Dott.ssa Irene Sembolini - Psicologa Psicoterapeuta
Psicoterapeuta - Psicologa Clinica e Alimentare, Psiconcologa, Esperta in DSA
Sono Irene Sembolini, nata a Roma, città nella quale vivo e lavoro. Sono una Psicologa Psicoterapeuta Gestaltico-Analitica Individuale e di gruppo . Mi sono laureata in Psicologia Dinamico-Clinica dell’Infanzia, dell’Adolescenza e della Famiglia presso la facoltà di Psicologia de La Sapienza di Roma, con il massimo dei voti. Nel corso degli anni poi, ho continuato a formarmi, ampliando il ramo dei miei interessi e delle mie conoscenze.
Dal 2012 mi occupo di sostegno psicologico a pazienti oncologici e con malattie organiche gravi e loro familiari, un percorso che mi ha arricchita come professionista e come persona.
Collaboro dal 2016 con il reparto di Neuropsichiatria Infantile presso la ASL di Frascati, dove mi occupo di effettuare, a bambini ed adolescenti, diagnosi, colloqui individuali e sostegno psicologico in dinamiche di gruppo. Oltre l’esperienza in ASL, il sostenere una specifica formazione e il lavoro diretto in doposcuola e progetti scolastici, mi ha permesso di acquisire esperienza nella diagnosi e riabilitazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) .
Un’esperienza personale e l’interesse per l’alimentazione mi hanno spinta a formarmi come Psicologa Alimentare , con una particolare attenzione alla dimensione Psicologica nella Diagnosi di Celiachia, nell’infanzia e nell’età adulta. L’alimentazione è un aspetto fondamentale nella vita di un individuo, e spesso i vissuti psicologici interferiscono con questa, creandoci tensioni e malesseri, che esprimiamo in quello che mangiamo e nel modo in cui lo mangiamo. Scoprire le tensioni sottese a una difficoltà alimentare ci permette di riacquisire uno stile alimentare sano e libero dalle costrizioni psicologiche.
Muovendomi nell’ottica di una psicologia del benessere, il mio scopo come Professionista, è infatti quello di aiutare la persona a raggiungere un benessere psichico, risultato di un armonia tra aspetti fisici, psicologici e sociali dell’individuo, così da poterne migliorare la sua qualità di vita.
Ho scelto di conseguire la Specializzazione in Psicoterapia Gestatico-Analitica Individuale e di Gruppo così da potermi interfacciare non solo con l’individuo, ma anche con le dinamiche gruppali, con la profonda convinzione che il gruppo rappresenti un’importante risorsa, sopratutto nella risoluzione di specifiche dinamiche psicologiche. La psicoterapia Gestalt Analitica nasce come approccio integrato tra la terapia della Gestalt di Fritz Perls e la psicologia Analitica di C. G. Jung. Tale combinazione offre a mio avviso importanti possibilità per la persona.
Nella psicoterapia Gestalt Analitica infatti, si lavora sul momento presente dell’individuo, sulla consapevolezza e la valorizzazione della sua intenzionalità e responsabilità come mezzi per il raggiungimento di un’esistenza piena, caratterizzata da un quotidiano autentico “esserci” nel mondo . Il contributo della Psicologia Analitica in questo approccio è quello di allargare e approfondire lo sfondo di lavoro, il campo di azione diventa più ampio infatti in quanto si parte da tematiche presenti e bisogni attuali, per poi giungere a ciò che vi sta sotto, analizzando la storia personale della persona con i suoi aspetti e significati inconsci, fino ad arrivare in luoghi ancora più antichi, comuni a tutti gli uomini, propri dell’inconscio collettivo.
Mi occupo di:
- disturbi d’ansia e attacchi di panico
- difficoltà legate alla genitorialità
- difficoltà nel lavoro difficoltà relazionali e affettive
- disturbi alimentari
- fobie, compulsioni e ossessioni
- depressione
- lutto, divorzio e abbandono
- sostegno psicologico a pazienti oncologici e loro familiari
- fasi critiche della vita
- problemi di autostima, inefficacia, paura di vivere
- disturbi della personalità
- disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
“Il fine della terapia consiste nel far sì che il paziente non dipenda dagli altri e scopra fin dal primissimo momento che può fare molte cose, molte più cose di quelle che crede di poter fare.”
F. Perls