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Tecnologia OLED: cosa ci riserva il futuro

Immagina di percorrere un corridoio con pareti curve, che riflettono le immagini di te e la tua famiglia d’estate al mare… potresti perderti nell’immensità dell’ultimo tramonto che hai visto con lo Stromboli all’orizzonte che fuma, dei volti dei tuoi cari che incontri in vicinanza e che ti ricordano la bellezza dello stare insieme…

Non è fantascienza, è la tecnologia OLED!


OLED è l’acronimo di Organic Light Emitting Diodes e stiamo parlando della tecnologia ad emissione di luce piana.


I display OLED non richiedono retroilluminazione perché sono realizzati con materiali organici (carbonio e idrogeno) che emettono luce quando ricevono l’impulso elettrico, garantendo così una qualità d’immagine senza paragoni.


Adatti a molteplici impieghi, i display OLED sono fatti di tanti strati, che li rendono flessibili, pieghevoli e arrotolabili. Li puoi trovare nei telefoni cellulari, nelle fotocamere digitali, nelle cuffie VR, nei Tablet, nei Notebook, nei televisori oppure puoi impiegarli come sistema di illuminazione.


Potresti allestire casa con i pannelli OLED… Immagina di rientrare da lavoro e sentirti avvolto dalle immagini (mandate in Loop) di te in compagnia delle persone a te care… potrebbe essere un modo per non perdere il ricordo delle persone che non ci sono più… vederle sorriderti e parlarti.


Quando è apparsa per la prima volta la tecnologia OLED


La tecnologia OLED nel corso degli anni ha fatto passi da gigante. I primi display a due strati organici sono stati presentati nel 1987, ma solo più tardi sono stati messi in produzione i primi modelli professionali.


Il primo produttore di display AMOLED, per lo più destinati agli Smartphone, è Samsung. LG Display produce pannelli OLED TV. Nel campo dell’illuminazione anche Philips e Konica Minolta hanno avviato la produzione, ma i prezzi sono ancora alti perché a fronte dei numerosi vantaggi, ci sono alcuni elementi su cui lavorare ancora e migliorare le prestazioni in termini di durata e di esposizione alla luce diretta del sole.


Se fai ricerche in rete ti capiterà di trovare altre due sigle: AMOLED e PMOLED, rispettivamente impiegati in smartphone, tablet e TV e gli altri in piccoli dispositivi, si differenziano tra loro per il metodo di guida del dispaly.


AMOLED impiega la matrice attiva ed è più complicato da realizzare. PMOLED impiega la matrice passiva ed è più economico e semplice da produrre.


Cosa ci riserva per il futuro la tecnologia OLED


Sono ormai tante le aziende che mettono in produzione display con pannelli OLED e nonostante i prezzi si tengano ancora alti si prevede un impiego sempre più diffuso della tecnologia OLED in dispositivi indossabili, in pannelli pieghevoli e rollabili, nei finestrini delle auto e perché no, proprio a casa tua.


A gennaio 2019 LG Dispaly ha presentato il primo OLED R TV arrotolabile. Altre aziende offrono televisori che sfruttano pannelli LG e per il futuro ci si aspetta un notevole incremento dell’impiego della tecnologia OLED nell’illuminazione e in dispositivi indossabili, per fruire della flessibilità, dell’efficienza, della leggerezza e della qualità della luce prodotta dagli OLED.