Leggiamo le etichette
Leggere le etichette dei prodotti che compriamo è l’unico modo per difenderci e scegliere con consapevolezza cio’di cui nutrirci. A volte però sono complicate e non sappiamo neanche cosa vogliano dire certi nomi. Impariamo a conoscerle. Innanzitutto più semplice è un etichetta più genuino sarà l’alimento. La prima cosa da sapere è che nella lista gli ingredienti sono elencati in maniera decrescente: per cui il primo sarà quello più abbondante. Stati attenti alle diciture ‘’al gusto di’’ o ‘’fatto con’’: in un alimento al gusto di fragola questa non comparirà nella lista ma ci sarà solo il suo aroma sintetico, così come la pasta di farina integrale avrà quest’ultima come primo ingrediente a differenza di quella fatta con . Accanto ai nomi più semplici che tutti conosciamo come farina, olio, zucchero, sale ci sono alcuni meno noti: tutti gli ingredienti che contengono la parola sodio indicano sale aggiunto; grassi vegetali idrogenati andrebbero evitati (non è solo la parola vegetale che ci deve assicurare la qualità del prodotto) ed infine tutti gli additivi. Questi ultimi possono essere di vario genere e avere varie funzioni: conservanti per impedire il deperimento del prodotto, emulsionanti che legano grassi ed acqua, antiossidanti per evitare che il prodotto si scurisca, addensanti e gelificanti per rendere il prodotto spalmabile, stabilizzanti contro l’umidità, antiagglomeranti per impedire la formazione di grumi, acidificanti per dare un gusto acidulo, esaltatori di sapidità per dare più sapore, edulcoranti per addolcire, coloranti. N ei prodotti più scadenti gli additivi sono aggiunti per mascherare ai nostri sensi la scarsa qualità del cibo. Spesso al posto del nome si può trovare la sigla rappresentata dalla E seguita da un numero: da E100 a E199 sono coloranti, da E200 a E299 conservanti, seguono gli altri. Non trascurate le etichette nutrizionali che indicano invece la quantità dei singoli nutrienti (proteine, grassi e carboidrati) e le scadenze…buona spesa!