Le piante adattogene contro lo stress
Lo stress caratterizza uno stato di attivazione dell'asse ipotalamo - ipofisi - corticosurrene. È una "risposta psicofisica a compiti di natura emotiva, cognitiva o sociale, che la persona percepisce come eccessivi".
“Siamo tutti sottoposti a molteplici livelli di stress derivanti da vari fattori presenti nella nostra quotidianità, che vanno a incidere sull’equilibrio del nostro organismo. Esistono fattori stressogeni di tipo psico-emotivo o fisico ma anche chimico-iatrogeno (dovuto ad esempio all’assunzione elevata di farmaci) ed elettromagnetico, da radiazioni o microoonde. Inoltre le carenze nutrizionali presenti nella nostra alimentazione, dovute alla qualità stessa degli alimenti che consumiamo, ad allevamenti e culture intensivi, alla perdita dei ritmi stagionali, contribuiscono a creare una situazione di squilibrio nel nostro organismo.
Hans Selye, pioniere nella ricerca delle alterazioni neuroendocrine associate allo stress sostiene che la quantità di “energia adattativa” diminuisce con l’esposizione continua ai fattori di stress.
In base alla durata, si distinguono lo stress acuto e lo stress cronico. Quest'ultimo dura nel tempo e con la sua azione prolungata, può comportare conseguenze negative sull'organismo.
I FATTORI STRESSANTI PIÙ COMUNI SONO:
· Biologici: batteri, virus, parassiti, muffe, funghi.
· Chimichi: tossine, pesticidi, metalli pesanti, tabacco, stupefacenti, ecc.
· Ambientali: campi elettromagnetici, radiazioni, cambiamenti barometrici o di altitudine, allergeni, obblighi o richieste dell'ambiente sociale, ecc.
· Nutrizionali: intolleranze o allergie.
· Fisici: trauma, interventi chirurgici, lesioni, insonnia, infezioni, fatica, gravidanza, ecc.
· Psicologici: rabbia, paura, ansia, depressione, impegni.
· Spirituali: perdita di senso della vita, malattie dell'anima (tratto da Prof. Mauro Serafini - Università La Sapienza - Roma )
Tutti questi fattori minano le funzioni fisiologiche e psicologiche di una persona.
L'AIUTO DEGLI ADATTOGENI NATURALI CONTRO LO STRESS
Le piante adattogene agiscono fin dalla fase di allarme e ancora di più in fase di resistenza, grazie al fatto che sostengono, appunto, l'adattamento.
"Sappiamo che lo stress ha un impatto sul dolore, sul sonno, sui livelli di zucchero nel sangue, sulla pressione sanguigna, sulla funzione immunitaria e sulle infiammazioni nell'organismo", afferma Linda Chun, medico specializzato in salute integrativa e assistente clinico di medicina interna presso il Wexner Medical Center e il College of Medicine della Ohio State University. "Se a questo si aggiunge il crescente interesse per l'uso di terapie complementari, non sorprende che sempre più persone stiano esplorando l'uso degli adattogeni per la loro salute".
Secondo la società Allied Market Research (1), infatti, il mercato globale degli adattogeni era di 10,3 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che raggiungerà i 20,3 miliardi di dollari entro il 2031
Le piante classificate come adattogeni naturali sono l' aiuto più efficace che la natura ci offra per combattere gli effetti negativi dello stress , anche a scopo preventivo. Nella vita moderna, le occasioni che ingenerano stress sono molte e danno luogo genericamente a insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, fino ad arrivare alla depressione. Da tutto ciò, il nostro organismo si difende grazie alle modificazioni che è in grado di attuare autonomamente. Ma la capacità di adattamento è massima nei giovani e va diminuendo con l'avanzare dell'età.
Gli adattogeni vegetali possono venire in tuo aiuto proprio quando la reazione del nostro organismo è troppo intensa o prolungata e i nostri meccanismi di equilibrio vengono compromessi. Negli ultimi decenni, le piante adattogene sono state oggetto di grande interesse da parte del mondo scientifico e medico.
Ci sono diversi studi che hanno indagato specifici benefici di alcuni adattogeni sull'organismo umano, in stato di salute o meno. Diversi esperimenti indicano che gli adattogeni naturali migliorano le prestazioni fisiche oltre che la capacità adattativa.
IN DIVERSE PARTI DEL MONDO le PIANTE ADATTOGENE più utilizzate sono:
ASHWAGANDHA
Erba comunemente usata nella medicina ayurvedica, l'ashwagandha (o ginseng indiano, nome scientifico Withania somnifera) ha dimostrato di avere proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antistress e ringiovanenti. È un adattogeno rilassante che può alleviare lo stress e aiutare a dormire meglio, dice Lin. "L'uso regolare normalizza i livelli di cortisolo, riduce la risposta allo stress, migliora l'energia e riduce la fatica".
Tra tutti gli adattogeni, quello che attualmente gode del maggior supporto scientifico è proprio l'ashwagandha. In uno studio randomizzato e in doppio cieco pubblicato sulla rivista Medicine (2), adulti sani che riferivano alti livelli di stress hanno assunto 240 mg di estratto di ashwagandha o un placebo una volta al giorno per 60 giorni. Alla fine dello studio, il gruppo che prendeva l’ashwagandha ha registrato una riduzione significativa dei livelli di ansia e una riduzione più moderata dei livelli di depressione e stress, in base alle risposte ai sondaggi.
Analogamente, uno studio di controllo randomizzato in doppio cieco, pubblicato nel 2022 sul Journal of Medicinal Food (3) , ha rilevato che gli studenti universitari che hanno assunto una capsula di ashwagandha due volte al giorno (700 mg in totale) per 30 giorni hanno sperimentato miglioramenti nella percezione del benessere, maggiore lucidità mentale e migliore qualità del sonno, rispetto a quelli del gruppo placebo.
Uno studio in doppio cieco pubblicato in un numero del 2023 del Journal of Integrative and Complementary Medicine (4) ha rilevato che l'assunzione di integratori con ashwagandha su base notturna ha portato a miglioramenti nella depressione e nell'ansia, aumentando i livelli di serotonina tra i 70 partecipanti. Un altro studio del 2023 ha dimostrato che l'ashwagandha inibisce la produzione di alcune citochine (proteine di segnalazione) che aumentano l'infiammazione in risposta allo stress imprevedibile.
RHODIOLA ROSEA
La rodiola e? considerata un ottimo rimedio per contrastare la fatica fisica e mentale. Soprattutto nelle situazioni di stress intenso, questa pianta migliora la concentrazione. Appartiene alla famiglia delle Crassulaceae, comunemente conosciuta con il nome 'radice d'oro' o 'radice artica'. Cresce spontanea nelle regioni fredde del Nord Europa e nelle zone montuose delle Alpi. La droga si ottiene dai rizomi essiccati ed è nota da molto tempo nella medicina popolare come rimedio in grado di rafforzare corpo e mente.
I principali componenti che giustificano le sue proprietà sono: salidroside, acidi fenolici, flavonoidi, tannini.
Il salidroside , in particolare, protegge l'organismo dallo stress ossidativo e potrebbe rivelarsi utile anche nel campo delle malattie neurodegenerative. Migliora le attività intellettuali e, in collaborazione con gli acidi organici, anche quelle metaboliche, accelerando il metabolismo.
I flavonoidi sono un aiuto contro i radicali liberi . Il loro potere antiossidante ha interessanti conseguenze anticarcinogeniche. Nel mondo scientifico, molta attenzione richiama la Rhodiola Rosea perché sembra tra le più promettenti piante adattogene.
PANAX GINSENG
Il nome Panax Ginseng deriva dal greco e significa 'cura di tutti i mali'. Come dice appunto il suo nome, e? considerato una panacea nel panorama fitoterapico. Infatti, esercita diverse azioni benefiche per l'organismo. E? una pianta erbacea perenne originaria di Cina e Corea. Si trova in particolare nelle zone montane orientali. I principi attivi del ginseng sono contenuti nella radice e nel rizoma e sono:
· vitamine
· oli essenziali
· steroli
· polisaccaridi
· ginsenosidi .
Nell'estratto secco, gli elementi presenti in maggiore quantità sono proprio i ginsenosidi, che sono i responsabili dell'attivita? terapeutica del ginseng e che sono chimicamente molto simili ai corticosteroidi . La presunta azione afrodisiaca non ha ancora trovato una validazione scientifica, ma gli studi sul ginseng, benché numerosi, non sono conclusivi a causa dell'eterogeneità di misura e dei metodi di indagine difformi per durata e per dosaggi.
GUARANÀ
Il guarana? e? una pianta tipica della foresta amazzonica. Da sempre conosciuta dagli Indios per le sue virtù eccitanti, è diventata l’ingrediente di bevande energizzanti e di integratori per il controllo del peso. È consigliato per ritrovare forza e vigore e per migliorare l’attenzione, la memoria e la concentrazione. Gli sportivi lo apprezzano perché agisce come tonico sulla muscolatura e accresce la resistenza alla fatica.
La sua composizione fitochimica annovera una quantità notevole di caffeina , oltre che di tannini, saponine e polifenoli . A differenza di altri rimedi, la caffeina nel guaranà viene rilasciata in modo graduale garantendo un effetto energizzante prolungato. A questa pianta sono attribuite attività toniche, analgesiche, immunostimolanti e termogeniche .
GINSENG SIBERIANO
L' Eleutherococcus senticosus , più conosciuto come ginseng siberiano , condivide con il ginseng l' azione adattogena e immunostimolante , ma con minori effetti collaterali. Sebbene siano stati identificati oltre 35 composti dalla sua radice, la ricerca di sostanze attive non è ancora conclusa. I componenti principali sono:
· eleuterosidi
· fenilpropanoidi
· cumarine
· fitosteroli
· saponine triterpeniche
· lignani
· glicosidi dell'acido aleanolico
· polisaccaridi
· vitamine
· olio essenziale.
Secondo l'uso tradizionale, le proprietà curative di questo ginseng sono utili in caso di astenia, situazioni di stress cronico, depressione, stati di immunodeficienza, arteriosclerosi, ipotensione, artrite reumatoide, insonnia, gastrite, impotenza. Nella medicina basata su prove di efficacia, può essere usato per contrastare stati di debolezza, astenia, esaurimento, convalescenza, deficit di memoria .
I medicinali a base di erbe, che contengono radice di eleuterococco, sono generalmente disponibili come tisane o in forma solida o liquida da assumere per via orale.
L'HMPC, il Comitato dei medicinali di origine vegetale dell'Europa, ne riconosce l'utilizzo per alleviare i sintomi di astenia, la perdita anomala di forza ed energia, stanchezza e debolezza. Ma ne consiglia l'uso solo in persone con età superiore ai 12 anni e ne raccomanda l'assunzione per un periodo limitato ai due mesi.
GINSENG INDIANO
La Withania , o ginseng indiano , ha origine in India. A questo genere appartengono molte specie diverse, ma solo la Withania somnifera sembra possedere proprieta? medicamentose. I principi attivi sono concentrati soprattutto nelle radici e nelle bacche. Gli effetti biologici e farmacologici sono attribuiti ai lattoni steroidei caratteristici, i withanolidi. L' ashwagandha , come viene chiamata in India, possiede proprieta? adattogene, immunomodulanti, antiossidanti e agisce anche sul sistema endocrino, sugli apparati cardiovascolare e respiratorio e sul sistema nervoso centrale, anche se i meccanismi d'azione non sono del tutto chiariti.
MICOTERAPIA
E’ importante cercare di sostenere la nostra risposta ai fattori di stress e in questo, i funghi, in quanto adattogeni, vanno ad agire proprio sulla fase di resistenza e di innalzamento della risposta, modulando e favorendo il mantenimento dell’equilibrio omeostatico
La maggior parte degli studi sui funghi e sulle molecole bioattive in essi contenute sono orientate alla loro azione sul potenziamento della risposta immunitaria, ma la loro azione si rivela molto più complessa e completa di così. Contengono infatti numerosi composti definiti “modulatori di risposta biologica” e “potenziatori delle difese dell’ospite” in grado di rinforzare l’organismo aumentandone la resistenza aspecifica ad agenti stressogeni di varia natura, è proprio tale loro capacità ad essere definita adattogena.
Gli adattogeni sono da sempre rimedi tradizionalmente usati per aumentare la longevità, il Reishi (o Ling zhi), il “Re degli Adattogeni” e viene definito anche fungo dell’immortalità.
I primi a studi sugli adattogeni vengono svolti in Russia, nel 1947 N.V.Lazarev definisce così il concetto di adattogeno “Sostanze in grado di determinare uno stato di resistenza “non specifica” agli stressors di qualsiasi natura”. È proprio questa caratteristica di “non specificità” degli adattogeni che li rende polifunzionali, essi permettono infatti all’organismo di seguire le proprie priorità, esercitando un effetto normalizzante e di regolazione dei suoi sistemi e degli organi.
Recenti ricerche farmacologiche hanno permesso di spiegare l’azione dei funghi a livello farmacologico come regolatori omeostatici attraverso vari meccanismi sia immunitari che neuroendocrini. Ciò fornisce un razionale per il loro utilizzo per il mantenimento della salute e per la gestione di situazioni di stress, di malattia e a supporto di terapie farmacologiche”
FONTI:
· //www.nationalgeographic.com/premium/article/adaptogens-benefit-stress-relief
· //www.youtube.com/watch?v=qWA3MpCWsKY
BIBLIOGRAFIA :
1. //www.alliedmarketresearch.com/adaptogens-market-A16862
4. //www.liebertpub.com/doi/10.1089/jicm.2023.0279
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