Colesterolo sotto controllo e difese immunitarie in equilibrio grazie allo SHITAKE
Lo Shiitake (Lentinula edodes) è un fungo medicinale commestibile ampiamente utilizzato in gastronomia. Il suo contenuto di sostanze bioattive come i composti fenolici, β-glucani e molti altri, lo rendono di grande interesse per la salute.
Il nome Shiitake deriva dalla parola giapponese “ Shii ” che indica una varietà di “albero molto vicino al castagno” ( Castanopsis cuspidata ) e dalla parola “ take ” che significa “fungo “. In origine, questa varietà è stata una delle prime a essere prodotta su legno e attualmente è uno dei funghi più consumati al mondo . È considerato un “afrodisiaco naturale” ed è conosciuto anche con i nomi di “ Xianggu ” o “ Hoang-mo “.
Lo shiitake è il secondo fungo più coltivato al mondo: in Asia è considerato l'"elisir di lunga vita" per i suoi numerosi benefici per la salute.
Questo fungo della famiglia delle Marasmiaceae contiene polisaccaridi, in particolare β-glucani, tra cui il lentinano, che costituiscono le sue membrane cellulari. Il lentinano, il polisaccaride dello shiitake, è considerato un immunostimolante. Infatti, i β-glucani (polimeri di glucosio) stimolano la produzione di cellule del sistema immunitario attaccandosi alla loro membrana.
Ciò vale in particolare per le cellule NK (Natural Killer), responsabili dell'eliminazione delle cellule cancerogene o infettate da virus. Queste cellule sono anche in grado di secernere citochine, che sono mediatori chimici. Le citochine stimolano a loro volta i linfociti B (produttori di anticorpi) e i linfociti T, le cellule dell'immunità specifica.
Inoltre, l'effetto immunostimolante dei β-glucani attiva i macrofagi, stimolando così la fagocitosi, un meccanismo cellulare che porta all'eliminazione di agenti patogeni e detriti cellulari.
Inoltre, grazie agli steroli e ai β-glucani, lo shiitake ha anche un effetto sulla riduzione del colesterolo cattivo (LDL), prevenendo così il rischio di malattie cardiovascolari.
I β-glucani riducono la presenza di radicali liberi responsabili dello stress ossidativo e sono quindi considerati antiossidanti.
Come il Reishi o il Maitake, questa specie ha una lunga tradizione nella medicina tradizionale, e le sue proprietà e azioni sono state descritte in molte pubblicazioni sui portali scientifici ( //pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=shiitake ).
Importanti istituzioni mediche, come la New York Academy of Science e varie università in Giappone, Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Svezia etc., hanno condotto diversi studi che descrivono i composti e le azioni di questo fungo. I risultati di queste ricerche sono stati pubblicati su The Journal of Cancer and Chemotherapy, International Journal of Immunotherapy, International Journal of Immunopharmacology, etc.
POSSIBILI APPLICAZIONI MEDICHE DELLO SHIITAKE:
- Sistema metabolico-endocrino: studi su pressione sanguigna, colesterolo, sovrappeso e obesità.
- Supporto integrativo: studi promettenti sulle attività dello Shiitake come coadiuvante alle terapie convenzionali: nella riduzione degli effetti collaterali e sul miglioramento della qualità della vita dei pazienti, grazie anche al suo contenuto in polisaccaridi.
Lo Shiitake è un fungo commestibile le cui qualità medicinali sono apprezzate da tempo immemorabile nelle culture orientali. Dal punto di vista nutrizionale contiene tutti gli amminoacidi essenziali e si distingue per il contenuto di ferro, calcio e zinco, vitamine del gruppo B, vitamina E e provitamina D, acidi grassi polinsaturi e una grande quantità di polisaccaridi, in particolare il β-glucano lentinano o lentinan. Questo polisaccaride, come il PSK , uno dei principi attivi del Coriolus, viene utilizzato in Giappone per il trattamento del tumore sin dagli anni ’80.
Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) è considerato un alimento che migliora il “Jing-Qi“ , “l’ energia vitale ” e il sistema “ Xie-Qi ” di “resistenza agli agenti patogeni esterni”. Questo spiega il suo utilizzo per combattere le malattie legate “all’eccesso di freddo”.
IL FUNGO MEDICINALE LENTINULA EDODES SI DISTINGUE PER LE SUE QUALITÀ ORGANOLETTICHE E NUTRIZIONALI.
Secondo alcuni studi scientifici contiene il doppio delle proteine rispetto alle verdure, è povero di grassi e fornisce amminoacidi essenziali. La scienza ha convalidato molti dei suoi usi nella medicina tradizionale, poiché sono stati trovati macro e micronutrienti di grande interesse, come polisaccaridi, antiossidanti, fibra alimentare, ergosterolo, vitamine (B1, B2 e C), folati, riboflavina, niacina, ferro e minerali.
QUALE FORMA OFFRE LA PIÙ ALTA CONCENTRAZIONE DEI PRINCIPI ATTIVI PRESENTI NELLO SHIITAKE?
La massima concentrazione di principi attivi dello Shiitake si trova nel suo estratto biologico, titolato e standardizzato (Mico-Shii), ottenuto con tecnologie green e sostenibili, che concentra le biomolecole attive, sia dal cappello che dal gambo, lasciandole intatte, offrendo così un migliore utilizzo delle sue qualità. Esistono inoltre estratti in forma liquida ( Dr. Immune Five ), che consentono di ottimizzare il dosaggio per ottenere risultati in base alle esigenze specifiche e al peso corporeo.
Anche la combinazione di estratti è comune nei prodotti nutraceutici e consente di ottenere risultati sinergici a più ampio spettro. È possibile trovare lo Shiitake in combinazione con Reishi e Maitake ( Mico-Mix) per ottenere effetti ottimali di bilanciamento metabolico, oppure con Reishi, Maitake, Agaricus, Cordyceps e Chaga ( Mico-Five ) per un supporto immunitario ad ampio spettro.
Un’opzione intermedia tra l’assunzione di Shiitake come alimento e l’assunzione di un estratto (in capsule o in forma liquida), è la polvere di Shiitake micronizzata al 100%, o combinata con altri funghi, per ottenere determinate azioni sul sistema immunitario ( Bio-Defense ) e sul benessere digestivo (Bio-Intestin).
La coltivazione di questo fungo medicinale di origine asiatica è una delle più diffuse. In origine era coltivato esclusivamente nei Paesi orientali, ma oggi è prodotto su larga scala sia in Europa che negli Stati Uniti, dove è molto richiesto.
L’industria dello Shiitake in Giappone è in continua espansione e gode di una buona reputazione per il suo contributo alla conservazione delle foreste.
LENTINANO: UN POLISACCARIDE DELLO SHIITAKE
Il lentinano dello Shiitake appartiene alla famiglia dei polisaccaridi . Queste molecole sono contenute in tutti i funghi basidiomiceti. Più precisamente, il lentinano appartiene alla sottofamiglia dei beta-glucani .
Elucidata negli anni ’70, la struttura primaria del lentinano consiste in uno scheletro di unità di glucosio unite da legami beta-glicosidici in 1,3 e che presentano ramificazioni in 1,6. I numeri corrispondono al modo in cui le unità sono collegate tra loro.
In ultima analisi, il motivo molecolare specifico del lentinano consiste in 5 unità di glucosio unite in 1,3 con 2 ramificazioni di glucosio in 1,6. Sebbene i β-glucani siano molto diffusi, esistono variazioni significative nelle loro attività biologiche a causa delle loro diverse strutture.
LE AZIONI BIOLOGICHE DEL LENTINANO
La revisione della letteratura scientifica mette in evidenza due fatti: in primo luogo, i betaglucani figurano tra i composti più studiati dalla comunità scientifica; in secondo luogo, questo composto è il betaglucano che è stato oggetto di uno studio più approfondito. Diversi studi, siano essi in vitro , in vivo o clinici, stanno contribuendo a chiarire i meccanismi biologici di questo composto.
Le ricerche rivelano che il lentinano svolge un ruolo cruciale nella regolazione del sistema immunitario . Legandosi a vari recettori di membrana come TLR2/4/6/9, Dectin-1, così come al recettore del complemento CD11b, il β-glucano attiva vie di segnalazione come MAPK-NFκB e Syk-PKC. Queste attivazioni stimolano immunociti come cellule NK, macrofagi e cellule T.
Dagli anni ’80, questa conoscenza del meccanismo immunomodulatore ha sostenuto l’uso del lentinan nei sistemi sanitari cinesi e giapponesi ( //pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31030752/ ) per il trattamento di alcune malattie. Inoltre, altri studi evidenziano il potenziale citotossico , sulle cellule trasformate, di questo composto, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche cliniche per approfondire questo aspetto.
Il lentinano, è un beta-glucano in grado di sollecitare i macrofagi, i linfociti T e le cellule Natural Killer, ovvero tutti quei globuli bianchi deputati a riconoscere e a distruggere elementi potenzialmente dannosi per l’organismo.
Le sue proprietà principali sono di riduzione del colesterolo e prevenzione dell’arteriosclerosi, azione protettiva sul fegato promuovendo la formazione di anticorpi contro l’epatite B; combatte anche alcune infezioni fungine come la candida poiché agisce sull’intestino promuovendo la formazione di una buona flora batterica intestinale, contrasta la carie grazie alla protezione contro lo Streptococcus mutans che è il principale responsabile appunto della carie.
LE AZIONI BIOLOGICHE DELL’ ERITADENINA
L’azione dell’Eritadenina, un amminoacido presente nello Shiitake, si esplica in quanto è in grado di interagire positivamente con un enzima (CYP7A1) coinvolto nel metabolismo dei lipidi: non è ancora chiaro il meccanismo, ma tale interazione porta alla trasformazione del colesterolo in un composto più idrosolubile, permettendone una più facile eliminazione. Si previene in tal modo la formazione di accumuli potenzialmente pericolosi, ed è stato osservato un contemporaneo incremento nei valori ematici di HDL e riduzione di LDL, con un’azione di riequilibrio complessivo dei grassi nel sangue.(1)
A differenza delle statine , che inibiscono la sintesi endogena del colesterolo, con potenziali effetti di squilibrio su questi complessi meccanismi, l’azione dell’eritadenina si esplica quindi in maniera totalmente diversa e senza effetti invasivi sui delicati equilibri del nostro organismo.
E non finisce qui: l’eritadenina agisce anche sul metabolismo dei grassi a livello del fegato, sopprimendo la conversione dell’acido linoleico in acido arachidonico. (2). Quest’ultimo fa parte della “serie” di acidi grassi definiti “omega 6” (denominazione legata alla tipologia di doppi legami presenti nella molecola), e un loro eccesso rispetto a quelli della “serie omega 3” favorisce stati infiammatori per il nostro organismo.
Il rapporto ematico tra omega6/omega3 si è visto essere troppo elevato nei Paesi Occidentali: i valori superano quindici, mentre il rapporto ideale dovrebbe essere inferiore a quattro, e questo è legato al consumo di alimenti confezionati in cui vengono utilizzati oli vegetali ricchi in omega 6, mentre le fonti di omega 3, come il pesce grasso, vengono sempre meno consumate. (3)
Lo Shiitake oltre ad Eritadenina contiene anche Colina, due sostanze attive, che rafforzano la normale elaborazione degli acidi grassi nel fegato e proteggono la circolazione.
È CONFORTANTE SAPERE CHE ESISTONO RIMEDI NATURALI COSÌ EFFICACI NEL COMBATTERE UN NEMICO DIFFICILE DA SCONFIGGERE COME IL COLESTEROLO ALTO.
CURIOSITÀ
- L’uso medicinale di questo fungo si diffuse durante la dinastia Ming (1368-1644) in seguito allo sviluppo di metodi per la sua coltivazione su tronchi.
- Secondo la leggenda popolare, 5.000 anni fa una divinità di nome Shennong dotò il mondo di Shiitake e di tutti gli altri funghi medicinali. I tronchi venivano inoculati con spore di Shiitake quando nasceva un bambino; in questo modo il bambino e i funghi sarebbero cresciuti insieme fino all’età adulta, quando il bambino avrebbe avuto l’opportunità di ereditare la fortuna della produzione di Shiitake.
IN SINTESI
Il fungo Shiitake si distingue non solo per il suo sapore unico e il suo ampio utilizzo in cucina, ma anche per le sue straordinarie proprietà benefiche per la salute e l’ambiente. Dal punto di vista nutrizionale, è ricco di proteine, fibre, vitamine e minerali essenziali, nonché di composti bioattivi come il lentinano e l’eritadenina, che contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario, ridurre il colesterolo e migliorare la salute cardiovascolare.
Sul fronte gastronomico, la sua versatilità lo rende un ingrediente prezioso in numerosi piatti, dalle zuppe agli stufati, dai risotti alle preparazioni vegane.
Infine, la sua coltivazione sostenibile offre un’alternativa ecologica alle pratiche agricole tradizionali, contribuendo alla conservazione del suolo e alla promozione della biodiversità. Questi aspetti rendono lo Shiitake un vero e proprio “superfood”, capace di coniugare benessere, gusto e sostenibilità.
PROSPETTIVE FUTURE
Guardando al futuro, la ricerca sul fungo Shiitake continua ad evolversi, con un crescente interesse nel campo della medicina e della nutrizione. Gli studi scientifici in corso stanno approfondendo il potenziale antitumorale del lentinano e il ruolo dell’eritadenina nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Inoltre, si stanno esplorando i nuovi utilizzi dello Shiitake come integratore alimentare e rimedio naturale per migliorare il benessere generale e la qualità della vita. La crescente attenzione verso pratiche agricole sostenibili potrebbe anche portare un’espansione delle coltivazioni di Shiitake in tutto il mondo, offrendo opportunità sia economiche che ambientali.
Pubblicazioni scientifiche: lo shiitake è oggetto di oltre 616 pubblicazioni scientifiche .
Fonte: //hifasdaterra.it/
Bibliografia:
1. Yang H, Hwang I, KIM S, Hong E, Jeung E. (2013) Lentinus edodes promotes fat removal in hypercholesterolemic mice. Exp. And Therap. Medcine 6:1409-1413
2. Shimada Y, Morita T and Sugiyama K: Dietary eritadenine and ethanolamine depress fatty acid desaturase activities by increasing liver microsomal phosphatidylethanolamine in rats. J Nutr 133: 758-765, 2003
3. EFSA, 2010. Scientific Opinion on Dietary Reference Value for fat. Efsa Journal 2010; 8(3):1461.
4. P. S. Bisen et al., Lentinus edodes : A macrofungus with pharmacological activities, Curr. Med. Chem. , 17(22):2419–2430, 2010 DOI: //doi.org/ 10.2174/092986710791698495
5. T. C. Finimundy et al., A review on general nutritional compounds and pharmacological properties of the Lentinula edodes mushroom, Food Nutr. Sci. , 5:1095–1105, 2014 DOI: //doi.org/ 10.4236/fns.2014.512119
6. P. Roupas et al., The role of edible mushrooms in health: Evaluation of the evidence, J. Funct. Foods , 4:687–709, 2012 DOI: //doi.org/ 10.1016/j.jff.2012.05.003
7. J. Shen et al., An evidence-based perspective of Lentinus edodes (shiitake mushroom) for cancer patients, pp. 303–317, in W. C. S. Cho (ed.), Evidence-based Anticancer Materia Medica , Springer, 2011 DOI: //doi.org/ 10.1007/978-94-007-0526-5_14
8. Kabir Y, Yamaguchi M, Kimura S. Effect of shiitake (Lentinus edodes) and maitake (Grifola frondosa) mushrooms on blood pressure and plasma lipids of spontaneously hypertensive rats. J Nutr Sci Vitaminol (Tokyo). 1987 Oct;33(5):341-6. doi: 10.3177/jnsv.33.341. PMID: 3443885.
9. Cazzavillan, S. (2011), I funghi medicinali dalla tradizione alla scienza. Nuova IPSA editore.
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