Sei in: Articoli: Terapia Fotodinamica (PDT):

La Terapia Fotodinamica

LA TERAPIA FOTODINAMICA

La terapia di elezione dei carcinomi basocellulari, e spinocellulari è l’exeresi chirurgica. Spesso tuttavia si tratta di lesioni del volto o di grandi dimensioni per le quali la risoluzione chirurgica può comportare rilevanti disagi per il paziente e gravi esiti antiestetici.

Negli ultimi anni la ricerca medica ha individuato varie alternative terapeutiche che si sono dimostrate efficaci nelle forme iniziali di tali neoplasie (crioterapia, terapia topica con Imiquimod, ecc.).

L’acquisizione scientifica più recente è la TERAPIA FOTODINAMICA (o PDT), una procedura terapeutica con importanti caratteristiche di efficacia, assenza di invasività, sicurezza, rapidità di guarigione, buoni risultati estetici .

E’ caratterizzata dalla combinazione di una sorgente di luce con un agente fotosensibilizzante che causa la distruzione selettiva delle cellule tumorali.

La PDT può essere applicata indipendentemente dallo stato generale del paziente, dall’età o da malattie concomitanti, in pazienti allergici, su neoplasie cutanee epiteliali in fase iniziale .

In pratica la terapia consiste nell’applicazione del farmaco fotosensibilizzante (5-ALA al 20 %) sulle lesioni da trattare da 3 a 12 ore prima della seduta per consentirne una completa penetrazione. La seduta vera e propria dura da 10 a 15 minuti durante i quali viene posizionata una lampada a diodi a luce rossa alla distanza di circa 5-10 cm. Durante il periodo di accensione della lampada, soprattutto nei primi minuti del trattamento, il paziente può percepire calore o bruciore; nei giorni successivi può comparire una reazione infiammatoria che si risolve in qualche settimana.

Uno dei vantaggi della PDT, rispetto agli altri trattamenti, è la possibilità di ripetere l’applicazione senza un limite preciso, infatti la PDT non provoca un danno nei tessuti sani circostanti la lesione. Per i tumori epiteliali di maggior spessore si ricorre a sedute ripetute una volta alla settimana fino alla scomparsa della lesione.

La terapia fotodinamica rappresenta inoltre un approccio innovativo per il trattamento delle lesioni cutanee pretumorali superficiali, le Cheratosi attiniche singole o disseminate , per le quali, nella maggior parte delle volte, il primo trattamento è anche quello definitivo.

Le altre indicazioni della terapia fotodinamica

Recentemente l’utilizzo delle PDT si è esteso anche a patologie di tipo infiammatorio come l’acne e la psoriasi , a patologie di natura virale come i condilomi e le verruche piane , nel trattamento delle ulcere cutanee.

Nel campo della dermatologia estetica la PDT si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento del fotoinvecchiamento cutaneo del volto, dello scollato, delle mani.

Il trattamento prende il nome di fotoringiovanimento in quanto migliora la compattezza cutanea, appiana le rughe, schiarisce le macchie.

Dott. Matteo Gnone

Specialista in Dermatologia