Sideremia ( Ferro- Fe)

Il ferro è l’elettrolita-microalimento più conosciuto e discusso perché entra nel ciclo di formazione dell’emoglobina contenuta nei globuli rossi. Spesso il ferro si associa all'anemia (carenza di globuli rossi o di emoglobina o di entrambi); in realtà esistono diverse forme di anemia non legate a questo elemento. L’ anemia da carenza di ferro è denominata sideropenica . Nel circolo ematico questo minerale non è libero, ma legato in parte ad una proteina trasportatrice, chiamata transferrina, in parte inglobato nell'emoglobina ed in parte associato ad altre proteine minori (come la ferritina). La sideremia misura la quantità di ferro legata alla transferrina: quest'ultima può esistere in forma satura, cioè associata al ferro, oppure libera. La sideremia quindi fornisce un'indicazione anche sulla quota di transferrina satura in ferro. Le principali patologie sono legate ad una carenza o ad un eccesso di ferro. Aumentate concentrazioni di ferro nel siero si riscontrano nell’ emocromatosi, nella cirrosi, in caso di avvelenamento acuto e in presenza di concentrazioni elevate di transferrina. Un abbassamento delle concentrazioni si manifesta invece nell’anemia sideropenica, in caso di nefrosi, nella gravidanza avanzata e nelle infezioni croniche. Normalmente la sideremia viene determinata con tecniche colorimetriche al Ferene. Infatti il ferro trivalente contenuto nel siero campione viene liberato, in tampone opportuno, dalle proteine e dalla transferrina e ridotto nello stato bivalente. In queste condizione reagisce con il ferene formando un complesso colorato la cui intensità, a 595 nm, è proporzionale alla concentrazione del ferro stesso. I suoi valori di riferimento sono 50-150 mcg/dl per gli uomini e 45-130 mcg/dl per le donne. Presso la nostra struttura è possibile il dosaggio della ferro sierico effettuando un prelievo venoso. Orario prelievi 7.45-9.30. Si consiglia un digiuno di 8-10 ore.

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