Che effetti ha sulla nostra salute la carenza cronica di riposo? A cosa serve la melatonina? Come combattere l’insonnia? Ecco le risposte che cerchi.
Otto ore di sonno? Una teoria ormai superata. Il riposo è un’esperienza totalmente soggettiva. E non è tanto un problema di quantità quanto di qualità. Un aspetto questo che tra l’altro cambia in genere con l’avanzare dell’età.
Se la carenza diventa cronica
Chi dorme male per lungo tempo diventa più vulnerabile ai malanni. Un’insonnia prolungata può influenzare negativamente il sistema nervoso vegetativo e aumentare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, avere ripercussioni sul sistema immunitario e facilitare un aumento di peso attraverso alterazioni del metabolismo. In realtà l’insonnia più che un disturbo è un sintomo di altri problemi. Può, infatti, dipendere da ansia o forte stress, può essere legata a particolari malattie, può essere l’effetto indesiderato di alcuni farmaci, più banalmente potrebbe essere dovuta a cattive abitudini prima di andare a letto.
Un aiuto dalla scienza
L’insonnia può anche essere legata all’alterazione del ciclo sonno-veglia, regolato dal nostro orologio biologico. Di solito questo sfasamento avviene durante i viaggi intercontinentali, a causa del cosiddetto jet lag, oppure se si fa un lavoro su turni. È in questi casi che la medicina viene in nostro soccorso con l’assunzione di melatonina. Quest’ultima è l’ormone, prodotto dalla ghiandola pineale, cui si deve la regolazione del ciclo sonno-veglia, che, in caso di alterazioni, il nostro organismo ha difficoltà a sintetizzare.
Gufo o allodola?
A mandare in tilt il nostro orologio biologico c’entra anche il patrimonio genetico e la difficoltà di adattamento a ritmi di vita convenzionali. C’è chi nasce “gufo”, ad esempio, ed è geneticamente programmato per stare sveglio fino a tardi, e chi invece può definirsi “un’allodola”, ovvero un soggetto che ha la tendenza ad anticipare di alcune ore il sonno per svegliarsi molto presto la mattina.
Qualche consiglio
Ma se vuoi propiziarti i favori del dio della notte basta seguire questi semplici consigli:
- Rendi la camera da letto un luogo che concilia il sonno, quieto freso e con illuminazione tenue
- Importantissimo: mai a letto con smartphone o tablet. La luce dei display retro-illuminati fa crollare la produzione di melatonina.
- Stabilisci per tutti i giorni della settimana orari regolari per cenare, andare a dormire e svegliarti, così da ottenere una buona regolarità.
- Misurati a cena: mangia piatti semplici e poco conditi, magari privilegiando alimenti che conciliano il sonno.
- Nelle ore serali rinuncia a caffè, bevande alcoliche e sigarette che possano facilitare interruzioni del sonno.
- Niente sport di sera. L’esercizio fisico va evitato entro le 4-6 ore precedenti il sonno notturno.
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