Gazzetta dello Sport - Ecco il giubbotto con l'airbag

L' Ospedale Niguarda di Milano con l' associazione Neurothon Onlus promuove un prodotto importantissimo Sono stati 93.320 gli incidenti stradali che nel 2005 hanno coinvolto le moto: 1.852 le persone decedute, 107.670 hanno invece subito lesioni di grave entitàEMANUELE BASILE L e cifre dell' Istat sono sconcertanti. Nel 2005 gli incidenti stradali che hanno visto coinvolte le moto sono stati 93.320: 1.852 persone sono decedute e ben 107.670 hanno riportato lesioni di grave entità soprattutto alla spina dorsale, con tanti casi di paralisi. Un problema grave, alla cui soluzione collabora ora l' Ospedale Niguarda di Milano, che affiancando l' associazione Neurothon Onlus si è fatto portavoce di un prodotto innovativo, destinato alla protezione dei motociclisti. Si tratta di un giubbotto-airbag capace di assorbire in modo efficace traumi pericolosi a parti vitali del corpo, come torace e fianchi, ma soprattutto cervicale e colonna vertebrale. LE COMPONENTI Brevettato dall' azienda giapponese Hit-Air e distribuito in Italia dall' Helite, azienda francese che ne ha ottenuto l' omologazione CE nel 2005, sembra un giubbotto identico a qualsiasi altro in circolazione, impermeabile e resistente alle abrasioni e alle alte temperature, con le consuete protezioni a gomiti e spalle. Ma questo giubbotto, a differenza dei modelli tradizionali, nasconde all' interno i cuscinetti dell' airbag in pellicola di uretano, capaci di esercitare una pressione massima di 0,35kg/cm², ammortizzando così le cadute. La bomboletta, con il gas per l' airbag, piccola, infilata in un taschino sul petto, pesa circa 120 grammi e contiene CO2 ad espansione fredda, un gas né infiammabile né tossico. Il cavo che innesca il sistema è elastico, per evitare spiacevoli inconvenienti come un' apertura accidentale mentre si scende dalla moto, tenendo comunque conto del fatto che per azionare il meccanismo è necessario uno strappo dalla forza di 25-30 kg. COME FUNZIONA L' attivazione è completamente meccanica. Il sistema è collegato al cavo, che da una parte si allaccia al giubbotto come una normale cintura di sicurezza e dall' altra è fissato alla moto con un gancio che è possibile stringere al telaio sotto la sella, oppure al manubrio. In caso d' incidente il cavo si stacca, la molla spinge la sfera collegata al punzone, il quale buca la bomboletta liberando il gas in modo simultaneo nei vari cuscinetti intorno al corpo, grazie a una distribuzione omogenea garantita da una serie di tubicini. Il tutto avviene in circa 20 centesimi di secondo e solo dopo una decina di secondi il gas fuoriesce da una valvola di scarico. Una volta utilizzata, la bomboletta può essere tranquillamente sostituita da soli, oppure rivolgendosi al proprio rivenditore o direttamente all' Helite (www.helite.it). Per quanto riguarda invece i cuscinetti, non si deve far altro che ripiegarli nei vari scomparti, in modo da ricomporre l' airbag della giacca. «La prima sensazione - spiega Heros Biasini, coordinatore della Stuntman School di Roma - è quella di una forte pressione intorno al corpo, capace di proteggere dall' urto, ma l' aspetto migliore è l' airbag intorno al collo, che impedisce alcasco di muoversi, andando così a proteggere il collo». PREZZO Il prezzo varia dai 380 euro del gilet base fino ai 590 del più tecnico tra i giacconi, mentre le bombolette nuove costano 20 euro. Info: www.helite.it. BENEFICENZA Il progetto di educazione e prevenzione alle lesioni midollari promosso da Neurothon (www.neurothon.it) si chiama «Neuroproteggersi». Per aderirvi basta accedere al sito e a fronte di una donazione di 60 euro si può acquistare un casco, aiutando così la ricerca del prof. Vescovi sulle cellule staminali cerebrali, finalizzata alla cura delle malattie neurodegenerative e sostenuta anche dall' Helite con una parte del ricavato dalla vendita dei giacconi. Si gonfia in 20 centesimi di secondo e si ricarica con una bomboletta di CO2. Costa da 380 a 590 euro.