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La crioterapia

La crioterapia con azoto liquido si presta al trattamento di verruche virali, verruche seborroiche e cheratosi attiniche. La metodica sfrutta le capacità criogene dell'azoto, che si generano nel rapido passaggio di stato di questo elemento da liquido a gas. A temperatura ambiente l'azoto è presente allo stato gassoso; è allo stato liquido solo ad una temperatura di molto inferiore a zero gradi e, per mantenerlo liquido, è necessario conservarlo in appositi contenitori, che riducono al minimo lo scambio termico con l'ambiente circostante. Sulla base di queste conoscenze, si utilizza in medicina l'azoto liquido, che viene spruzzato sulle lesioni cutanee da distruggere: nel momento in cui esso raggiunge la pelle, arrivando sulla stessa allo stato liquido, trovandosi improvvisamente a temperatura ambiente ( 5 - 30° C da -196 ), evapora in maniera così rapida che congela l'area cutanea sulla quale è pervenuto. Il congelamento provoca la formazione di cristalli di ghiaccio all'interno delle cellule, con conseguente rottura e necrosi delle stesse. L'effetto clinico è assimilabile ad una scottatura: si forma una bolla, più o meno grande in relazione al tempo di congelamento ed alla sede anatomica. La lesione trattata, che si voleva distruggere, sarà compresa, del tutto o parzialmente, nel tetto della bolla. Bisognerà aspettare dai 15 ai 20 giorni per valutare se ritoccare le lesioni. La crioterapia può sembrare una metodica molto semplice; in effetti lo è, ma è necessaria una grande esperienza per dosare il giusto tempo di erogazione dell'azoto, affinchè si raggiunga un concreto risultato terapeutico e, nel contempo, non si procuri un danno al/la paziente. Se si spruzza l'azoto per un tempo superiore a quello necessario, si produce, sulla zona trattata, una grossa bolla dolorosa ed, inevitabilmente, si viene raggiunti, sul cellulare, dal/la paziente, il/la quale chiederà spiegazioni ed un conforto. Io ricorro alla crioterapia (metodica valida ma, per sua natura, imprecisa) solo nei casi in cui tutte le altre metodiche a mia disposizione non mi possono dare un buon risultato terapeutico e, soprattutto, non uso mai la crioterapia per il trattamento delle neoplasie cutanee.