Impianti di filtrazione metalli pesanti
Per zone a rischio come autostrade, tunnel, porti, aeroporti, aree di parcheggio e transito. L'impianto trova la sua applicazione anche laddove vi sono spazi ristretti. L' impianto consiste fondamentalmente da una sezione di sfangazione che funge simultaneamente anche da vasca di accumulo in caso di incidenti d’olio, di una zona filtrante nella quale le sostanze inquinati vengono filtrate dall’acqua in due fasi: filtrazione meccanica (particelle) e filtrazione assorbente (sostanze disciolte). Inoltre è predisposto un’uscita con una chiusura di emergenza.
È stata dimostrata l’eliminazione del PAH all’89%, degli oli minerali al 96% (totale-KW), dei metalli pesanti come il rame (al 77%) e lo zinco (al 76%), nonché l’ eliminazione del contenuto totale dei metalli pesanti non disciolti. Dalla maggior parte degli esperimenti i valori del cadmio sono risultati al di sotto dei limiti di quantificazione (< BG). Le sostanze filtrabili sono state rimosse al 92%. I parametri rilevati durante l’analisi (ad esempio benzo(a)pirene, cadmio Cd e rame Cu), che sono limitati anche nella chimica QZV GW (2010 rispettivamente nel TWVO (2001 idgF), erano inferiori rispetto alle concentrazioni indicate nella chimica QZV GW, rispettivamente nei parametri indicati nel TWVO.