Micoterapia
I funghi hanno un ruolo essenziale nell’equilibrio del mondo in cui viviamo. Studi scientifici nel campo della micologia hanno attribuito notevoli capacità terapeutiche ai funghi inaugurando un nuovo ambito di ricerca nella medicina naturale: la Micoterapia, orientata all'utilizzo a scopo terapeutico dei funghi.
La Micoterapia è rivolta a ristabilire la salute recuperando l’omeostasi, cioè equilibrio di diverse “economie” all’interno dell’organismo, dei minerali, microelementi, microorganismi, enzimi, ormoni, dell’acqua, degli elettroliti, delle cellule immunitarie. E’ possibile così comprendere gli effetti molteplici dei funghi sull’appetito, digestione, sulla psiche, colesterolo, diabete, angiopatie, allergie..
I funghi sono "medicinali" potenti e contengono moltissimi nutrienti; crescono in contatto con la terra ed hanno con essa un importante effetto di connessione.
Noi abbiamo perso la connessione con la terra e la sacralità del nutrimento inteso come dono della terra. I nostri antenati ringraziavano per il cibo che permetteva loro di sopravvivere. Riconoscevano uno spirito alle piante, ai funghi e agli animali ed erano consci della partecipazione a questo spirito quando si nutrivano con essi. Quando assumiamo un fungo medicinale, entriamo in contatto con l’energia vitale della terra. Portiamo dentro di noi l’energia fortissima che aiuta le piante a crescere al di là degli ostacoli e spinge gli animali alla sopravvivenza. In altre parole, portiamo dentro di noi l’energia della vita.
Controllate sempre la provenienza dei funghi terapici. I funghi sono catalizzatori di tossine ed anticrittogamici. Perció i funghi di bosco o funghi che crescono spontanei sul territorio non possono essere utilizzati come terapici perché sono giá caricati con tossine dal fondo dove crescono e dall´inquinamento.
Con il termine "fungo" si intende generalmente la definizione data da Chang e Miles nel 1992: "un macrofungo con un corpo fruttifero distinguibile che può essere sia epigeo che ipogeo, grande abbastanza da essere visto ad occhio nudo e da essere raccolto". Si stima che sulla Terra vi siano 140.000 specie di funghi di cui si conosce probabilmente solo il 10% (circa 14.000 specie identificate). I funghi forniscono una potente fonte di molecole farmacologiche potenti, utilizzate anche a livello farmaceutico.
In particolare , rappresentano una sorgente importante di polisaccaridi con attività immunostimolante e antitumorale. Molti Basidiomiceti, se non tutti, contengono polisaccaridi biologicamente attivi nel frutto intero, nel micelio e nel terreno di coltura. Dati scientifici sui polisaccaridi dei funghi sono stati ottenuti da 651 specie e da 182 generi di etero ed omobasidiomiceti. Questi polisaccaridi (B-glucani o glicoproteine) sono caratterizzati da diverse strutture chimiche, ed hanno quindi azione diverse e più o meno potenti. La maggior parte sono caratterizzati da legami B-(1-3) e ramificazioni B-(1-6) necessarie per l'azione antitumorale. I B-glucani ad alto peso molecolare sono più efficaci di quelli a basso peso molecolare. Inoltre più complessa è la struttura maggiore è la loro efficacia. La solubilità in acqua è un'altra caratteristica che ne potenzia l'attività immunomodulante e antitumorale.
A prima vista sembra abbastanza strano che tanta gente, proprio alla soglia del nuovo millennio, abbia nostalgia del passato, dando la preferenza alla natura piuttosto che alla chimica e facendo così apparentemente un passo indietro. Ma ad uno sguardo più approfondito questo comportamento si spiega facilmente: per secoli, addirittura per millenni ci siamo serviti e abbiamo raccolto ricche esperienze dalla farmacia "natura" . Soltanto da un centinaio d'anni siamo in grado di produrre medicine sintetiche e anche in questo campo abbiamo fatto esperienze; qualche medicinale dal quale ci si aspettava grandi cose alla fine dava grossi effetti collaterali. Spesso quindi ci dobbiamo arrendere davanti ai limiti che ci impone la medicina "moderna".
Senz'alcun dubbio, la cosidetta medicina classica, con l'utilizzo dei suoi medicinali sintetici e le sue apparecchiature sofisticate, ha dato un contributo fondamentale al progresso dell'assistenza sanitaria e all'aumento della qualità della vita nonché della sua durata. Non avremmo tuttavia dovuto dimenticarci così a lungo della medicina naturale. Fortunatamente oggi siamo tornati ad attribuire importanza all'antichissima medicina dei frati che ha le sue origini nei conventi; infatti si consultano le opere di Hildegard von Bingen del XI/XII secolo e vengono riconsiderati gli insegnamenti di Paracelso e di Sebastian Kneipp. Non attingiamo soltanto alla nostra tradizione farmaceutica per aiutare la nostra salute ma anche a quella di altre sfere culturali, dove i funghi medicinali occupano un posto fisso nella scienza medica da tempi immemorabili. La loro efficacia per ristabilire e conservare la salute é documentata da esperienze secolari.
La medicina tradizionale cinese e la scienza medica giapponese offrono invece una vasta gamma di trattamenti basati su metodi naturali che tengono conto delle problematiche nella loro globalità, diversamente dalla medicima classica che affronta solo i sintomi e cura ogni organo singolarmente .
Lo scopo principale delle cure con rimedi naturali é l'eliminazione delle cause della malattia e di ristabilire in modo naturale l'armonia tra corpo, mente e anima. Il corpo nel taoismo è una rappresentazione del cosmo in una piccola scala: poiché la natura è organizzata in 5 forze principali (acqua, legno, fuoco, terra, metallo) , anche il corpo è regolato da una rete di cinque organi corrispondenti (rene, fegato, cuore, milza e polmone) ognuno con una sua energia yin e yang comandati da queste forze.
Il fungo ABM (Agaricus Blazei Murrill), per esempio, sembra essere il fungo che maggiormente combatte le formazioni tumorali . La sua riscoperta è stata avvicinata a quella della penicillina poiché gli anno attribuito azioni rivoluzionarie contro il cancro e l’AIDS. In attesa di conferme circa le potenzialità dei funghi per la cura di malattie tanto gravi, non vanno sottovalutate le capacità terapeutiche dei funghi per la cura di malattie piuttosto diffuse negli anziani. La Maitake (Grifola frondosa) ad esempio, da secoli apprezzata dai Giapponesi, si è dimostrata, infatti, efficace per l’ abbassamento della pressione, per la cura del diabete senile e l’osteoporosi .
Con il termine Micoterapia si intende l'utilizzo dei funghi medicinali per la difesa della nostra salute. Essi si usano da centinaia di anni e venivano utilizzati ampiamente nella MTC (Medicina Tradizionale Cinese) . Oltre che nella storia, però, i funghi sono stati e sono tutt'ora utilizzati ed oggetto di moderni studi scentifici, che confermano sempre maggiormente il loro elevato potere terapeutico.
Storia millenaria della medicina tradizionale orientale e studi scientifici
I funghi sono stati utilizzati in Medicina Tradizionale Cinese (MTC) per millenni sia come nutrizione che come fitoterapia, per benessere e longevità.
Per la medicina orientale i funghi hanno un ruolo essenziale nella pulizia di fegato e reni e per questo sono presenti nell’alimentazione giornaliera.
La prima notizia sull’uso dei funghi in MTC risale al trattato Shen Nong Ben Cao (Divine Farmer’s Materia Medica) scritto nel 250AC (ma la leggenda lo fa risalire al 28’ secolo AC) dove 4 funghi sono inseriti nella classe superiore che racchiude le “erbe dell’Imperatore” (Ganoderma lucidum, Polyporus umbellatus, Poria cocos e Cordyceps sinensis).
Negli ultimi 30 anni sono numerosissimi gli studi scientifici sia clinici che molecolari della medicina occidentale che si è orientata all’isolamento e utilizzo di composti farmacologici per dare una spiegazione agli effetti terapeutici evidenziati sperimentalmente.
Individuazione e trattamento della causa
La medicina allopatica convenzionale è orientata al trattamento del sintomo e perde di vista l’insieme della persona. La MTC rivolge invece la sua attenzione alla ricerca della causa dello squilibrio.
L’approccio orientale della micoterapia è orientato al trattamento della causa che ha provocato la malattia: la rimozione della causa porta alla riduzione e. con il tempo, alla scomparsa dai sintomi.
Poiché le cause che hanno portato all’esordio di una patologia sono generalmente personali e dipendono dalla costituzione del soggetto, anche i funghi vengono utilizzati in un’ottica personalizzata che guarda, oltre alla malattia, anche le predisposizioni patologiche della persona.
Ripristino dell’equilibrio con prodotti naturali senza effetti collaterali
I funghi sono “superalimenti” naturali, la loro azione è mirata al ripristino dell’ equilibrio dell’organismo: in quest’ottica sono considerati adattogeni, ossia sostanze che non provocano stress aggiuntivo all’organismo, e non causano la comparsa di effetti collaterali indesiderati. L’aumento delle malattie croniche che prevedono il costante utilizzo di farmaci con notevoli effetti collaterali che, a volte, perdono di efficacia (es. antinfiammatori). sta aumentando l’orientamento delle persone verso i metodi naturali.
I funghi contengono vitamine, minerali e molecole farmacologicamente bioattive, sono ricchi dal punto di vista nutrizionale, ma hanno un contenuto calorico basso: la ricchezza nutrizionale e “farmacologica” grazie alla naturale sinergia dei vari composti fa si che questi alimenti assunti in toto possano esprimere il loro straordinario potenziale.
Dalla tradizione un aiuto per la salute
Il nostro organismo è sottoposto a molteplici stress: inquinamento, sostanze chimiche ambientali, additivi alimentari, additivi chimici alimentari, stress psicofisico, farmaci, radiazioni, onde elettromagnetiche ecc.
L’incapacità di gestire uno stress eccessivo porta ad una diminuzione delle prestazioni dell’organismo, ad uno squilibrio del sistema immunitario e all’esordio di somatizzazioni e malattie con tendenza a cronicizzare: malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie tumorali, depressione, problematiche digestive, allergie etc. I funghi terapeutici permettono di effettuare una migliore gestione dello stress, un riequilibrio generale dell’organismo, ripristinandone in questo modo il funzionamento. Sono dei ‘tonici”, i rimedi di base della medicina tradizionale e popolare orientale e rinforzano l’organismo.
Supporto biologico alle malattie tumorali
I funghi costituiscono un efficace supporto biologico nella terapia oncologica in quanto potenziano e supportano il sistema immunitario attivando la risposta dell’organismo contro la progressione di queste patologie. In corso di chemioterapia o radioterapia riducono gli effetti collaterali e proteggono i tessuti sani dai possibili danni. Studi scientifici hanno evidenziato per alcuni funghi un effetto di potenziamento dell’azione citotossica di alcuni farmaci chemioterapici. Studi epidemiologici hanno permesso di evidenziare una minore incidenza di alcune forme tumorali in aree di consumo costante di alcuni funghi (Agaricus brasiliensis, Shitake…) attribuendo loro un possibile effetto preventivo di malattia.
Modulazione del sistema immunitario
In molte malattie (allergie, malattie auto-immuni) si riscontra uno squilibrio del sistema immunitario. Studi scientifici hanno dimostrato che i funghi effettuano una modulazione del sistema immunitario riportandolo all’equilibrio con notevole riduzione della sintomatologia da squilibrio. Questo effetto si esplica grazie a particolari molecole (B-glucani) di cui i funghi sono ricchissimi che stimolano particolari cellule e attivano la produzione di molecole in grado di orientare la risposta immunitaria nella corretta direzione.
Malattie del benessere
L’attuale stile di vita porta allo sviluppo di “malattie del benessere” quali diabete, ipercolesterolemia, iperlipidemia, gotta, sovrappeso e obesità, ipertensione ecc. grazie alle loro caratteristiche i funghi forniscono anche in questo caso un ottimo contributo al riequilibrio metabolico.
Detossificazione
I funghi sono molto efficaci nella detossificazione di fegato e reni, ma sono in grado si sostenere anche le funzioni di stomaco, intestino, vie aeree e sistema linfatico. La tonificazione di questi tessuti e organi permette all’organismo di eliminare con maggiore efficacia le tossine accumulate, e di eliminare stanchezza e astenia spesso presenti in situazioni di carico tossinico elevato.
Fungo intero
Gli effetti benefici si ottengono soprattutto con l’utilizzo del fungo intero grazie alla sinergia di sostanze in esso presenti che lavorano insieme alle giuste concentrazioni e senza effetti collaterali.
Il nostro sistema immunitario è costituito da cellule di diverso tipo con funzioni diverse; il numero e l’attività di queste cellule sono importantissimi e devono essere in equilibrio per ottenere un buon funzionamento. Uno squilibrio o un indebolimento delle difese può portare all’evoluzione di malattie anche degenerative e per questo la modulazione del sistema immunitario diventa particolarmente importante.
Come funzionano i funghi
Un organismo sovraccarico di tossine ambientali e alimentari, stressato e affaticato avrà un sistema immunitario più lento e meno efficace. Studi scientifici su pazienti oncologici hanno dimostrato che l’utilizzo del fungo intero permette la riattivazione cellulare e il potenziamento del sistema immunitario e stimola la reazione dell’organismo nei confronti della malattia. La modulazione del sistema immunitario da parte dei funghi avviene quando c’è squilibrio, mentre un sistema immunitario perfettamente funzionante non viene stimolato. L’attività del fungo e dei suoi componenti è quindi un’attività adattogena e di regolazione e non uno stimolo aspecifico. Le proprietà chelanti dei funghi permettono di legare le sostanze tossiche presenti nei tessuti e di eliminarle potenziando ulteriormente l’organismo e conseguentemente anche il sistema immunitario.
Errori nei singoli approcci
I funghi contengono numerosissime molecole bioattive; la scienza ne conosce solo una minima parte e tende ad isolarle e a studiarle separatamente. Se anche dal punto di vista scientifico questo tipo di approccio serve a spiegarne i meccanismi d’azione, si perde la sinergia di tutte le sostanze in essi contenute che si completano e si potenziano osi modulano reciprocamente.
Se anche gli estratti oi singoli composti isolati dal fungo sono risultati efficaci nel trattamento di alcune patologie e sono utilizzati in numerosi studi scientifici, il loro utilizzo ha spesso portato alla comparsa di effetti collaterali, cosa che non succede con l’utilizzo del fungo intero. L’utilizzo del fungo intero è sicuro: dosi fino a I5g per somministrazione non hanno evidenziato effetti collaterali.
L’azione adattogena e detossificante è ottenuta solo con l’utilizzo del fungo intero
Gli estratti contengono solo una piccola parte delle molteplici sostanze contenute nel corpo fruttifero del fungo. Per questo motivo gli estratti non hanno un effetto adattogeno. Quando il nostro sistema immunitario è sbilanciato il fungo intero agisce riequilibrandolo. L’utilizzo degli estratti può in qualche caso aggravare lo squilibrio. Inoltre gli estratti, a differenza del fungo intero, non svolgono una vera e propria funzione detossificante e non provvedono. dunque, alla naturale eliminazione della tossicità.
Fungo intero e micelio contengono una diversa sinergia di sostanze bioattive
Nel micelio manca quella parte di sostanze nutritive che viene prodotta nelle lamelle del corpo fruttifero e che va a formare le spore, ossia tutta la parte rigenerativa del fungo. La parte rigenerativa in particolare del Reishi contiene la maggior parte delle sostanze antiinfiammatorie (triterpeni). Gli estratti e il micelio non contengono queste sostanze. D’altra parte il micelio contiene invece molti enzimi e sostanze antiossidanti e il suo utilizzo sarà diverso da quello del fungo intero. Inoltre la produzione del micelio viene effettuata su cereali per cui circa il 50% della polvere è costituita da cereali. Per questo motivo il dosaggio utilizzato per il micelio deve essere superiore a quello previsto per il fungo intero e la sua azione è relativamente più lenta.
Fungo intero e micelio sono in generale da preferire rispetto all’utilizzo degli estratti, ma la loro destinazione d’uso deve essere comunque diversa.
Come e su cosa agiscono i funghi medicinali
I funghi, per loro natura, hanno la capacità di “digerire” tramite complessi processi enzimatici quanto ricavano da sostanze in decomposizione assorbendo tali sostanze e rendendole nuovamente biodisponibili. Essi costituiscono una sorta di connessione tra il mondo minerale inanimato ed il mondo vivente.
Principali funghi medicinali e loro tropismo
Si propone di seguito un elenco dei funghi medicinali e, a titolo puramente indicativo, le patologie più comuni per le quali essi vengono utilizzati, rimandando ad ogni lettore, ovviamente, l’approfondimento dovuto. Inutile dire che quanto di seguito non vuol in alcun modo sostituire le terapie mediche o il medico stesso. A conclusione dell’elenco ampia bibliografia di riferimento. Le indicazioni sono tratte principalmente da: Ivo Bianchi, MICOTERAPIA, i funghi medicinali nella pratica clinica, Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008 e da Stefania Cazzavillan , FUNGHI MEDICINALI – DALLA TRADIZIONE ALLA SCIENZA, Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2011. Le immagini sono tratte dal sito del nostro fornitore: //hifasdaterra.it/ .
(L’immagine è tratta dal libro: Ivo Bianchi, MICOTERAPIA, i funghi medicinali nella pratica clinica, Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008)
Ogni tipo di fungo serve a funzioni specifiche, però possiamo affermare che generalmente tutti intervengono su:
1) Metabolismo glucidico e lipidico;
2) Chelazione di metalli pesanti;
3) Riequilibrio del Sistema Immunitario;
4) Antagonizzazione delle spinte anomale di crescita cellulare;
(tratto dal libro di VALENTINA BIANCHI , I funghi medicinali - per vivere a lungo in perfetta salute , Istituto Lanza, TORINO, 2009. Pag. 65-75)
I funghi hanno un altissimo potenziale di utilizzo biologico , basti pensare all'uso dei macrofunghi nella medicina tradizionale indigena e l'utilizzo farmacologico di microfunghi come il Penicillum notatum, da cui è stata isolata la penicillina.
Nell'ambito dei funghi superiori sono state identificate almeno 300 specie, con riconosciute proprietà medicinali, e 1800 sono quelle potenzialmente benefiche per la salute dell'uomo.
Nella Medicina Tradizionale Cinese molti funghi vengono assunti ancora oggi sotto forma di decotti, tisane o semplicemente tritati e aggiunti ai cibi, a scopi terapeutici.
Negli ultimi decenni la tecnologia ha permesso di studiare a livello molecolare gli effetti di questi funghi, mediante l'isolamento delle principali molecole bioattive e attraverso esperimenti in vivo e in vitro.
Le sostanze estratte da molti funghi hanno dimostrato in particolare attività immunomodulanti, quindi utili, sia nel trattamento di stati di immunodepressione, sia in patologie di origine autoimmune, e un'elettiva azione antitumorale.
I funghi sono impiegati anche come coadiuvanti di vaccini o in combinazione con antibiotici e antivirali.
L'altro importante campo d'azione dei funghi, conseguente al loro elevato contenuto in fibre e chitina, è quello della regolarizzazione del profilo lipidico e dei livelli di glucosio. Sono molto utili nel trattamento delle ipercolesterolemie (colesterolo alto) e quindi nella prevenzione dell'arteriosclerosi e delle malattie cardiovascolari. Sono indicati nel diabete senile e più in generale nella sindrome metabolica.
Il fungo produce dei metaboliti , cioè dei composti chimici vitali, che possono essere primari o secondari . Quelli cosiddetti "primari" sottendono alla sopravvivenza e crescita del fungo. Tali sostanze, enzimi, aminoacidi, polisaccaridi, grassi, minerali, si trovano in tutte le parti del fungo, ma maggiormente nel corpo fruttifero.
I metaboliti "secondari" invece sono sostanze organiche, non direttamente implicate nel normale sviluppo dell'organismo. Contrariamente ai metaboliti primari, la loro assenza non comporta necessariamente la morte del fungo, tuttavia a lungo andare ne mina la capacità di sopravvivenza e la fecondità.
I metaboliti secondari sono solitamente piccole molecole che il fungo sintetizza per difesa nei confronti di predatori, parassiti e malattie, per competizione interspecifica e per facilitare i processi riproduttivi. Questi composti, prodotti da gruppi molto limitati di specie di funghi, hanno, alcuni già, altri potenzialmente, un'importanza farmacologica.
Ad esempio sono stati recentemente estratti dal fungo Hericium ericianeus alcuni fattori di crescita nervina (NGF), che potranno probabilmente essere impiegati un domani anche nelle patologie neurologiche umane degenerative come il morbo di Alzheimer .
I metaboliti primari sono spesso comuni a tutti i funghi, mentre i metaboliti secondari sono specifici di ciascuna specie. Nella stessa famiglia di funghi, ad esempio, si possono trovare componenti bioattivi a effetto talora opposto.
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