.013
2. //www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1534580724007342?via%3Dihub
3. //www.esmo.org/meeting-calendar/past-meetings/esmo-world-congress-on-gastrointestinal-cancer-202
4. //academic.oup.com/jnci/article/114/1/1/6360117?searchresult=1
5. Strati, F., Pujolassos, M., Burrello, C. et al. Antibiotic-associated dysbiosis affects the ability of the gut microbiota to control intestinal inflammation upon fecal microbiota transplantation in experimental colitis models. Microbiome 9, 39 (2021). Link: //microbiomejournal.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40168-020-00991-x#citeas
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