GRAN TOUR DI PAKISTAN E AFGHANISTAN CON
MAURIZIO ROSSI
Date: Dall’8 al 16 maggio 2018
Partenza da Venezia per Lahore, Pakistan
Rientro da Mazar-e-Sharif , Afghanistan, per Venezia
Numero massimo di partecipanti: 6/7
Primo giorno: Venezia-Lahore
Partenza da Venezia con volo di linea Turkish e scalo all’aeroporto internazionale Ataturk di Istanbul per cambio aeromobile. Pranzo a bordo. Proseguimento per Lahore. Cena e pernottamento a bordo e arrivo in hotel di primo mattino per la sistemazione.
Secondo giorno: Lahore
Giornata dedicata alla scoperta della splendida capitale moghul sotto il regno di Akbar. Partenza dall’hotel in tarda mattinata e pranzo in corso di visita di questa immensa metropoli, seconda in Pakistan soltanto a Karachi per numero di abitanti. Situata sul fiume Ravi, affluente dell’Indo e fondata da Loh, figlio del Dio Rama, è oggi la capitale del Punjab pakistano. Il Museo Nazionale, organizzato dal padre di Rudyard Kipling, conserva splendidi reperti archeologici provenienti dagli scavi di alcune fra le più antiche città del mondo, sorte lungola Valledell’Indo, come Harappa e Moendjo Daro; vedremo il celebre Buddha digiunante, per poi trasferirci al Forte e alla Moschea Badshahi, tra le più grandi al mondo, entrambi risalenti al XVI secolo. Dai suoi minareti, la vista sul labirinto di legno della città antica offre emozioni indimenticabili. Passeggeremo fra i balconi intagliati delle vecchie case di Anarkali Bazar e raggiungeremo il Mausoleo di Jeanghir, l’imperatore del XVII secolo, voluto dalla moglie Noor Jehan, di cui vedremo la tomba e la decoratissima moschea di Wazir Khan, costruita nel 1634, raro esempio di stile persiano in Pakistan. Pranzo in corso di visita. Proseguiremo con la visita al Tempio d’oro, monumento sikh della città, e ai deliziosi giardini Shalimar, che ispirarono quelli di Delhi, con i canali e le quattrocento fontane. Nel pomeriggio potremo assistere alla famosa e antica cerimonia di chiusura del confine indo-pakistano di Wagah.
Cena e pernottamento in hotel.
Terzo giorno: Lahore-Taxila-Islamabad (400 km)
Prima colazione e partenza per Taxila, dove giungeremo dopo cinque ore di viaggio verso nord ovest. Qui visiteremo l’area archeologica greco-buddhista, una delle principali città della Civiltà Gandhara; poi ripartiremo per Islamabad, attuale capitale del Pakistan, nonchè opera postmoderna di Kostantinos Doxiadis realizzata a partire dal 1961. Qui visiteremo, dopo un breve tour panoramico, la grande moschea di Shah Faisal, che può ospitare fino a centomila fedeli .
Pranzo in corso di visita. Cena e pernottamento in hotel.
Quarto giorno: Islamabad-Gilgit-Hunza (110 km)
Partenza di buon mattino dopo la prima colazione per un incredibile volo panoramico sulla catena del Karakorum in direzione del Baltistan la terra dei ghiacciai ai piedi del K2 (8611 m.s.l.m.) e del Nanga Parbat, la “Montagna Nuda” (8125m.s.l.m.). Decollo dall’aeroporto di Islamabad e arrivo a Gilgit, da dove viaggeremo lungo la KarakorumHighwayin direzione della mitica Valle degli Hunza. Pranzo in corso di viaggio. A Kargha visiteremo una splendida figura del Buddha di 3 metriscolpita su una rupe posta una cinquantina di metri sotto il sentiero lungo un ruscello. 400 metripiù a monte si trovano i resti di tre stupa scavati nel 1934. Nel pomeriggio raggiungeremo Karimabad, capitale dell’antico Regno di Hunza, che perse la sua indipendenza nel 1974, centro del mondo ismailita e luogo d’origine degli Agha Khan. Visitiamo la Valledegli Hunza, la vera Shangri-Là, dove il cibo di base è la frutta qui coltivata, a 2500 metri di altitudine, meli, peri, albicocchi, mandorli, gelsi e noci, e dove si parla Burushaski, lingua ancora senza possibilità di essere collegata ad altre lingue limitrofe e non, esistenti o estinte. Il popolo Hunzakut, o Burushi, come i vicini Wakhi e Shina, meno di 3000 persone, discende dal mitico villaggio di Baltir, fondato da un soldato di Alessandro Magno, ferito e abbandonato fra le cime del Karakorum. Usi, costumi, tradizioni e cultura sono unici e misteriosi, e fornirono ispirazione a James Hilton per il suo racconto “Orizzonte Perduto”, del 1933 (Sellerio, 1995). Su tutto domina il massiccio, elegante profilo del Rakaposhi (7787 m. s.l.m.). Visiteremo i forti Altit e Baltit, oggi museo. Cena e pernottamento in guest house a Karimabad. In caso di cancellazione del volo per ragioni meteo, i giorni quarto e quinto saranno dedicati al viaggio via terra perla Valle di Hunza.
Quinto e sesto giorno: Valle di Hunza
In una cornice paradisiaca esploreremo con brevi trekking remote valli idilliache e i forti medievali di Baltit e Altit, residenze dei Mir di Hunza, scopriremo antichi canali scavati nella roccia per irrigare paradisiaci giardini a3000 metridi altitudine, socializzeremo con gli abitanti dei villaggi montanie ci immergeremo in panorami mozzafiato.
Settimo giorno: Hunza-Gilgit-Islamabad
Prima colazione e partenza per l’aeroporto di Gilgit, dove ci imbarcheremo sul volo per Islamabad, occasione impedibile per ammirare le bianche cime del Karakorum, unica catena al mondo la cui superficie ghiacciata aumenta: è l’area del mondo più ricoperta da ghiacciai con esclusione delle calotte polari. Oltrela Valle dell’Indo, verso est, si ammira la catena dell’Himalaya.
Pranzo e proseguimento della visita di Islamabad. Cena e pernottamento in hotel.
Ottavo giorno: Islamabad-Peshawar-Islamabad (380 km)
Giornata dedicata alla visita di Peshawar, cuore carovaniero pulsante della Via della Seta e crocevia etnico e commerciale fra i più antichi del continente, capitale della North West Frontier Province, chiamata oggi Khyber Pakhtunkhua, ossia Provincia Pathan del Passo del Khyber. In caso di situazione politica instabile l’alternativa sarà una visita ai bazar e alle moschee di Rawalpindi. Visitiamo i bazar di Kissa Kwani e Kabuli,la Moscheadi Mahabat Khan, rivestita di marmo bianco, il Forte Balaishar e il Museo archeologico, che ospita una splendida collezione di miniature gandhara. Dopo pranzo escursione al Parco del Khiber Pass, principale via d’accesso all’Afghanistan, e al villaggio pathan di Landi Khotal, in area tribale, dove visiteremo i mercati di frontiera per lo smercio di oppio e hashish lungo l’antica ferrovia britannica. Rientro in hotel a Islamabad per cena e pernottamento.
Nono giorno: Islamabad-Kabul
Dopo la prima colazione ci rechiamo all’aeroporto e ci imbarchiamo sul volo per Kabul. Arrivo in hotel nella capitale afghana pranzo e briefing. Se il volo è puntuale avremo l’occasione di un primo tour pomeridiano della città, che include una visita panoramica dalle colline di Bibi Mahru e una passeggiata a Chiken Street, l’area dello shopping di Kabul. Cena e pernottamento in hotel.
Decimo giorno: Kabul-Bamiyan
Prima colazione di buon’ora e partenza in volo per Bamiyan, nell’Afghanistan centrale, capitale della Provincia di Hazarajat, terra del mite popolo Hazara e luogo di pace e tranquillità, dove visiteremo le antiche caverne abitate un tempo dai monaci eremiti buddisti e le nicchie dove si trovano i resti delle statue dei Buddha. La Valledi Bamiyan, Patrimonio dell’Umanità dal 2003, costituisce, con la sua arte rupestre, i suoi villaggi e la sua natura aspra e selvaggia, un luogo fondamentale per lo sviluppo della civiltà di Gandhara e della Via della Seta. Pranzo in corso di visita. Cena e pernottamento in una locale guest house.
Undicesimo e dodicesimo giorno: Bamiyan e Parco Nazionale di Band-e Amir
In questi due giorni che spenderemo nei dintorni di Bamiyan immersi nella natura avremo l’occasione di avventurose passeggiate fra valli, montagne e antiche rovine sconosciute e ormai dimenticate dal turismo in un contesto unico, amichevole e affascinante. Incontreremo gli Hazara nei loro villaggi impervi e isolati, fra i pochi luoghi in Afghanistan dove è possibile godersi serenamente l’ambiente rurale e l’atmosfera magica rimasti immutati nei millenni e distanti dall’instabilità politica degli ultimi decenni.
Pranzeremo al sacco o con la gente e scopriremo il blu lapislazzuli delle acque di Band-e-Amir, il luogo più incredibile e strabiliante che si possa esplorare durante un viaggio in Afghanistan: secondo la leggenda, le sottili membrane che separano, come dighe naturali, i cinque laghi di Band-e-Amir furono costruite da Ali, cugino e genero del Profeta Mohammed. Ma i geologi sono certi dell’origine naturale di questi depositi minerari e calcarei.
I laghi contrastano con l’ambiente desertico circostante, roccioso e aspro, e tale contrasto aggiunge bellezza alla bellezza. Scopriremo anche il paesaggio impressionante della Valle del Drago, i resti di Shah-e-Zohak, il Forte Rosso, e l’area archeologica di Shah-e-Golghola, la “Città delle Grida”, distrutta dopo mesi di assedio da Gengis Khan. Cene e pernottamento a Bamiyan.
Tredicesimo giorno: Bamiyan-Kabul-Mazar
Dopo la prima colazione rientreremo a Kabul con il volo domenicale, pranzeremo in città, tempo permettendo, o all’aeroporto Khawaja Rawash, e nel pomeriggio voleremo nuovamente verso nord, con destinazione Mazar-e-Sharif, dove ceneremo e pernotteremo in hotel.
Quattordicesimo giorno: Mazar-e-Sharif-Balkh-Mazar (50 km)
Mazar-i Sharif, quarta maggiore città afgana, con una popolazione di oltre 300 mila abitanti, è il capoluogo della provincia di Balkh e il suo nome significa in persiano “Nobile Santuario”, con riferimento alla grande moschea-santuario di pellegrinaggio del suo centro storico, rivestita di maioliche azzurre e dedicata alla memoria del quarto Califfo ortodosso e primo Imam Ali Ibn Abu Talib, cugino del Profeta Mohamed. Conosciuta anche come Moschea Blu (al-Masjid al-Azraq), la visiteremo dopo la prima colazione. E’ il luogo sacro più importante del Paese e la tradizione vuole che nel cenotafio di Hazrat Ali si trovino i suoi resti mortali.
Nel pomeriggio, dopo pranzo, ci recheremo nell’area archeologica di Balkh, primo centro dello zoroastrismo e luogo in cui Zaratustra morì e il sommo e leggendario poeta Gialal ad-Din Rumi nacque nel 1207 . Capitale della Battriana, così chiamata dai Greci, fu rinomato centro di studi buddisti e grande snodo carovaniero dell’Asia centrale sulla Via della Seta. Prevalentemente abitata da Tagichi ai nostri giorni, un tempo fu anche sede di importanti comunità armene ed ebraiche, e gli Arabi la chiamavano Umm-al-Bilàd, “Madre delle Città” . Nel settimo secolo vi si trovavano oltre cento monasteri e almeno 3000 monaci buddisti. Vi si trova la Moschea Verde ( Masjid Sabz) in stile persiano del XVII secolo, la madrasa di Sayed Subhan Quli Khan, Bala-Hesar, santuario-fortezza di Kwaja Nasr Parsa, la moschea a Nove Cupole (No Gombad), risalente all’VIII secolo, il più antico monumento islamico in Afghanistan, la tomba della poetessa Rabi’a Balkhi e molto altro. Nel 2003 sono iniziati gli scavi per identificare gli strati achemenidi e greci di quella che potrebbe essere una delle più vaste aree archeologiche al mondo. Rientro in città per cena e pernottamento, in hotel.
Quindicesimo giorno: Mazar-Samangan-Mazar (190 km)
Prima colazione e partenza perla Provinciadi Samangan,dove raggiungeremo, dopo due ore di strada verso sud, i resti di un monastero buddista risalente al VI secolo. Qui visiteremo un impressionante stupa scavato nella roccia e alcune fra le numerose grotte usate un tempo come luoghi di culto.
Lungo il percorso ci imbatteremo nel casino di caccia reale di Tashkurghan e in alcuni pittoreschi villaggi. Pranzo in corso di viaggio, cena e pernottamento a Mazar-e-Sharif.
Sedicesimo giorno: Mazar-e-Sharif-Istanbul-Venezia
Trasferimento in aeroporto dopo la prima colazione per imbarcarci sul volo Turkish con destinazione Istanbul, dove ci attende la coincidenza per Venezia. Pasti a bordo. Arrivo previsto in Italia nel tardo pomeriggio.
Accompagnamento tecnico e culturale di Maurizio Rossi, assistenza locale di due rappresentanti anglofoni di Untamed Borders, organizzatore tecnico della spedizione, uno in Pakistan e uno in Afghanistan, che saranno presenti dall’arrivo a Lahore fino alla partenza dall’aeroporto Kinkaa di Mazar-e-Sharif.
La quota comprende:
Tutti i pernottamenti
Pensione completa dalla cena del primo giorno al pranzo dell’ultimo giorno
Trasporti e trasferimenti
Accompagnamento e guida di Maurizio Rossi
Assistenza tecnica di Untamed Borders
Tre voli interni in Afghanistan (Kabul-Bamiyan; Bamiyan-Kabul; Kabul-Mazar-e-Sharif)
Due voli interni in Pakistan (Islamabad-Gilgit; Gilgit-Islamabad)
Cinque voli internazionali (Venezia-Istanbul: Istanbul-Lahore; Islamabad-Kabul; Mazar-e-Sharif-Istanbul; Istanbul-Venezia)
Le tasse aeroportuali
Assicurazione medico-bagaglio per tutta la durata del viaggio
Ingressin cui ci si trova
Riunione informativa con Maurizio da tenersi 4 mesi prima della partenza.
La quota non comprende:
Tutti i visti e i permessi necessari in Pakistan e Afghanistan (circa 200 euro)
Bevande alcoliche ai pasti e tutte le bevande fuori dai pasti
Mance (circa 80 euro)
Qualsiasi volo non indicato in “la quota comprende” che dovesse rendersi necessario per ragioni di sicurezza in Afghanistan
Spese di carattere personale
Eventuali adeguamenti carburante o dollaro (cambio applicato euro/usd 1,07)
Tutto quanto non espressamente menzionato sotto la voce “comprende”.
Costi:
Base 6 viaggiatori: 7360 euro a persona
Base 7 viaggiatori: 7100 euro a persona
Supplemento singola: 490 euro.
Un acconto di 3000 euro a persona è richiesto al momento della prenotazione, che deve avvenire al più tardi 4 mesi prima della partenza.
DOCUMENTI:
PER L’EFFETTUAZIONE DEL VIAGGIO E’ NECESSARIO ESSERE IN POSSESSO DEL
PASSAPORTO INDIVIDUALE CON VALIDITA' DI ALMENO 6 MESI DALLA DATA DI
EFFETTUAZIONE DEL VIAGGIO, QUATTRO PAGINE LIBERE E SENZA TIMBRO DI ISRAELE.
Pernottamenti:
Gli hotel del circuito non possono essere tutti dello stesso livello, ma hanno sempre carattere, tutto il comfort possibile, la posizione più adatta rispetto alle nostre esigenze e sono i migliori offerti dalla località in cui ci si trova. Le categorie locali non corrispondono a quelle europee.
Trasporti:
Veicoli e autisti sono stati scelti tenendo in considerazione le condizioni delle strade, le ragioni di sicurezza, la durata del viaggio, le competenze dei corrispondenti in loco e naturalmente il comfort di chi viaggia.
Sicurezza:
In Pakistan e in Afghanistan è fondamentale tenere costantemente presente l’aspetto della sicurezza, dandole la priorità su qualsiasi altra ragione, anche per poter garantire ai viaggiatori, ogni qual volta sia possibile, la massima libertà di azione e movimento. Per questa ragione l’ultima parola su qualsiasi decisione riguardante il gruppo in viaggio, le escursioni, le destinazioni, i cambi di itinerario e qualsiasi altra questione argomento di discussione durante il tour all’interno del gruppo spetta al tour leader, che potrà effettuare cambi di itinerario anche senza preavviso ogni qual volta ragioni di sicurezza lo rendano necessario senza risarcimento alcuno.
Elettricità e wifi e telefono:
In Pakistan e in Afghanistan sono utilizzate prese elettriche di tipo C e D (“all’inglese”) e non è sempre facile reperire un adattatore. In Pakistan la tensione è 230 V; in Afghanistan 220 V (può variare da160 a280), la frequenza di rete (50 Hz) è poco stabile in entrambi i paesi. A Lahore, Islamabad, Kabul e Mazar-e-Sharif c’è wifi negli hotel ed è gratuito.
E’ possibile chiamare con il proprio cellulare (3/4 euro al minuto) e ricevere (2 euro al minuto circa) in prossimità delle aree urbane. Ci sono difficoltà nell’invio e nella ricezione di sms (al costo di un euro). Per chiamare in Italia è necessario digitare +39 prima di qualsiasi numero telefonico, per chiamare in Pakistan con un cellulare italiano il prefisso telefonico è +92; in Afghanistan +93
Prezzo: 7360.00€ | Tipo: vendo
RICHIEDI INFO