Fazio Imbalsamazione
La ditta è composta da un'imbalsamatore...Chi è l'imbalsamatore? E' colui che, attraverso varie e complicate operazioni, rende inalterato nel tempo, previa alcuni accorgimenti, l'aspetto dell'animale. L'imbalsamatore, o tassidermista (dal greco Tassein= ordine, e Derma= pelle) , inizia scuoiando l'animale, facendo attenzione a non danneggiare la pelle, che una volta pulita dai residui di carne e grasso viene "Avvelenata", dal prodotto conciante (Pomata e polvere) e nei punti ove questi prodotti non arrivano (zampe, punte delle ali , ecc) si inietta la soluzione mummificante. Cosi facendo si blocca per sempre il processo di decomposizione, successivamente si monta la pelle conciata, sostituendo la quasi totalità della massa corporea, su manichini armati e articolati di varia natura (muschio, stoppa, gesso, resine, ecc…) preparato dall'imbalsamatore oppure acquistato da ditte specifiche. E' posizionato su un'apposita base, specifica per ogni tipo di animale. Sta nella professionalita' e nell’arte dell'imbalsamatore, che deve essere imancalbilmente un buon naturalista, dare la giusta posizione all'animale e il colore degli occhi. Quanto detto sopra per conciare la pelle , vale per gli uccelli, mentre per le pelli in pelo (volpe, cinghiali, lepri, ecc…), dopo averle accuratamente pulite si mettono a mollo in acqua con un prodotto conciante specifico , per diversi giorni (a secondo dello spessore della pelle). Pesci, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi possiedono pelli di diverso spessore, consistenza e stratificazione e a ciascuna classe si applicano tecniche di preparazione differenti. Successivamente la pelle viene lavata con acqua corrente e prodotto specifico e ancora umida viene montata su manichino. Quando l'animale imbalsamato e' pronto, bisogna fare attenzione a non lasciarlo , come purtroppo spesso accade, coprire dalla polvere, che assieme all'umidita' e' nemica dell'animale imbalsamato, poiche' spesso la polvere atmosferica e' piena di acari che si nutrono sia del pelo che delle penne dell'animale. Un ultimo accorgimento sarebbe di collocare l'animale in vetrina chiusa con palline di naftlina , ove non e' possibile spolverare, di tanto in tanto spruzzare un prodotto antiacaro.