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La crescita della Coppia parte 2°

Come anticipato nel precedente articolo (vedi “La crescita psicologica della coppia: parte 1°) vi vengo a illustrare le fasi evolutive ricorrenti nel ciclo vitale famigliare, e con il termine ricorrenti intendo dire frequenti ma non universali (cioè uguali per tutti) poiché sottoposte ad influenza di fattori socio-culturali, economici, politici e individuali. Ogni fase prevede l’assunzione di compiti nuovi da svolgere i quali rappresentano un’occasione di crescita ma anche di maggiore vulnerabilità psicologica (stress).


Fase 1: La formazione della coppia


E’ il momento in cui si costruisce l’identità di coppia. I due partner si definiscono come coppia, si separano dalle rispettive famiglie d’origine, e creano un nucleo indipendente che guarda verso il futuro, nella direzione di un progetto comune. In base a tutto questo, modificano e riadattano le relazioni con il mondo esterno (amici, parenti, colleghi, etc.). L’esito di questa fase può essere il matrimonio o la convivenza.


Fase 2: La famiglia con bambini


Con la nascita di un bambino, la coppia, diventa un sistema permanente per cui neanche la separazione dei coniugi può eliminare completamente la relazione genitoriale (McGoldrick et al. 1995). Il compito più importante per i partner è di assumersi la responsabilità di diventare genitori e quindi di modificare la relazione di coppia e i rapporti con le persone esterne (famigliari, amici, etc.) in merito a questo evento. Anche se può sembrare un processo naturale e quindi semplice, in realtà non è esente da difficoltà, soprattutto se i partner non si sono separati a sufficienza dalle rispettive famiglie d’origine e non hanno costruito in precedenza una solida identità di coppia.


Fase 3: La famiglia con adolescenti


E’ il periodo in cui si costruiscono le basi per il passaggio all’età adulta dei figli adolescenti. La relazione, genitore/figlio, è caratterizzata dall’instabilità tra il desiderio di autonomia e il bisogno di dipendenza. I figli adolescenti desiderano divenire adulti, spinti dal bisogno di evolvere, ma allo stesso tempo non sono ancora abbastanza maturi per farlo da soli e quindi necessitano dell’appoggio genitoriale. I genitori allo stesso tempo si trovano divisi tra il desiderio di lasciare spazio al figlio per consentirgli di crescere e il bisogno di proteggerlo trattenendolo a sé. Ne conseguono stati di conflitto interiori e relazionali. I conflitti si appianano gradualmente quando, da entrambe le parti, si giunge ad una accettazione reciproca costruita sulla fiducia e il rispetto, nonostante le differenze generazionali.


Fase 4: La famiglia “trampolino di lancio”


E’ la fase in cui i figli lasciano la casa della famiglia d’origine per costruirsi una vita indipendente. Il compito famigliare è quello di creare nuovi rapporti tra i genitori e i figli usciti di casa in modo tale da mantenere un legame affettivo significativo all’interno di uno spazio di autonomia personale.


I coniugi, dopo l’uscita dei figli, si trovano nella condizione definita metaforicamente del “nido vuoto”. Tristi per essere rimasti soli hanno il compito di trovare nuovi modi per investire il loro tempo e le loro energie (a maggior ragione quando questa fase coincide anche con l’età del pensionamento e quindi con un’ulteriore perdita). Anche l’equilibrio di coppia diventa instabile e richiede di trovare un nuovo progetto di vita comune (es. organizzare un viaggio rimandato da sempre).


Fase 5: La famiglia nell’età anziana


Questo passaggio è caratterizzato da alcuni eventi critici come il pensionamento (se non avvenuto nella fase precedente), eventuali malattie e la morte. Il compito evolutivo è quello di trovare un nuovo ruolo significativo, di mantenersi attivi coltivando i propri interessi e le relazioni con gli altri, in particolare con i figli ed eventuali nipoti. I figli adulti hanno il compito di prendersi cura dei propri genitori come per restituire, in parte, l’affetto e le attenzioni ricevute a loro volta nell’infanzia.


Riferimento bibliografico: C.Loriedo,A.Picardi “Dalla teoria generale dei sistemi alla teoria dell’attaccamento” Ed. Francoangeli 2000