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La luce una nuova arma contro i tumori della pelle

LA LUCE


UNA NUOVA ARMA CONTRO I TUMORI DELLA PELLE



Dott. Matteo Gnone


Specialista in Dermatologia




I tumori della pelle sono i tumori più frequenti, rappresentano l’11 % di tutti i tumori maligni e sono in costante aumento. La causa di questo allarmante fenomeno risiede in una serie di fattori



· Fattori genetici


· Esposizione solare


· Immunosoppressione


· Abitudini di vita


· Durata della vita



Fortunatamente la maggior parte dei tumori cutanei sono facilmente visibili ed individuabili da un paziente attento; ciò permette quasi sempre una diagnosi precoce e quindi un adeguato trattamento che porta quasi sempre ad una sicura guarigione.



I tumori cutanei più importanti sono:



· CARCINOMA BASOCELLULARE


· CARCINOMA SPINOCELLULARE


· MELANOMA



Il carcinoma basocellulare ed il carcinoma spinocellulare ( TUMORI EPITELIALI ) originano spesso da lesioni precancerose benigne: le CHERATOSI SOLARI O ATTINICHE


CARCINOMA BASOCELLULARE E' il più comune tumore cutaneo. E' caratterizzato inizialmente da una chiazza o da un piccolo nodulo del colore della pelle circostante delimitato da piccoli noduletti, come capocchie di spillo traslucide, chiamati perle basaliomatose; nell'80 per cento dei casi colpisce il volto. Questo tumore, se non trattato, può essere molto aggressivo invadendo i tessuti circostanti con un accrescimento sia superficiale che profondo, fortunatamente però le metastasi sono un'eccezione.


CARCINOMA SPINOCELLUALRE

Il carcinoma spinocellulare si manifesta come un nodulo del colore della pelle ricoperto da squame e croste. Si manifesta prevalentemente su zone cutanee esposte al sole come il volto, il cuoio capelluto, il dorso delle mani ecc. Nella sua forma iniziale, localizzata prende il nome di MORBO di BOWEN . Pur avendo una evoluzione lenta, se non trattato, può dare metastasi in altre parti del corpo e mettere quindi a rischio la vita.



CHERATOSI SOLARI O ATTINICHE

Sono lesioni precancerose e anch’esse insorgono solitamente su zone di pelle esposte alla luce. Si presentano come piccole placchette color pelle o brune ricoperte da squame biancastre. Vista l'evoluzione, queste lesioni devono essere trattate precocemente



MELANOMA

Il melanoma è un tumore maligno della pelle che può insorgere su un neo presente da tempo (anche dalla nascita) o su una zona di pelle normale.


Il potenziale aggressivo del melanoma e le possibilità di guarigione sono correlate alla profondità dell'invasione del tumore, alla presenza di ulcerazioni e al coinvolgimento dei linfonodi regionali. La diagnosi ed il trattamento precoce costituiscono la chiave per la sopravvivenza. Se diagnosticato quando le cellule maligne sono localizzate soltanto all'epidermide, il melanoma cutaneo può essere asportato e definitivamente guarito in quasi il 100% dei casi.




LA LUCE CONTRO IL MELANOMA


MAPPATURA DEI NEI e DERMATOSCOPIA



Un grande passo in avanti per l’individuazione di lesioni a rischio è stato compiuto con l’avvento di una nuova metodica diagnostica chiamata Dermatoscopia che, se usata correttamente, aumenta del 30% la capacità di diagnosi precoce del melanoma rispetto alla sola visita clinica.


L’avvento dell’informatizzazione e dei software di gestione dati in campo sanitario, ha poi consentito lo sviluppo del Dermatoscopio Digitale Computerizzato che consente di effettuare accurate mappature dei nei .


Il Dermatoscopio Digitale utilizza una fotocamera digitale ad altissima risoluzione ottica collegata al computer, con cui è possibile riportare sullo schermo l’immagine dermatoscopica dei nei. L’esame è simile ad una ecografia, è semplice, rapido e indolore. Si esegue appoggiando il dermatoscopio digitale sulla pelle del paziente e visualizzando sullo schermo del computer la lesione sospetta. Il computer, dotato di un particolare software di gestione dati, permette di creare una cartella clinica personalizzata ed una mappa dei nevi . Le immagini potranno essere confrontate con altre immagini della stessa lesione raccolte in controlli successivi, così da poter apprezzare ogni minimo cambiamento e quindi poter intervenire, se necessario, con tempestività.





LA LUCE CONTRO I TUMORI CUTANEI EPITELIALI


LA TERAPIA FOTODINAMICA



La terapia di elezione dei carcinomi basocellulari, e spinocellulari è l’exeresi chirurgica. Spesso tuttavia si tratta di lesioni del volto o di grandi dimensioni per le quali la risoluzione chirurgica può comportare rilevanti disagi per il paziente e gravi esiti antiestetici.


Negli ultimi anni la ricerca medica ha individuato varie alternative terapeutiche che si sono dimostrate efficaci nelle forme iniziali di tali neoplasie (crioterapia, terapia topica con Imiquimod, ecc.).


L’acquisizione scientifica più recente è la TERAPIA FOTODINAMICA (o PDT), una procedura terapeutica con importanti caratteristiche di efficacia, assenza di invasività, sicurezza, rapidità di guarigione, buoni risultati estetici .


E’ caratterizzata dalla combinazione di una sorgente di luce con un agente fotosensibilizzante che causa la distruzione selettiva delle cellule tumorali.


La PDT può essere applicata indipendentemente dallo stato generale del paziente, dall’età o da malattie concomitanti, in pazienti allergici, su neoplasie cutanee epiteliali in fase iniziale .


In pratica la terapia consiste nell’applicazione del farmaco fotosensibilizzante (5-ALA al 20 %) sulle lesioni da trattare da 3 a 12 ore prima della seduta per consentirne una completa penetrazione. La seduta vera e propria dura da 10 a 15 minuti durante i quali viene posizionata una lampada a diodi a luce rossa alla distanza di circa 5-10 cm. Durante il periodo di accensione della lampada, soprattutto nei primi minuti del trattamento, il paziente può percepire calore o bruciore; nei giorni successivi può comparire una reazione infiammatoria che si risolve in qualche settimana.


Uno dei vantaggi della PDT, rispetto agli altri trattamenti, è la possibilità di ripetere l’applicazione senza un limite preciso, infatti la PDT non provoca un danno nei tessuti sani circostanti la lesione. Per i tumori epiteliali di maggior spessore si ricorre a sedute ripetute una volta alla settimana fino alla scomparsa della lesione.


La terapia fotodinamica rappresenta inoltre un approccio innovativo per il trattamento delle lesioni cutanee pretumorali superficiali, le Cheratosi attiniche singole o disseminate , per le quali, nella maggior parte delle volte, il primo trattamento è anche quello definitivo.



Le altre indicazioni della terapia fotodinamica

Recentemente l’utilizzo delle PDT si è esteso anche a patologie di tipo infiammatorio come l’acne e la psoriasi , a patologie di natura virale come i condilomi e le verruche piane , nel trattamento delle ulcere cutanee.


Nel campo della dermatologia estetica la PDT si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento del fotoinvecchiamento cutaneo del volto, dello scollato, delle mani.


Il trattamento prende il nome di fotoringiovanimento in quanto migliora la compattezza cutanea, appiana le rughe, schiarisce le macchie.




Dott. Matteo Gnone


Specialista in Dermatologia