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I COMMERCIALISTI CHIEDONO RISPETTO DEL PROPRIO LAVORO
Buongiorno,
rendo pubblica la risposta ai colleghi dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, affinché ciò contribuisca, seppure in minima parte, alla conoscenza del ruolo strategico dei commercialisti per il tessuto produttivo di questo Paese e di come questo fatto non venga adeguatamente riconosciuto e valorizzato, soprattutto nell’interesse stesso del sistema produttivo italiano.
Cari Colleghi,
Condivido pienamente il vostro disappunto riguardo al trattamento riservato, da qualche tempo a questa parte, alla nostra Professione.
Cerco di comprenderne le cause, ma in realtà non riesco a giustificare questa diffidenza, ai limiti dell’ostilità, nei confronti del nostro Ordine professionale, composto in larghissima misura da persone che svolgono il loro lavoro con passione, entusiamo, responsabilità e competenza. Non siamo neanche la classica categoria arroccata a difendere ingiusti privilegi, visto che siamo abituati a confrontarci duramente col mercato, accettandone i verdetti. Quindi, se la nostra vita professionale non è adeguatamente valorizzata dalle Istituzioni ed anzi esposta ad ogni concorrenza sleale ed incertezza normativa, a chi attribuire la responsabilità?
Avrete compreso che la mia critica tende a spostarsi anche verso la nostra organizzazione ordinistica, verso chi rappresenta le nostre istanze e i nostri suggerimenti alle Istituzioni: usando un termine inelegante si direbbe che “non ci sappiamo vendere”, ma realmente non ne avremmo bisogno, considerato il valore inestimabile del nostro operato professionale per l’Economia di questo Paese.
In conclusione, sono incline a pensare che sarebbe sufficiente sensibilizzare gli uomini e le donne che lavorano nelle Istituzioni, semplicemente raccontando loro quale incredibile opera professionale svolgiamo ogni giorno, e con quale livello qualitativo (oltre che con quali rischi). Un Cordiale Saluto.
Dr. Marco Gabbianelli
Sent: Wednesday, April 01, 2015 11:45 AM
Subject: I COMMERCIALISTI CHIEDONO RISPETTO DEL PROPRIO LAVORO
Caro Collega, ogni giorno tutti noi svolgiamo con passione una professione che ha tutti i requisiti per potersi esprimere ad alti livelli fornendo servizi e consulenze a grande valore aggiunto, ma che si trova quotidianamente impastoiata nello svolgere inutili adempimenti e con scadenze fuori controllo, costretta a sperare in proroghe dellultimo momento e in comunicati stampa che oramai hanno forza di legge. Svolgiamo una professione cui è riconosciuto un ruolo di difesa dellinteresse pubblico. Ricordiamo che: I commercialisti • hanno contribuito e contribuiscono in maniera determinante al funzionamento del sistema fiscale italiano, facendosi carico, anche dal punto di vista economico, di quello che è diventato il Fisco Telematico; • contribuiscono con il loro lavoro e le loro competenze a dare un sostegno alle imprese: dalla loro creazione, allo sviluppo, al sostegno nei momenti di crisi; • sono un importante anello di raccordo tra il sistema economico e il sistema delle finanze statali; • sono in grado di svolgere attività di controllo e presidio allapplicazione delle norme ed al corretto svolgimento dellattività sia di Enti pubblici che privati; • credono nella modernizzazione e nellefficientamento del sistema, anche in funzione della lotta allevasione fiscale, e quotidianamente contribuiscono a tale processo di ammodernamento sopportandone i costi, affinchè ciò avvenga invece a costo zero per la pubblica amministrazione, nellinteresse del sistema paese; • vogliono lo snellimento burocratico, la vera semplificazione, la certezza normativa partendo dal rispetto dello Statuto del Contribuente, ma soprattutto vogliono poter svolgere con dignità, avendo il riconoscimento del ruolo sociale che loro compete, il proprio lavoro a beneficio dei cittadini contribuenti assistiti e dellintera collettività; • Vogliono e chiedono, rimanendo spesso inascoltati, di dare il loro contributo di conoscenza ed esperienza al miglioramento delle norme e dei processi che portano i cittadini a contribuire al sostentamento dello Stato ed al finanziamento dei suoi servizi. A fronte di questo, la categoria deve purtroppo fare i conti con lo scenario attuale, nel quale lesercizio della professione è diventato una sorta di percorso ad ostacoli. Non possiamo più tollerare • La sovrapposizione delle scadenze e la proliferazione degli adempimenti superflui; • Lintroduzione di nuovi adempimenti senza una completa razionalizzazione di quelli esistenti; • Una attività legislativa superficiale e contraddittoria; • Lattribuzione di responsabilità di dubbio profilo costituzionale; • Il sostenimento di costi sempre maggiori per le integrazioni dei software applicativi; • Lattribuzione di competenze professionali proprie della categoria ad altri soggetti privi di qualifiche; • I continui prelievi forzosi perpetrati nei confronti delle nostre Casse di Previdenza, la cui esosa tassazione mette a rischio il futuro previdenziale dei professionisti; • Lesclusione dalla platea dei soggetti destinatari di provvedimenti a sostegno del comparto economico, per la crescita e la salvaguardia delloccupazione. Vogliamo che i commercialisti • Non siano semplicemente considerati il braccio operativo della P.A., gli esattori di imposte e tributi, costretti a lavorare in condizioni di incertezza e di continua emergenza; • Non siano considerati unicamente soggetti da sanzionare; • Abbiano dalla Pubblica Amministrazione il giusto riconoscimento, anche economico ma non solo, per il loro ruolo di sussidiarietà; • Abbiano scadenze chiare, immodificabili nei 365 giorni, al fine di permettere una programmazione efficiente negli studi; • Abbiano il riconoscimento della sospensione dei termini in caso di malattia ed infortunio grave; • Abbiano il diritto di potersi assicurare; • Abbiano il giusto riconoscimento delle loro competenze che sono il frutto di un lungo percorso di studio e di un adeguato tirocinio, di un costante controllo sullo svolgimento dellattività operato dagli Ordini, nel rispetto di norme deontologiche stringenti e di una costante formazione rispettosa della previsione normativa. Come saprai la Categoria dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili si è dotata del proprio codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive, che è stato pubblicato sulla G.U. n. 185 dell11 agosto 2014 e le cui firmatarie sono le Associazioni nazionali dei Commercialisti (ADC AIDC ANC ANDOC UNAGRACO UNGDCEC UNICO). Lastensione collettiva dalle attività, grazie alladozione del codice di autoregolamentazione, rappresenta uno strumento al quale anche la nostra categoria può decidere di fare ricorso e riteniamo importante che ogni collega ne conosca bene i contenuti, per questo ne alleghiamo copia alla presente, per darne la maggiore diffusione possibile. Queste e molte altre sono le ragioni che possono determinare la proclamazione dellastensione collettiva da parte della nostra categoria, la quale si dovrà dimostrare unita e coesa come non mai per cercare di ottenere il giusto riconoscimento che le spetta! Vorremmo conoscere la tua opinione sullargomento per far sentire con ancora più forza la nostra voce. Ti ringraziamo per la Tua collaborazione. Con i migliori saluti. La Giunta UNGDCEC —————————————————– Segreteria UNGDCEC Circonvallazione Clodia, 86 00195 Roma Tel: 06/3722850 – Fax: 06/3722624 e-mail: unione@ungdc.it //www.knos.it/