Dott. Lorenzo Girodo. Un professionista del benessere.
Il dottor Lorenzo Girodo è un professionista del benessere laureato in “Scienze e tecniche delle attività fisiche adattate” presso l’Università di Torino; chinesiologo iscritto dal 1999 all’Unione Nazionale Chinesiologi (dal maggio 2010 a dicembre del 2013 è stato vicepresidente dell’Unione Nazionale Chinesiologi della provincia di Torino) ; posturologo dal 1996, con l’attestato ricevuto direttamente dal Dottor B. Bricot (ideatore e scopritore della posturologia presso il C.I.E.S. di Marsiglia in Francia); dal 2009 fa parte della prestigiosa Associazione Nazionale Dottori in Scienze Motorie ; è inoltre membro dell'associazione APA Italia (Attività Psicofisica Adattata). L'attestato più apprezzato dal dott. Girodo è tuttavia il corso avanzato in Nuova Medicina conseguito nel 2006. Molti e disparati gli attestati e gli aggiornamenti che hanno permesso la crescita professionale del dottor Girodo. La formazione permanente è un concetto attuale a cui ogni esperto deve fare riferimento.
Il moderno professionista del benessere è necessariamente un laureato di disciplina scientifica (es: medicina, biologia, scienze motorie, fisioterapia, ecc..), che offre la propria serietà e le proprie competenze ad una “platea” sempre più folta e numerosa dove anche le persone, un tempo restie a prendersi cura di sé e a coccolarsi, ora comprendono quanto grande sia l’importanza della responsabilizzazione del proprio sé e indi della propria salute. Sono sempre più lontani i tempi in cui a tal “dolore” fisico o mentale si ricorreva a tal “rimedio” farmaceutico, la pastiglia a tutti i costi senza pensare al perchè ed alla causa di quel determinato malessere. Ma è anche vero che è sempre più attuale risolvere quel dato problema estetico con rimedi chirurgici. Questi dati devono indurci a porci alcune domande. E' necessario rimettere in discussione alcune credenze e convinzioni talvolta addirittura medioevali.
Il moderno professionista del benessere deve possedere tutta una serie di abilità e di competenze , che sfociano nello studio della “globalità dell’essere”, nell’unicità del corpo e della mente rifuggendo al paradigmatico binomio e al dualismo corpo-mente, diventato l’assioma di un certo modo anacronistico di gestire il benessere e la salute umana. La salute umana è materia di studio e di empirismo da sempre e non è tollerabile scartare a priori modi diversi di vedere certe cose.
"L’esercizio fisico è la terapia più efficace per le malattie cardiovascolari, degenerative, post-traumatiche e metaboliche. La salute degli occidentali è a rischio. Obesità, diabete, ipertensione, colesterolo e mal di schiena sono solo alcuni dei problemi di salute che costano a comunità e aziende milioni di dollari in termini di spese sanitarie, assenze dal lavoro e profitti mancati. Gli studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico è il modo più efficace e meno costoso per vincere questa sfida." Questo capoverso è l'introduzione del sito di un'importante azienda che realizza strumenti per la medicina riabilitativa e per il fitness. E' un concetto oramai scientifico quello del benessere e del movimento per curare alcune malattie, ma purtroppo sono ancora assai rari i medici che prescrivono attività fisica mirata oppure si convenzionano con un professionista del benessere, anzichè dire la solita frase: "faccia un po' di attività fisica" . Il paziente di turno sarà ancora di più disorientato e confuso dopo una frase del genere. Ma se, il paziente di quel dato medico curante, è da 70 anni che non fa neanche le scale di casa, come attività fisica, potrebbe essere drammatico e demotivante prescrivere il movimento come terapia antidiabetica o semplicemente antidepressiva.
E’ singolare ed indicativo che la maggior parte dei medici, quando devono prescrivere il movimento, dicono di fare nuoto…non tenendo conto che alcuni stili, come ad esempio la rana, sono addirittura dannosi per determinate patologie come la cervicalgia, la dorsalgia, le patologie del ginocchio valgo, ecc… Ad esempio il fitness metabolico, ovvero l'attività fisica mirata e programmata, riesce effettivamente a ridurre sensibilmente e risolutivamente i valori ematici di pazienti affetti da malattie quali ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete tipo 1, ecc... Ci sono degli studi scientifici che lo attestano. Perchè non creare nella terapia medica dei protocolli obbligatori e paralleli alla terapia farmacologica? La gran parte degli individui che svolge attività fisica mirata riduce i farmaci.
“ Molte persone mi contattano chiedendomi di offrire loro il servizio di Personal Training, bene, prima di fissare il primo appuntamento però, spiego loro che il Personal Training è solo uno degli strumenti che un professionista del benessere deve possedere e che non è detto che il sottoscritto reputi necessario il movimento come panacea di tutti i mali e soprattutto di quel determinato momento della vita della persona che mi ha contattato. Magari all’inizio ha semplicemente bisogno di parlare o magari di ricevere un massaggio rilassante o energizzante. O chissà, qualcuno gli ha consigliato di praticare il nuoto, ma questo qualcuno non era al corrente, come scritto poc'anzi, che la disciplina natatoria non sempre aiuta a migliorare quel determinato problema, anzi talvolta lo esacerba. Spiego sempre a chi mi contatta, le mie competenze e che esse sono come disposte su una scrivania, che a seconda dei casi vengono analizzate, considerate ed eventualmente programmate e proposte , rifiutando il commercio “umano” a tutti i costi. Così quando si avvicina al sottoscritto una persona anziana che non ha mai svolto attività fisica, innanzitutto propongo un periodo di training posturale combinato al massaggio decontratturante; solo dopo questo periodo, più o meno breve, sarà quindi possibile incominciare a muoversi. Alla stregua di ciò, intendo con la stessa deontologia, mi comporterò con il ragazzino molto magro e cifotico che, insieme ai genitori, mi contatta per diventare grande e grosso facendo pesi e mangiando spinaci..... Aborro i protocolli, le rigidità terapeutiche, le schede tipo. La prima volta che incontro il futuro assistito, la visita dura generalmente almeno un paio d’ore. Ogni persona è unica al mondo ed è irripetibile. Non avrebbe alcun senso aggirare il problema o l’ostacolo con escamotage commerciali, purtroppo oggi tanto di moda. Il rispetto per chi ho di fronte è talmente grande che desidero sia reciproco per il bene di tutti, presenti e non, della famiglia di origine e/o di quella creatasi."
E' opportuno far sentire a proprio agio il futuro assistito, ma è fondamentale iniziare fin da subito un programma nè solo fisico e nè solo psichico. Un progetto che comprende la persona nella sua globalità, nella sua unicità mente corpo, un approccio olistico e un proseguimento coerente con quanto si è stabilito di fare. Non è serio e deontologicamente corretto, per un professionista del benessere, fare del personal training con un ragazzino di 16 anni mentre lo stesso non comunica pressochè nulla verbalmente ed in maniera fortemente introversa vorrebbe essere da tutt'altra parte; ugualmente non è possibile riuscire neanche ad iniziare un programma di rieducazione alimentare e/o dimagramento, se la donna che si ha di fronte non vuole parlare di sè; come non è corretto obbligare nessuno ad accettare come regalo di compleanno un anno intero di personal training.....quasi fosse una condanna.
Il benessere è una cosa nobile e seria, ma non si acquisisce in modo passivo...è il più grande investimento che possiamo realizzare per la nostra salute e per la nostra vita in genere.
Dott. Lorenzo Girodo