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LA DITTATURA DELLE FRASI A EFFETTO

Il linguaggio su internet tende a esprimersi con frasi trancianti, spesso puntualizzate da elenchi numerati, scorrendo le quali dovremmo scoprire, ad esempio, quali siano le doti del vero leader, se le possediamo in noi, oppure se sia il caso di procurarcele, ovviamente attraverso costosi corsi a pagamento. Potremmo anche fare finta di prendere tutto questo per buono, ma quella beffarda risata interiore ci avverte che, in fondo, non ce la stiamo bevendo del tutto. Oppure sì? In ogni caso, prima si crea il disagio e poi si offre la cura, è una legge di mercato. A tal proposito, il filosofo Slavoj Zizek parlava di cioccolata lassativa, un modo pittoresco per dipingere questa contraddizione.


Ad ogni buon conto, la questione è molto più sottile: il lettore di internet, che poi è anche il potenziale acquirente dei nostri prodotti o servizi, o semplicemente un interlocutore, si stanca presto di leggere un testo abbastanza lungo, sia perché si è persa l’abitudine di farlo, sia perché, oggettivamente, leggere sulla rete stanca presto. Gli studiosi di marketing lo sanno molto bene e ci insegnano ad essere corti e didascalici. Ma può soddisfarci tutto questo? O meglio, lo scambio delle idee non rischia di risultarne impoverito? E’ vero, quando un testo è lungo e difficile mi mette in crisi, magari non lo capisco ad una prima lettura, ma la riflessione, lo studio approfondito, le difficoltà e, infine, la conquista delle nuove conoscenze, la possibilità di applicarle, non è forse la cosa più esaltante, forse l’unica che abbia senso? Il dibattito è aperto, gli esiti per niente scontati.


Questo articolo si dilunga e l’indicizzazione sui motori di ricerca non sarà ottimale, ma questo non era il mio scopo. Lo giuro, davvero! Voglio fare un gioco: elencherò qui di seguito delle frasi a effetto, rigorosamente numerate, per poi produrmi in un’antipatica e saccente citazione tratta da “La caverna” di José Saramago . Questo mi servirà a riflettere insieme a voi sulla dittatura delle frasi ad effetto.


Ecco le briciole d’oro:


1. Conosci te stesso


2. Volere è potere


3. Comincia dal principio


Ed ecco la citazione:


Autoritarie, paralizzanti, circolari, a volte ellittiche, le frasi a effetto, dette anche scherzosamente briciole d’oro, sono una piaga maligna, tra le peggiori che hanno infestato il mondo. Diciamo ai confusi, Conosci te stesso, come se conoscere se stessi non fosse la quinta e più difficile operazione delle aritmetiche umane, diciamo agli abulici, Volere è potere, come se le realtà bestiali del mondo non si divertissero a invertire tutti i giorni la posizione relativa dei verbi, diciamo agli indecisi, Comincia dal principio, come se quel principio fosse il capo sempre visibile di un filo male arrotolato che bastasse tirare e continuare a tirare per giungere all’altro capo, quello della fine, e poi, fra il primo e il secondo, avessimo fra le mani una linea retta e continua dove non c’era stato bisogno di sciogliere nodi né districare strozzature, cosa impossibile che accada nella vita dei gomitoli e, se ci è consentita un’altra frase a effetto, nei gomitoli della vita.