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INFERTILITA’ di coppia e MACA (Lepidium Meyenii): studio clinico

L’infertilità in Italia riguarda circa il 15% delle coppie mentre, nel mondo, circa il 10-12%. Questa patologia può riguardare l’uomo, la donna o entrambi (infertilità di coppia).



La subfertilità è caratterizzata da una ridotta capacità riproduttiva legata a problemi spesso transitori o comunque modificabili, di difficile inquadramento etiologico.


Per queste coppie vengono suggerite le più diverse terapie senza che l’indice di fertilità si modifichi sensibilmente ed anche le tecniche di fecondazione assistita non raggiungono le percentuali attese.


Lo studio clinico osservazionale ha interessato 26 coppie definite subfertili da causa ignota sottoposte a terapia con un innovativo fitoprodotto complesso a base di Lepidium Meyenii Walp noto con il nome di “ MACA “ somministrato continuativamente per 8 cicli ad entrambi i partners.


Durante il trattamento le coppie sono state monitorizzate secondo le linee guida per lo studio della sterilità di coppia. Nonostante il basso numero di soggetti studiati ed il breve periodo di osservazione rendano i risultati preliminari, emerge con evidenza come tutti gli indici ovulatori, biochimici e strumentali, abbiano dato esito positivo.


Anche i parametri quali – quantità spermatici hanno raggiunto, durante il trattamento, livelli ottimali in modo statisticamente significativo rispetto ai valori basali [p< 0.05 ]. Interessanti sono i dati che emergono dal monitoraggio dell’efficienza del corpo luteo.


Infatti nonostante sia evidente un netto miglioramento dell’incidenza percentuale dei valori di normalità [ oltre il 60% già al 4° ciclo ) persistono delle oscillazioni abbastanza sensibili nei successivi controlli soprattutto per quanto riguarda ai valori seriati di Pg.


Anche le caratteristiche di normalità del liquido seminale, nel loro insieme, migliorano in una percentuale sempre maggiore di soggetti con il procedere della terapia. Un’alta percentuale di soggetti ( 84.6% ) mostra una motilità rettilinea alla 1° ora superiore al 50% degli spermatozoi, con una differenza percentuale sensibile rispetto al basale.


Anche la concentrazione spermatica per ml mostra un evidente miglioramento sebbene i valori di partenza fossero già nella norma, ma ai limiti bassi. All’8° ciclo di terapia l’80.7% dei soggetti aveva concentrazioni spermatiche ben superiori ai limiti fissati per la normalità dalle linee guida dell’OMS.


Attraverso una scheda somministrata mensilmente alle coppie è stata raccolta l’incidenza degli effetti collaterali, alla cui valutazione è stata aggiunta l’eventuale rilevazione degli operatori.


Tutti i sintomi riferiti o rilevati sono lentamente scomparsi col procedere della terapia o si sono attestati su percentuali assai basse 3.8 – 7.6% all’8° ciclo ( Tab. IV – V ); non sono state evidenziate differenze statisticamente significative tra i due sessi. Peraltro i sintomi riferiti sono stati di scarsa entità biologica e non hanno modificato sfavorevolmente la complaiance farmaco – paziente.


CONCLUSIONI


Nella quasi totalità dei paesi ed a tutte le latitudini, la sterilità coniugale, intesa come l’incapacità al concepimento entro due anni da rapporti volutamente fecondanti, mostra percentuali stabili o in aumento, valutate tra il 15 ed il 20%. Si considera che almeno 150 milioni di coppie al mondo siano afflitte da questo problema l’aumento dell’età del matrimonio ed il rinvio della prima gravidanza dopo il matrimonio stesso, ha fatto lievitare il numero delle coppie che richiedono assistenza ai centri specializzati.


Nel nostro paese, dove la percentuale di sterilità attesa è del 15%, dove ogni anno si formano 270 – 290.000 nuove coppie, l’attesa di sterilità è di circa 42.000 nuove coppie per anno.


Davanti alle dimensioni del problema appare evidente come i metodi più semplici e meno invasivi, poiché ripetibili più volte, garantiscano risultati migliori , in termini di cicli ovulatori, di indici di gestazione ed in modo particolare di gravidanze condotte a termine positivamente. In quest’ottica di bassa invasività e di rispetto della fisiologica biologia della coppia si inserisce l’utilizzo di un fitoterapico a struttura complessa come il Lepidium meyenii walp noto sotto il nome di MACA.


Pur nella consapevolezza della complessa struttura biochimica della Maca che con difficoltà consente l’individuazione dei momenti farmacocinetici responsabili dell’effetto atteso, restano confortanti i dati osservazionali clinici in termini di certezza ovulatoria ( oltre l’80% delle donne all’8° ciclo ), di efficacia del corpo luteo ( oltre il 75% delle donne all’8° ciclo ), momenti fondamentali per il concepimento.


Infatti sebbene le donne fossero state inquadrate nel gruppo delle subfertili sine causa con un apparente quadro di normalità ovulatoria, tutti i parametri osservati nella valutazione basale risultavano ai limiti inferiori della norma. Identica era la condizione dei rispettivi partners per quanto attiene alle caratteristiche morfofunzionali dei liquidi seminali.


Questa considerazione preliminare consente di apprezzare i risultati terapeutici ottenuti dopo solo otto cicli di terapia; emerge dai dati riferiti nello studio come tutti i parametri maschili e femminili si attestino su valori decisamente normali dopo i primi cicli di terapia.


IN MODO PARTICOLARE SONO EVIDENTI: una più decisa fase luteale, con valori seriati di Pg efficaci, una curva termica nettamente bifasica, una motilità spermatica alla 1° ora decisamente superiore al 50% delle forme morfologicamente normali, che si mantiene elevata anche ai successivi controlli della 2°, 3° e 4° ora.


Le differenze statisticamente significative tra i valori basali e quelli rilevati all’ottavo ciclo per numerosi parametri riferiti, testimoniano la brillante risposta terapeutica. A maggior ragione i dati sono interessanti in considerazione del fatto che le coppie osservate nello studio venivano da anni di trattamenti tradizionali con scarsi risultati e pesanti effetti collaterali fisici e psicologici.


L’osservazione degli effetti collaterali riferiti conferma poi la assoluta maneggevolezza della sostanza, ben tollerata alla dose suggerita da entrambi i partners. Certamente il piccolo numero di coppie osservate nello studio ed il breve periodo di monitoraggio delle coppie inducono prudenza nella interpretazione dei risultati che devono assolutamente essere considerati preliminari.


A questo va aggiunta la difficoltà di monitorizzate l’effetto terapeutico sulla subfertilità in coppie già sottoposte ad accertamenti diagnostici senza l’individuazione del danno ne tanto meno dell’agente etiologico della incapacità alla procreazione spontanea.


Ciò nonostante le sei gravidanze ottenute, lo stato di benessere generale riferito dai componenti delle 26 coppie, la maneggevolezza della sostanza, la ottima complaiance, induco ottimismo relativamente all’efficacia terapeutica della Maca nelle coppie subfertili idiopatiche, suggerendo l’avvio di studi osservazionali policentrici su numeri più rilevanti di coppie.


FOCUS su MACA (LEPIDIUM MEYENII)


MACA (LEPIDIUM MEYENII) è una pianta annuale coltivata nelle highlands centrali del Perù ed era molto famosa nella cultura Inca. Le leggende narrano che i guerrieri Inca mangiassero la pianta prima di entrare in battaglia perché li faceva diventare più forti. Tuttavia, una volta conquistata una città, ai guerrieri era proibito mangiare la maca, allo scopo di proteggere le donne conquistate dai loro potenti impulsi sessuali.

Oggigiorno la popolarità di maca sta aumentando man mano che le proprietà della pianta ritornano alla luce. Un'analisi iniziale di maca indica il suo contenuto di glucosinolati, dei composti che hanno un effetto positivo sulla fertilità.


La radice contiene in quantità significative anche proteine (11%), calcio (10%), magnesio e potassio. Altri minerali che sono stati identificati fra i componenti sono iodio, manganese, zinco, rame e sodio. Vitamine (B2, B6, C, niacina) e amminoacidi sono anche fra i componenti della radice.


In Perù maca è considerata un alimento. La radice di maca viene utilizzata come ingrediente per biscotti, torte, budini, patatine e frullati. Nei mercati si trovano spesso delle bancarelle dove si vendono frullati di maca. Il tipico frullato contenente maca include radice di maca macerata, papaya, latte condensato, un uovo, miele e vaniglia.

I consumatori non sono i soli a utilizzare maca. La radice e i suoi estratti è infatti utilizzata da molti medici in Perù e non solo. Il dott. Hugo Malaspina, un cardiologo di Lima esperto anche in medicina alternativa, fa utilizzo di maca da diversi anni, principalmente a supporto della funzione ormonale durante l'invecchiamento.


Un altro pioniere nelle applicazioni terapeutiche di Maca è il dott. Jorge Aguila Calderon. Come il dott. Malaspina, il dott. Calderon prescrive maca per una serie di disturbi ormonali, quali osteoporosi, impotenza, sterilità maschile e femminile.


La usa anche nel trattamento di rachitismo, anemia, sintomi della menopausa come vampate e sudori notturni, andropausa e disfunzioni erettili negli uomini, invecchiamento precoce e stati di debolezza generale come nella sindrome da stanchezza cronica.

Negli Stati Uniti, il dott. Gabriel Cousens, dove è possibile prescrive maca al posto della terapia ormonale sostitutiva (TOS) per alleviare i sintomi della menopausa come vampate e depressione, oltre che per aumentare l'energia delle donne in menopausa.

In Italia, il prof. Giovanni Menaldo, direttore dell'Istituto di Medicina della Riproduzione e Psicosomatica San Carlo di Torino, impiega maca assieme ad altre tre piante dell'Amazzonia (ovvero jergon sacha, huanarpo macho e camu-camu) per aiutare le coppie con problemi della fertilità. Secondo il prof. Menaldo, maca aiuta sia gli uomini che le donne che soffrono di sterilità. Negli uomini, gli estratti di maca aiuterebbero ad potenziare la forza degli spermatozoi, mentre nelle donne la pianta stimolerebbe la produzione di ovociti maturi.


LE PROPRIETÀ DELLA MACA


· È un energizzante e ricostituente naturale


· È utile per la concentrazione e la memoria


· Grazie alla presenza di flavonoidi, rallenta il processo di invecchiamento delle cellule


· Stimola il sistema immunitario


· Aumenta la fertilità, l'energia sessuale e il desiderio sessuale sia maschile che femminile


· Aiuta chi è sotto stress muscolare, come gli atleti o chi svolge lavori pesanti


· Migliora il tono dell'umore e placa ansia e stress


· Tonifica il bulbo del capello, prevenendo la caduta


· Potrebbe proteggere la pelle dai raggi UV


· Il consumo giornaliero di maca potrebbe ridurre la pressione sanguigna



ASSUNZIONE
In Perù, maca è considerata un alimento e non è usata in piccole quantità. Purtroppo sono molte le persone che credono che le erbe siano dei farmaci e ritengono che già piccole quantità possano avere effetto. Nella maggior parte dei casi ciò è falso. Di regola, i consumatori assumono troppo poco di gran parte delle erbe per avere i benefici che quelle erbe possono apportare. É molto rara l'erba che funziona in piccole dosi.

Per un utilizzo pari a quello peruviano, andrebbero assunte come minimo 6-10 capsule da 500 mg di maca in polvere al giorno, pari a 3000-5000mg di maca.


Bibliografia


1. Atti società italiana di Ginecologia ed Ostetricia – Vol. LXXXIV. Ospedale SS. Annunziata – Sassari; 2: Centro di Medicina Integrata Sinergheia – Roma


2. Gloria Chanon De popovici Phytochemical studies of Lepidium Meyenii Walp San Marcos University- Lima, Perù 1961


3. Gloria Baquerizio Vàsquez Estudio quimico bromato logico de lepidium meyenii walp y de aiphones var deltoidea burret”shica-shica”. Fac medicina UNMSM Lima Perù 1968


4. Sanchez JML, Serrano ZA, Duran JA, Morales HSG, Alvarez PBM (2017) Peruvian Maca and possible Impact on Fertility.J Nutr Health Food Eng 6(5) : 00217.DOI : 10.15406/jnhfe.2017.06.00217.



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