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De Pietro Press
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LA DOTAZIONE TECNOLOGICA All’interno della struttura DE PIETRO PRESS, ciascun cliente può trovare il servizio che cerca, dalla fase progettuale a quella esecutiva. Innanzitutto, il sistema operativo: tre PowerMacintosh G3/G4 collegati in rete e scanner Umax Super Speed, per l’impaginazione personalizzata di qualunque prodotto editoriale (dal classico formato rivista al tabloid , al quotidiano vero e proprio). Fax, stampanti a colori e in bianco e nero, stampante per ottenere immagini da televisore o videoregistratore, collegamento via modem o linea ISDN con le migliori agenzie fotografiche italiane, collegamento Internet attraverso il sito //www.depietropress.com : tutto questo costituisce la dotazione elettronica di PE PIETRO. I progetti editoriali vengono sviluppati da giornalisti professionisti e calibrati a seconda delle esigenze – economiche, diffusionali, pubblicitarie – dei clienti. La parte grafica è affidata a un creative director e di un image maker, che si avvalgono della collaborazione di operatori specializzati per trasportare le idee dalla carta al... computer. DEPIETRO PRESS è in grado di fornire un preventivo chiavi in mano che comprenda ogni tipo di lavorazione, addirittura dalla fase progettuale a quella di stampa. Come dire: a voi il compito di avere l’idea, a noi quello di portarla in edicola o nelle case dei vostri clienti... House organ COMUNICARE CON I PERIODICI PER LE AZIENDE Letture utili: le riviste delle imprese, ditte, industrie, società contengono una serie di informazioni utili a chi usufruisce di determinati prodotti o servizi, oltre a rappresentare un momento di svago al parrucchiere, negli studi o in casa, sono il primo approccio del consumatore. Informazione e coinvolgimento del dipendente: questi gli obiettivi primari dell’house organ. Dopo anni in cui l’unico obiettivo delle aziende era la fidelizzazione del cliente esterno, cioè dell’acquirente del prodotto, oggi si è capito che è altrettanto importante (se non addirittura, più importante) stabilire un buon accordo col “cliente interno” –il dipendente- che acquista dall’azienda il suo posto di lavoro e il ruolo organizzativo, dando in cambio la sua presenza professionale. Una delle strade che consentono di raggiungere l’obbiettivo è la comunicazione interna attraverso l’house organ, purché fatto a regola d’arte. C’è da distinguere tra la comunicazione aziendale interna e quella rivolta verso l’esterno. La comunicazione rivolta all’interno è quella che contribuisce ad accrescere il grado di partecipazione dei dipendenti. Ne viene fuori che come gli strumenti più importanti di comunicazione si identificano e al tempo stesso sono il frutto di criteri di gestione, di modelli di comportamento, in una parola di stili di leadership che caratterizzano un esercizio atto al compito manageriale. Il capo azienda riesce a condurre l’impresa verso i traguardi più ambiziosi se dimostra di essere una guida capace di comunicare in modo persuasivo a tutti i dipendenti gli obbiettivi prescelti, al senso di marca e soprattutto i significati del lavoro e dell’impegno che chiede ai propri collaboratori. Per far questo deve coltivare due fondamentali virtù: la virtù dell’esempio e la virtù dell’ascolto. Ogni lavoratore accresce il rispetto verso coloro che detengono la responsabilità della conduzione aziendale e verso l’azienda se percepisce di essere ascoltato e di trovare risposta all’insieme dei propri bisogni e delle proprie attese. Bisogni certo economici, ma soprattutto di considerazione e di rispetto della propria persona, di crescita professionale, delle esigenze di tipo immateriale di cui è portatore. Oggi forze più che nel passato, ognuno di noi ha bisogno di sentirsi capito e aiutato alla ricerca nella sua ricerca di identità, nella sua quotidiana, faticosa ricerca, appunto, di significato da dare che tutti i processi comunicativi che vengono attivati all’interno dell’azienda per ricercare e produrre livelli e stili di lavoro e di vita qualitativamente sempre più alti e apprezzabili devono assumere la necessaria priorità. La comunicazione rivolta all’esterno ha successo nella misura in cui riesce a far percepire l’azienda non solo come soggetto economico, ma anche come protagonista sociale. Bisogna sfatare l’immagine stereotipata dell’azienda aperta ed attenta al bene e al progresso della comunità. Infine, le notizie tecnico-operative contenute negli house organ vengono generalmente suggerite ai redattori, che possono essere dipendenti o collaboratori della nostra società operanti anche in altre periodici, quindi dei professionisti. Talvolta si possono presentare dei problemi in merito alla distorsione delle notizie. La azienda conquista la propria credibilità se è rigorosamente trasparente, se non camuffa o distorce la realtà; se diventa, insomma, una fonte attendibile e sicura di informazioni sia all’interno che all’esterno. Uno degli oggetti più in vista ovunque vi troviate: agenzie di viaggi, compagnie aeree, profumerie, case di moda, elettrodomestici ecc. soprattutto quando la scelta deve essere oculata. Meno impegnativa è anche la lettura di quotidiani, settimanali o mensili, che permettono di trascorrere qualche ora senza pensare ad altro. La carta stampata continua a piacere. In questo nuovo millennio e al tramonto di un secolo ipertecnologico, nella vita di tutti i giorni, ma anche nelle diverse forme di comunicazione aziendale, CD Rom, siti Internet, bacheche elettroniche e mail-box non sono ancora riusciti a rimpiazzare la carta stampata. Si calcola, che questa tendenza continuerà ancora per tanto tempo, quindi l’house organ rimarrà lo strumento favorito delle aziende di casa nostra sia per “comunicare” al personale che alla potenziale clientela. Non si tratta di una prerogativa italiana, in Europa vi sono oltre settemila pubblicazioni aziendali, con una tiratura annua complessiva superiore a duecentomilioni di copie e un numero di lettori pressapoco doppio, visto che la maggior parte di loro è inviata al domicilio del lavoratore. Il prevaricare dello strumento cartaceo nell’era dei computer sarebbe invece del tutto naturale. Sebbene la cultura della comunicazione si sia fatta nel tempo più strutturata ed evoluta e alla scrittura su cellulosa si siano affiancati modalità e media complementari se non alternativi, il mezzo stampato ha una riconoscibilità storica imbattibile e una serie di caratteristiche – prime fra tutte le maneggiabilità, la familiarità e la facilità di consultazione – che incontrano il favore e la simpatia del fruitore. La lettura, inoltre, non è legata a costrizioni temporali, mentre altre soluzioni, come gli audiovisivi o i mezzi telematici, vincolano ad un programma temporale ineludibile. Anche nel settore turistico come: compagnie aeree, tour operator, uffici di turismo, dove molta parte del lavoro si svolge ormai al terminale, la comunicazione non strettamente operativa viaggia ancora dal centro dell’azienda alle periferie (dipendenti e sedi periferiche) prevalentemente coi mezzi tradizionali. Molti di loro producono per il personale interno al gruppo una newsletter mensile di 16-32 pagine, alcune di loro molte affermate in ambito aziendale. Le sezioni che compongono il “periodico” sono tre, una istituzionale (con informazioni su acquisizioni, nuovi assetti societari, iniziative strategiche ecc.) una relativa al prodotto (con le principali novità ad esso inerenti) e una dedicata alla vita privata del dipendente. Ci sono notizie su chi se ne va e su chi arriva: sui matrimoni e sui nuovi nati. Si parla inoltre di tempo libero, delle varie agevolazioni offerte ma anche degli eventuali problemi sorti all’interno di un reparto e di come si possono risolvere. Indicativamente lo spazio riservato alle “voci interne” corrisponde al 25% del totale. Quest’ultima sezione è quella che riscuote maggiore successo. Per l’azienda costituisce un elemento di fidelizzazione del personale dipendente che si sente protagonista, mentre per i dipendenti rappresenta un canale di comunicazione sempre aperto coi vertici aziendali. Anche se viene letto dai dipendenti, l’house organ viene confezionato ad hoc per i commercianti che hanno il rapporto con il pubblico. Ad occuparsene è solitamente il “service” insieme all’ufficio marketing che fa notare come, anche in questo caso, il capitolo letto con maggiore attenzione è curiosità sia proprio quello relativo alle persone. Oltre a fornire notizie di taglio tecnico con cui, ad esempio, annunciando i nuovi pacchetti, le date e i temi della convention o le varie azioni promozionali. Informare gli agenti di viaggio (trattandosi di un house organ indirizzato ai tour operator), sugli eventuali cambi di ruolo dei dipendenti, presentando i nuovi assunti. Di questi ultimi pubblicare la foto corredata da una simpatica discrezione delle precedenti esperienze professionali e degli hobby coltivati. E’ una rubrica molto letta, anche perché in questo modo le agenzie di viaggio riescono a dare un volto e un carattere alle persone con cui abitualmente comunicano a mezzo telefono o posta. Ci può essere inoltre contenuto di altro tipo come: approfondimento di una città o regione italian o straniera, di cui viene illustrata la storia, i monumenti, la capacità produttiva e commerciale, i nativi personaggi illustri e le specialità enologiche e gastronomiche. Le bellezze artistiche ed archelogiche nella nostra terra, i personaggi noti del cinema, della moda, dell’arte, della cultura, dello sport, della politica ecc. Rubriche e articoli: i veri articoli delle riviste non sono mai molti, affiancati come sono da quanto appena descritto e da un ventaglio più o meno ricco di rubriche sugli argomenti più disparati, ma tendenzialmente in linea con ciò che produce la società stessa. Siano essi prodotti o servizi. Fra questi vi sono eventi sociali, artistici e culturali nazionali ed esteri, magari relativi alla cucina, all’enologia, ai consigli di viaggio, alle recensioni di libri, alla floricoltura. Negli articoli redatti per lo più da giornalisti o scrittori esperti in materia (imprenditori, medici, cineasti, professori universitari), ogni house organ rivela la propria identità e origine in un palinsesto pressoché uguale. Nelle riviste si tratta spesso di natura (animali e fiori), si intervistano personaggi del mondo della cultura, dello sport o del cinema, oltre a dirigenti della propria azienda. Spesso poi vi sono servizi su varie Città, Provincie Regioni, o Nazioni. Si trattano temi diversi, dalla danza, alla Borsa, alle meraviglie di Internet e al fascino femminile, non dimenticando comunque temi artistici, storici, di costume, relativi alle tradizioni, alla religione, all’economia, all’eros, alla fortuna, tematiche principali. Ma quanti sono i lettori degli house organ? Il numero è impressionante tendenzialmente in salita. Ogna azienda a notizie precise in proposito sul numero dei lettori, utilizzate per modulare la quantità di copie da stampare periodicamente. Sono dati che si riferiscono ai lettori diretti, ossia ai consumatori e non in questo caso al personale dell’azienda. E sono grandi se non grandissime cifre. Ad esempio nel settore turistico come del resto dell’universo aziendale italiano, il “giornale interno” è dunque anzitutto finalizzato ad aumentare la visibilità dell’impresa, a facilitare la conoscenza delle persone, delle esperienze, delle strutture organizzative e dei ruoli. I periodici possono essere, mensili, bimestrali, trimestrali, talvolta semestrali. Il formato è quello dei periodici di attualità, salvo alcuni in formato tabloid e sono stampate su carta di vario tipo. Si va dalla carta patinata più raffinata , a una non lucida ma di buon spessore sino aquella riciclata ottenuta dai rifiuti. Ma ecco la pubblicità. Occupa di norma, un certo numero ma con prodotti della propria impresa. Salvo nei casi in cui questi mezzi siano diretti al pubblico quindi può avere pagine di società del gruppo. Gli inserzionisti possono essere aziende automobilistiche, hotel di lusso, orologi delle case più prestigiose, gioielli, capi e accessori di abbigliamento firmati da stilisti di fama internazionale, carte di credito, profumi, sigarette, vini e liquori di marca. Ma anche banche, assicurazioni, società di telefonia mobile, autonoleggi, alimenti (caffè o birra ad esempio) e articoli ottici (macchine fotografiche e videocamere) e d’elettronica come note-pad e computer portatili, hi-fi e televisori a schermo piatto. House organ COMUNICARE CON I PERIODICI PER LE AZIENDE Letture utili: le riviste delle imprese, ditte, industrie, società contengono una serie di informazioni utili a chi usufruisce di determinati prodotti o servizi, oltre a rappresentare un momento di svago al parrucchiere, negli studi o in casa, sono il primo approccio del consumatore. Informazione e coinvolgimento del dipendente: questi gli obiettivi primari dell’house organ. Dopo anni in cui l’unico obiettivo delle aziende era la fidelizzazione del cliente esterno, cioè dell’acquirente del prodotto, oggi si è capito che è altrettanto importante (se non addirittura, più importante) stabilire un buon accordo col “cliente interno” –il dipendente- che acquista dall’azienda il suo posto di lavoro e il ruolo organizzativo, dando in cambio la sua presenza professionale. Una delle strade che consentono di raggiungere l’obbiettivo è la comunicazione interna attraverso l’house organ, purché fatto a regola d’arte. C’è da distinguere tra la comunicazione aziendale interna e quella rivolta verso l’esterno. La comunicazione rivolta all’interno è quella che contribuisce ad accrescere il grado di partecipazione dei dipendenti. Ne viene fuori che come gli strumenti più importanti di comunicazione si identificano e al tempo stesso sono il frutto di criteri di gestione, di modelli di comportamento, in una parola di stili di leadership che caratterizzano un esercizio atto al compito manageriale. Il capo azienda riesce a condurre l’impresa verso i traguardi più ambiziosi se dimostra di essere una guida capace di comunicare in modo persuasivo a tutti i dipendenti gli obbiettivi prescelti, al senso di marca e soprattutto i significati del lavoro e dell’impegno che chiede ai propri collaboratori. Per far questo deve coltivare due fondamentali virtù: la virtù dell’esempio e la virtù dell’ascolto. Ogni lavoratore accresce il rispetto verso coloro che detengono la responsabilità della conduzione aziendale e verso l’azienda se percepisce di essere ascoltato e di trovare risposta all’insieme dei propri bisogni e delle proprie attese. Bisogni certo economici, ma soprattutto di considerazione e di rispetto della propria persona, di crescita professionale, delle esigenze di tipo immateriale di cui è portatore. Oggi forze più che nel passato, ognuno di noi ha bisogno di sentirsi capito e aiutato alla ricerca nella sua ricerca di identità, nella sua quotidiana, faticosa ricerca, appunto, di significato da dare che tutti i processi comunicativi che vengono attivati all’interno dell’azienda per ricercare e produrre livelli e stili di lavoro e di vita qualitativamente sempre più alti e apprezzabili devono assumere la necessaria priorità. La comunicazione rivolta all’esterno ha successo nella misura in cui riesce a far percepire l’azienda non solo come soggetto economico, ma anche come protagonista sociale. Bisogna sfatare l’immagine stereotipata dell’azienda aperta ed attenta al bene e al progresso della comunità. Infine, le notizie tecnico-operative contenute negli house organ vengono generalmente suggerite ai redattori, che possono essere dipendenti o collaboratori della nostra società operanti anche in altre periodici, quindi dei professionisti. Talvolta si possono presentare dei problemi in merito alla distorsione delle notizie. La azienda conquista la propria credibilità se è rigorosamente trasparente, se non camuffa o distorce la realtà; se diventa, insomma, una fonte attendibile e sicura di informazioni sia all’interno che all’esterno. Uno degli oggetti più in vista ovunque vi troviate: agenzie di viaggi, compagnie aeree, profumerie, case di moda, elettrodomestici ecc. soprattutto quando la scelta deve essere oculata. Meno impegnativa è anche la lettura di quotidiani, settimanali o mensili, che permettono di trascorrere qualche ora senza pensare ad altro. La carta stampata continua a piacere. In questo nuovo millennio e al tramonto di un secolo ipertecnologico, nella vita di tutti i giorni, ma anche nelle diverse forme di comunicazione aziendale, CD Rom, siti Internet, bacheche elettroniche e mail-box non sono ancora riusciti a rimpiazzare la carta stampata. Si calcola, che questa tendenza continuerà ancora per tanto tempo, quindi l’house organ rimarrà lo strumento favorito delle aziende di casa nostra sia per “comunicare” al personale che alla potenziale clientela. Non si tratta di una prerogativa italiana, in Europa vi sono oltre settemila pubblicazioni aziendali, con una tiratura annua complessiva superiore a duecentomilioni di copie e un numero di lettori pressapoco doppio, visto che la maggior parte di loro è inviata al domicilio del lavoratore. Il prevaricare dello strumento cartaceo nell’era dei computer sarebbe invece del tutto naturale. Sebbene la cultura della comunicazione si sia fatta nel tempo più strutturata ed evoluta e alla scrittura su cellulosa si siano affiancati modalità e media complementari se non alternativi, il mezzo stampato ha una riconoscibilità storica imbattibile e una serie di caratteristiche – prime fra tutte le maneggiabilità, la familiarità e la facilità di consultazione – che incontrano il favore e la simpatia del fruitore. La lettura, inoltre, non è legata a costrizioni temporali, mentre altre soluzioni, come gli audiovisivi o i mezzi telematici, vincolano ad un programma temporale ineludibile. Anche nel settore turistico come: compagnie aeree, tour operator, uffici di turismo, dove molta parte del lavoro si svolge ormai al terminale, la comunicazione non strettamente operativa viaggia ancora dal centro dell’azienda alle periferie (dipendenti e sedi periferiche) prevalentemente coi mezzi tradizionali. Molti di loro producono per il personale interno al gruppo una newsletter mensile di 16-32 pagine, alcune di loro molte affermate in ambito aziendale. Le sezioni che compongono il “periodico” sono tre, una istituzionale (con informazioni su acquisizioni, nuovi assetti societari, iniziative strategiche ecc.) una relativa al prodotto (con le principali novità ad esso inerenti) e una dedicata alla vita privata del dipendente. Ci sono notizie su chi se ne va e su chi arriva: sui matrimoni e sui nuovi nati. Si parla inoltre di tempo libero, delle varie agevolazioni offerte ma anche degli eventuali problemi sorti all’interno di un reparto e di come si possono risolvere. Indicativamente lo spazio riservato alle “voci interne” corrisponde al 25% del totale. Quest’ultima sezione è quella che riscuote maggiore successo. Per l’azienda costituisce un elemento di fidelizzazione del personale dipendente che si sente protagonista, mentre per i dipendenti rappresenta un canale di comunicazione sempre aperto coi vertici aziendali. Anche se viene letto dai dipendenti, l’house organ viene confezionato ad hoc per i commercianti che hanno il rapporto con il pubblico. Ad occuparsene è solitamente il “service” insieme all’ufficio marketing che fa notare come, anche in questo caso, il capitolo letto con maggiore attenzione è curiosità sia proprio quello relativo alle persone. Oltre a fornire notizie di taglio tecnico con cui, ad esempio, annunciando i nuovi pacchetti, le date e i temi della convention o le varie azioni promozionali. Informare gli agenti di viaggio (trattandosi di un house organ indirizzato ai tour operator), sugli eventuali cambi di ruolo dei dipendenti, presentando i nuovi assunti. Di questi ultimi pubblicare la foto corredata da una simpatica discrezione delle precedenti esperienze professionali e degli hobby coltivati. E’ una rubrica molto letta, anche perché in questo modo le agenzie di viaggio riescono a dare un volto e un carattere alle persone con cui abitualmente comunicano a mezzo telefono o posta. Ci può essere inoltre contenuto di altro tipo come: approfondimento di una città o regione italian o straniera, di cui viene illustrata la storia, i monumenti, la capacità produttiva e commerciale, i nativi personaggi illustri e le specialità enologiche e gastronomiche. Le bellezze artistiche ed archelogiche nella nostra terra, i personaggi noti del cinema, della moda, dell’arte, della cultura, dello sport, della politica ecc. Rubriche e articoli: i veri articoli delle riviste non sono mai molti, affiancati come sono da quanto appena descritto e da un ventaglio più o meno ricco di rubriche sugli argomenti più disparati, ma tendenzialmente in linea con ciò che produce la società stessa. Siano essi prodotti o servizi. Fra questi vi sono eventi sociali, artistici e culturali nazionali ed esteri, magari relativi alla cucina, all’enologia, ai consigli di viaggio, alle recensioni di libri, alla floricoltura. Negli articoli redatti per lo più da giornalisti o scrittori esperti in materia (imprenditori, medici, cineasti, professori universitari), ogni house organ rivela la propria identità e origine in un palinsesto pressoché uguale. Nelle riviste si tratta spesso di natura (animali e fiori), si intervistano personaggi del mondo della cultura, dello sport o del cinema, oltre a dirigenti della propria azienda. Spesso poi vi sono servizi su varie Città, Provincie Regioni, o Nazioni. Si trattano temi diversi, dalla danza, alla Borsa, alle meraviglie di Internet e al fascino femminile, non dimenticando comunque temi artistici, storici, di costume, relativi alle tradizioni, alla religione, all’economia, all’eros, alla fortuna, tematiche principali. Ma quanti sono i lettori degli house organ? Il numero è impressionante tendenzialmente in salita. Ogna azienda a notizie precise in proposito sul numero dei lettori, utilizzate per modulare la quantità di copie da stampare periodicamente. Sono dati che si riferiscono ai lettori diretti, ossia ai consumatori e non in questo caso al personale dell’azienda. E sono grandi se non grandissime cifre. Ad esempio nel settore turistico come del resto dell’universo aziendale italiano, il “giornale interno” è dunque anzitutto finalizzato ad aumentare la visibilità dell’impresa, a facilitare la conoscenza delle persone, delle esperienze, delle strutture organizzative e dei ruoli. I periodici possono essere, mensili, bimestrali, trimestrali, talvolta semestrali. Il formato è quello dei periodici di attualità, salvo alcuni in formato tabloid e sono stampate su carta di vario tipo. Si va dalla carta patinata più raffinata , a una non lucida ma di buon spessore sino aquella riciclata ottenuta dai rifiuti. Ma ecco la pubblicità. Occupa di norma, un certo numero ma con prodotti della propria impresa. Salvo nei casi in cui questi mezzi siano diretti al pubblico quindi può avere pagine di società del gruppo. Gli inserzionisti possono essere aziende automobilistiche, hotel di lusso, orologi delle case più prestigiose, gioielli, capi e accessori di abbigliamento firmati da stilisti di fama internazionale, carte di credito, profumi, sigarette, vini e liquori di marca. Ma anche banche, assicurazioni, società di telefonia mobile, autonoleggi, alimenti (caffè o birra ad esempio) e articoli ottici (macchine fotografiche e videocamere) e d’elettronica come note-pad e computer portatili, hi-fi e televisori a schermo piatto.