Ogni impresa, a prescinere dalle proprie dimensioni, presenta in tutte le fasi della propria esistenza profili giuridici più o meno complessi, che richiedono scelte prudenti e conformi alle normative vigenti. Nell'attuale scenario economico - globale e connesso - affidare l'ufficio legale in outsourcing , cioè all'esterno della propria azienda, si va sempre più configurando come la scelta strategica economicamente più vantaggiosa e rispondente, perlopiù, al modello di approccio proattivo al diritto, fortemente raccomandato dall'Unione Europea, in forza del quale tutti gli utenti del diritto, cittadini ed imprese, debbono essere resi consapevoli dei diritti e doveri sanciti dalle leggi, e, soprattutto, di conoscere i vantaggi e, dunque, le opportunità contenute nelle leggi, anche al fine di prevenire le controversie. Proprio in relazione a tale finalità e con l'obiettivo d'implementare una cultura imprenditoriale proattiva, in sostituzione di quella c.d. reattiva, ancora oggi largalmente diffusa, ma che si avvia inesorabilmente al declino*, proporrei una ' Convenzione di assistenza legale stragiudiziale' con le aziende interessate a tale innovativa modalità di organizzare il proprio ufficio legale, secondo modalità e costi personalizzati , aderenti, cioè, alla singola realtà imprenditoriale.

Per maggiori info, oltre a scrivermi (avv.mariassuntacozzolino@gmail.com), potete contattarmi telefonicamente al n. 339.4643380.

Avv. Mariassunta Cozzolino

* " Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) insiste quindi per un cambiamento di paradigma. È giunto il momento di abbandonare l’approccio reattivo al diritto, ormai vecchio di secoli, per passare a un approccio proattivo. È giunto il tempo di considerare il diritto in modo diverso: di guardare avanti e non più indietro, di concentrarsi sul modo in cui il diritto è utilizzato e opera nella vita quotidiana e sul modo in cui viene accolto nella comunità
che aspira a disciplinare. Anche se reagire ai problemi e risolverli
rimangono aspetti importanti, è vitale prevenirne le cause e insieme soddisfare i bisogni e agevolare l’interazione produttiva di cittadini e imprese" (Parere del CESE del 28.7.2009)