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Gli effluvi di una professionalità saccheggiata…

La conditio sine qua non dovrebbe essere possibile svolgere la professione di insegnante , personal trainer , chinesiologo , istruttore è, secondo il punto di vista del sottoscritto e dell'università in genere, un titolo di studio accademico . Attualmente, purtroppo, non è così. Il rimpianto dovrebbe essere in primis dell'utente, del paziente, del consumatore finale, del cittadino che si accinge ad affidare la propria salute e il proprio benessere psicofisico ad un professionista competente; ad una competenza costituita da conoscenze, esperienza e tanta passione per il proprio mestiere. La denuncia che scaturisce da questo articolo è figlia del fitness moderno, di quel modo di approcciare e fare attività fisica in palestra o nei luoghi chiusi, dove regna, in fatto di servizi al consumatore, anarchia e mancanza di professionalità e il movimento, inteso come benessere e induzione al miglioramento della propria salute e condizione psicofisica , appare sempre di più come mero svago o gioco fine a se stesso.


Penso, con un po' di orgoglio e amore per il proprio lavoro, che l'attività fisica insegnata da un professionista vero sia una cosa molto più grande, molto più seria, capace di migliorare e risolvere anche problematiche di salute croniche. Il movimento studiato, mirato, progettato, programmato, fatto, eseguito, esperenziale, non casuale, volto al rispetto del corpo e della mente, paziente, ma efficace nel raggiungere gli obiettivi prefissati, è il fine che l'uomo, in quanto essere vivente, deve porsi oggigiorno; anche perchè lo stile di vita è sempre più sedentario e disordinato dal punto di vista alimentare e la salute sempre più labile..." inaspettatamente" fragile se non si oppongono delle giuste "contromisure" .


Vedo sempre più spesso donne di 50 anni che credono che l' osteoporosi ormai sia inevitabile e lentamente "rosicchierà" le loro ossa; ragazze di 20 anni ormai bloccate nel metabolismo basale da anni di diete "ipocaloriche" o "iperproteiche" e dall'assunzione di pastiglie a base di anfetamine o efedrine ; donne di 30 anni con una " pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica " (al secolo: cellulite) di IV grado ormai irrimediabile che sperano nel miracolo del ciarlatano di turno dispensatore di utopie difficilmente realizzabili; ragazzi di 20 anni, maschi, con la cellulite e con un vissuto fatto di sedentarietà e con una sindrome ipocinetica preoccupante; signori di 50 anni con un inizio di diabete o un’ ipertensione cronica che fanno finta di niente continuando imperterriti nelle loro cattive abitudini, ma che quando, assai raramente, si iscrivono in palestra perdono la razionalità e si affidano all’istrione di turno, apprendista stregone, magari molto simpatico, che promette risultati eclatanti in poco tempo senza progressione didattica, programmazione , buon senso e protocollo di lavoro serio .


Certamente è anche un fatto di cultura, l’aspetto sociale riveste un’importanza enorme nel contesto, tuttavia è dovere di tutta la categoria professionale rimarcare, evidenziare e comunicare l’importanza del buon movimento, della sana e ben strutturata attività fisica. E’ vero che oggigiorno la gente vuole tutto e subito, molte volte dimenticandosi dei consigli dei propri avi, dei propri genitori…. è come quando il paziente “impaziente” va dal dottore, dal medico di base, e pretende la “pastiglia” a tutti costi e se, il medico di turno, non gliela prescrive, ne incomincia a parlare male, non è soddisfatto e va alla ricerca di colui che lo accontenti, finalmente dandogli la pastiglia. Casi del genere sono sempre più comuni e frequenti, ma anche la gente, che, magari forse vive più a lungo, ha una bassa qualità di vita, una pessima salute, è in crescita.


In questo periodo storico vi sono un sacco di opportunità di fare attività fisica e le palestre non sono altro che una parte di queste possibilità. Ma anche una super palestra di una multinazionale del fitness che vende il proprio abbonamento annuale a 800/900 €, offre dei prezzi veramente a basso costo, considerando il fatto che praticare attività fisica vuol dire migliorare la propria salute, la propria estetica, il proprio umore, le proprie prestazioni psicofisiche. Basti fare due calcoli per scoprire quanto poco basti al giorno o a settimana per stare bene, invece di ricorrere ai farmaci, agli interventi chirurgici estetici e non solo, alle visite specialistiche quasi milionarie.


Sostanzialmente chi percepisce la qualità del movimento insegnato da un professionista formato accademicamente, probabilmente svolgerà l’attività fisica per tutta la vita come una sana abitudine; mentre chi non ne percepisce la qualità, bensì solamente l’approccio ricreativo, apprezzerà il movimento solo in tal senso senza valutarne il reale valore.


In Italia “ Sono almeno 155.000 i sedicenti maghi, astrologi e cartomanti (cifra ben superiore rispetto a quella dei censiti), con un fatturato annuale calcolato attorno ai sei miliardi di euro e un'evasione fiscale pari al 99 per cento. I dati del 'Telefono Antiplagio' compaiono nella fotografia dell'Italia scattata dall'Eurispes nel rapporto 2010. Contrariamente alle aspettative, si legge nel capitolo dedicato a 'Occhio, malocchio...maghi, astrologi e cartomanti d'Italia', la maggior parte dei fattucchieri si concentra nell'Italia settentrionale (41%), mentre le province con il piu' alto numero sono Milano, Roma, Napoli, Palermo, Torino, Bari, Bologna, Firenze, Reggio Calabria e Venezia. Numerosi sono anche gli illeciti risultati dalle denunce: esercizio del mestiere di ciarlatano, evasione fiscale, circonvenzione di incapace, truffa e truffa aggravata, estorsione, esercizio abusivo della professione medica e psicologica, abuso della credulita' popolare, violazione della privacy e pubblicita' ingannevole.” Quando si analizzano dati di questo tipo, forse è possibile veramente capire come ragiona tanta tanta gente, ma non si riesce a darne una spiegazione esaustiva, se non quella solita della speranza che è ultima a morire….


E’ facilmente capibile e analizzabile quindi il perché tante persone per dimagrire o per migliorare la propria lieve ipertensione non spendono poco da un professionista dell’attività fisica , ma preferiscono arricchire in modo considerevole gli “ apprendisti stregoni ” del nuovo millennio.


Infine, sperando di non avere annoiato il lettore attento a queste problematiche, il consiglio è quello, anche per una banale “ remise en forme ” o per un più ambizioso programma estetico , di affidarsi ad un serio professionista del benessere, del movimento di formazione assolutamente universitaria e di esperienza comprovata. Ciò però non è sufficiente, perché molto probabilmente chi non ha uno stato di coscienza sensibile e attento a le presenti argomentazioni non legge questo “lanciato allarme”, chi invece, come il lettore possiede tale percezione, oserei sostenere, ha quasi il dovere morale, civile e sociale di divulgare il presente messaggio.



Dott. Lorenzo Girodo