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La bottiglia biodegradabile, un aiuto alla natura

Debutta nel mercato delle acque italiane minerali, dopo gli ottimi risultati della sperimentazione la prima bottiglia biodegradabile al 100% che si decompone completamente in 80 giorni. La bottiglia è realizzata con l’”ingeo” una plastica naturale derivata al 100% dalle piante. E sarà l’acqua “Sant’Anna”, marchio leader di Fonti di Vinadio, azienda a capitale interamente italiano, a mettere in commercio, prima assoluta in Italia e prima al mondo rivolta al mass market, una bottiglia realizzata interamente con una rivoluzionaria plastica naturale che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri delle piante anziché dal petrolio.

L’imprenditore Alberto Bertone, CEO e Presidente di Fonti di Vinadio, sta definendo gli ultimi accordi con la grande distribuzione per la commercializzazione della biobottiglia anche all’estero:
“Un esempio concreto - dice Bertone - può spiegare con maggior chiarezza la rivoluzione di Ingeo: se consideriamo 50 milioni di biobottiglie del peso di 27 grammi ciascuna, rispetto alla stessa quantità di bottiglie prodotte in comune PET, risparmiamo 13.600 barili di petrolio, ovvero la stessa quantità di energia che serve a fornire elettricità a 40.000 persone per un intero mese! Inoltre, riduciamo le emissioni di anidride carbonica pari a quelle emesse da 3.000 auto che percorrono in un anno circa 10.000 chilometri ciascuna. A Vinadio siamo in grado di produrre 50 milioni di bottiglie in una settimana di lavoro. E oggi in Italia si devono smaltire ogni anno oltre 5 miliardi di bottiglie.”


Non si deve tuttavia dimenticare che la creazione di un prodotto eccezionale come questo non deve essere un alibi per abbandonare le bottiglie nell'ambiente. Le bottiglie attualemente sul mercato sono latrettanto valide e riciclabili pertanto sempre utili. La cosa importante resta sempre la raccolta differenziata volte si a non iquinare, ma ancora meglio a riutilizzare le risorse a nostra disposizione. Non è la plastica non biodegradabile la nostra nemica, ma siamo noi stessi se non la ricliamo in quanto possiamo trarne nuovo vanatggio da un suo nuovo utlizzo. L'utilizzo di Plastiche biodegradabili è invece da vedre oltre ad una salvaguardia della natura, ad un corretto modo di differenziare questi prodotti con l'unido e l'organico affiche anche essi diano un conytributo energetico, e non solo ecologico.


Se trascuriamo tutto questo, le plastiche bidgradabili usate in manera sconsiderata potrebbero creare altri tipi di problemi che esulano si dall'ecologia ma che sono latrettanto importanti.


La cosa corretta è , a nostro avviso, il giusto giusto ulizzo delle risorse disponibili, effettuando una corretta raccolta dei materiali usati riciclabili.



Fonte ECOBOLG